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Manualetto di estrazione degli alcaloidi

Malatesta

Neurotransmetteur
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21 Nov 2012
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64
Non so quanto possa essere utile, non so quanto possa essere attendibile, non so se per la maggior parte di voi questo piccolo manualetto sia già conosciuto o se abbiate un vostro metodo, non so un sacco di cose però ho trovato questo manualetto in giro per internet e ve lo riporto.
Non so neanche se questa sia la giusta sezione, eventualmente spostatela dove ritenete sia più opportuno.





Estrazione acido-base di alcaloidi
Alcaloidi - Wikipedia
PREMESSA
In questo articolo un tipo di estrazione molto comune in ambito chimico, ed è usata principalmente per estrarre i principi attivi dai vegetali, e precisamente degli alcaloidi. Questi ultimi prendono Il nome da alcalis, ovvero basico. Sono componenti dal gusto amaro e anche più o meno tossici (un esempio banale è la caffeina). Nella loro struttura molecolare è sempre presente almeno un atomo di azoto legato a dei metaboliti organici. Per ogni alcaloide i componenti utilizzati per l’estrazione sono leggermente diversi, ma il metodo che andrò a descrivere è generalizzato e quindi applicabile a tutti gli alcaloidi.
Di seguito riporto gli alcaloidi più comuni che è possibile estrarre con questo metodo.
• Caffeina
• Nicotina
• Cocaina
• Morfina
• LSA
• DMT
e molti altri.

MATERIALE NECESSARIO
• Almeno 5 vasi di vetro, le dimensioni dipendono dalla quantità di materiale organico.
• Acido muriatico (in alternativa potete usare del semplice succo di limone o aceto di
vino bianco)
• Soda caustica o bicarbonato di sodio
• Acqua distillata
• Solvente organico non polare (vedi in seguito)
• Cartine tornasole
• Una calza, un filtro da caffè a trama fine o analogo
• Un piatto di ceramica
• Una discreta quantità di materiale organico secco
.
SOLVENTE ORGANICO NON-POLARE
Il solvente è quello che permette di estrarre gli alcaloidi in forma base dalla soluzione basica. Deve essere non-polare, ossia non deve mescolarsi con l’acqua ma creare due livelli ben distinti (è quello che succede con l’aceto e l’olio per farla semplice). Ecco alcuni solventi organici non polari adatti al nostro scopo:
• Naphta (ossia il petrolio bianco. Vi sconsiglio il suo utilizzo, anche se il suo costo è molto basso, ma i suoi tempi di evaporazione sono molto lunghi)
• Etere di petrolio (costa più della naphta ma evapora in pochissimo tempo e lascia pochi residui. Viene usato per l’estrazione industriale della cocaina)
• Cloruro di Metile (questo è estremamente tossico, se lo usate munitevi di mascherine. Inoltre creerà un livello che sta al di sotto della soluzione acquosa, al contrario dell’etere e della naphta)
Questi solventi sono molto volatili e infiammabili, è opportuno prendere le dovute precauzioni.
.
FASE 1: Preparazione del materiale e sua decantazione in soluzione acida
Prendete la vostra scorta di materiale organico e polverizzatela il più possibile, aiutandovi anche con un frullatore. Per facilitare questa operazione potrebbe essere utile congelare il materiale e poi triturarlo. Prendete un vaso di vetro sufficientemente grande per contenere tutto il vostro materiale, riempitelo per metà di acqua distillata e aggiungeteci un po di acido muriatico. Se usate il limone, spremete un limone intero per ogni 500ml d’acqua. Per essere precisi, usate le cartine tornasole e verificate che il pH sia circa 3. Non esagerate con l’acidificazione. Ora versate il materiale all’interno della soluzione acida (Il liquido deve essere quasi il doppio del volume vegetale, fate sembrare il tutto ad un minestrone). Lo scopo di questa fase è fare in modo che la maggior parte degli alcaloidi si trasformi in sali, e quindi solubili in acqua. Per velocizzare il processo riscaldate il tutto senza far evaporare il liquido, e mescolate ogni tanto. Lasciate riposare per almeno 48 ore, sempre mescolando di tanto in tanto.
.
FASE 2: Filtrare il contenuto del primo vaso ed eliminare i componenti indesiderati
Preparate un altro vaso, di dimensioni simili al precedente e stirate bene sulla sua imboccatura un pezzo di calza. Vi servirà come filtro. Versate il contenuto del primo vaso nel secondo, facendo passare il liquido attraverso la calza. Tutto il materiale vegetale potrà essere scartato una volta filtrata completamente tutta la soluzione acida. A questo punto vi ritrovate con una soluzione acida, privata da componenti indesiderati, al cui interno sono presenti gli alcaloidi sotto forma di sali. Versate in questa soluzione il vostro solvente organico. Non serve esagerare, per 500ml di soluzione bastano 75ml di solvente. Agitate il tutto, e lasciate che si formino due livelli. Se usate il cloruro di metile, il livello del solvente andrà a formarsi sul fondo. Vedrete che verranno “catturate” delle sostanze, visibili sotto forma di una poltiglia all’interno del solvente. Quando i due livelli saranno ben distinti dovete eliminare quello del solvente, per farlo vi conviene utilizzare un recipiente con un piccolo rubinetto sul fondo.
.
FASE 3: Basificare la soluzione
Ora sarò necessario basificare la soluzione acida ottenuta precedentemente. Per fare questo versate in un recipiente dell’acqua distillata, e successivamente aggiungeteci della soda caustica. Il pH deve risultare circa 10. Versate un po’ di questa soluzione nella soluzione acida filtrata nella fase precedente. Il liquido diventerà più scuro, e avverrà una reazione esotermica, i cui scatenanti sono l’acido e la base che entrano in contrasto. Gli alcaloidi che precedentemente erano dei sali, ora ritorneranno nella loro forma base e saranno completamente separati dall’acqua.
.
FASE 4: Estrazione degli alcaloidi dalla soluzione
Per estrarre gli alcaloidi dalla soluzione dovete solo versarci dentro del solvente organico, agitare, e aspettare che si formino due livelli ben distinti. Usate etere, cloruro di metile o petrolio bianco. Dovete agitare il tutto in modo da creare un emulsione. Aggiunto il solvente e agitato, dovete lasciare riposare per almeno 24 ore (chiudete con un tappo il recipiente, altrimenti il solvente potrebbe evaporare soprattutto se è etere). Alla fine ritroverete due livelli ben distinti. Ricordate che se usate il cloruro di metile, il suo livello resterà sul fondo. Il solvente “catturerà” i vostri alcaloidi. Ora dovete isolare il solvente dal resto della soluzione acquosa. Vi conviene utilizzare sempre un recipiente con un piccolo rubinetto sul fondo.
.
FASE 5: Evaporazione del solvente
Arrivati a questo punto non vi resta che far evaporare il solvente e quindi ottenere gli alcaloidi sotto forma di cristalli. Versate il solvente in un piatto di ceramica e lasciate che evapori completamente. A completa evaporazione il residuo rimasto saranno i vostri alcaloidi, solitamente sotto forma di cristalli.
Per velocizzare il processo potete riscaldare il piatto, ma mai oltre i 40° C perché i solventi sono molto infiammabili. Il tempo di evaporazione è comunque diverso da solvente a solvente. Diciamo che utilizzando l’etere, in massimo 48 ore non avrete più sue tracce, la naphta, invece, può necessitare anche più di una settimana per evaporare completamente
.
Conclusioni
Come avevo già detto, con questo metodo potete estrarre facilmente in casa i principi attivi contenuti nelle piante, sempre se questi ultimi siano degli alcaloidi. Se il metodo viene applicato in modo preciso, si può anche ottenere un risultato discretamente puro. Con grandi quantità di materiale vegetale riuscirete ad ottenere una buona quantità di principi attivi più o meno puri.
 

Headache

Banni
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2 Fev 2012
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1 704
Molto buono e ben dettagliato!
Solo che la nafta generalmente mi evapora in 15 o 20 min se utilizzo un asciuga capelli, e per sicurezza lo tengo altri 5 minuti acceso per togliere eventuali
rimasulli non evaporati!
Ci si legge :)
 

amnesiahaze

Glandeuse pinéale
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12 Août 2013
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So che si tratta di un thread vecchio ma qualcuno ha provato questo metodo? È facile per un principiante?
 

Puck

Glandeuse pinéale
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23 Sept 2014
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134
Malatesta a dit:
Non so quanto possa essere utile, non so quanto possa essere attendibile, non so se per la maggior parte di voi questo piccolo manualetto sia già conosciuto o se abbiate un vostro metodo, non so un sacco di cose però ho trovato questo manualetto in giro per internet e ve lo riporto.
Non so neanche se questa sia la giusta sezione, eventualmente spostatela dove ritenete sia più opportuno.





Estrazione acido-base di alcaloidi
Alcaloidi - Wikipedia
PREMESSA
In questo articolo un tipo di estrazione molto comune in ambito chimico, ed è usata principalmente per estrarre i principi attivi dai vegetali, e precisamente degli alcaloidi. Questi ultimi prendono Il nome da alcalis, ovvero basico. Sono componenti dal gusto amaro e anche più o meno tossici (un esempio banale è la caffeina). Nella loro struttura molecolare è sempre presente almeno un atomo di azoto legato a dei metaboliti organici. Per ogni alcaloide i componenti utilizzati per l’estrazione sono leggermente diversi, ma il metodo che andrò a descrivere è generalizzato e quindi applicabile a tutti gli alcaloidi.
Di seguito riporto gli alcaloidi più comuni che è possibile estrarre con questo metodo.
• Caffeina
• Nicotina
• Cocaina
• Morfina
• LSA
• DMT
e molti altri.

MATERIALE NECESSARIO
• Almeno 5 vasi di vetro, le dimensioni dipendono dalla quantità di materiale organico.
• Acido muriatico (in alternativa potete usare del semplice succo di limone o aceto di
vino bianco)
• Soda caustica o bicarbonato di sodio
• Acqua distillata
• Solvente organico non polare (vedi in seguito)
• Cartine tornasole
• Una calza, un filtro da caffè a trama fine o analogo
• Un piatto di ceramica
• Una discreta quantità di materiale organico secco
.
SOLVENTE ORGANICO NON-POLARE
Il solvente è quello che permette di estrarre gli alcaloidi in forma base dalla soluzione basica. Deve essere non-polare, ossia non deve mescolarsi con l’acqua ma creare due livelli ben distinti (è quello che succede con l’aceto e l’olio per farla semplice). Ecco alcuni solventi organici non polari adatti al nostro scopo:
• Naphta (ossia il petrolio bianco. Vi sconsiglio il suo utilizzo, anche se il suo costo è molto basso, ma i suoi tempi di evaporazione sono molto lunghi)
• Etere di petrolio (costa più della naphta ma evapora in pochissimo tempo e lascia pochi residui. Viene usato per l’estrazione industriale della cocaina)
• Cloruro di Metile (questo è estremamente tossico, se lo usate munitevi di mascherine. Inoltre creerà un livello che sta al di sotto della soluzione acquosa, al contrario dell’etere e della naphta)
Questi solventi sono molto volatili e infiammabili, è opportuno prendere le dovute precauzioni.
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FASE 1: Preparazione del materiale e sua decantazione in soluzione acida
Prendete la vostra scorta di materiale organico e polverizzatela il più possibile, aiutandovi anche con un frullatore. Per facilitare questa operazione potrebbe essere utile congelare il materiale e poi triturarlo. Prendete un vaso di vetro sufficientemente grande per contenere tutto il vostro materiale, riempitelo per metà di acqua distillata e aggiungeteci un po di acido muriatico. Se usate il limone, spremete un limone intero per ogni 500ml d’acqua. Per essere precisi, usate le cartine tornasole e verificate che il pH sia circa 3. Non esagerate con l’acidificazione. Ora versate il materiale all’interno della soluzione acida (Il liquido deve essere quasi il doppio del volume vegetale, fate sembrare il tutto ad un minestrone). Lo scopo di questa fase è fare in modo che la maggior parte degli alcaloidi si trasformi in sali, e quindi solubili in acqua. Per velocizzare il processo riscaldate il tutto senza far evaporare il liquido, e mescolate ogni tanto. Lasciate riposare per almeno 48 ore, sempre mescolando di tanto in tanto.
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FASE 2: Filtrare il contenuto del primo vaso ed eliminare i componenti indesiderati
Preparate un altro vaso, di dimensioni simili al precedente e stirate bene sulla sua imboccatura un pezzo di calza. Vi servirà come filtro. Versate il contenuto del primo vaso nel secondo, facendo passare il liquido attraverso la calza. Tutto il materiale vegetale potrà essere scartato una volta filtrata completamente tutta la soluzione acida. A questo punto vi ritrovate con una soluzione acida, privata da componenti indesiderati, al cui interno sono presenti gli alcaloidi sotto forma di sali. Versate in questa soluzione il vostro solvente organico. Non serve esagerare, per 500ml di soluzione bastano 75ml di solvente. Agitate il tutto, e lasciate che si formino due livelli. Se usate il cloruro di metile, il livello del solvente andrà a formarsi sul fondo. Vedrete che verranno “catturate” delle sostanze, visibili sotto forma di una poltiglia all’interno del solvente. Quando i due livelli saranno ben distinti dovete eliminare quello del solvente, per farlo vi conviene utilizzare un recipiente con un piccolo rubinetto sul fondo.
.
FASE 3: Basificare la soluzione
Ora sarò necessario basificare la soluzione acida ottenuta precedentemente. Per fare questo versate in un recipiente dell’acqua distillata, e successivamente aggiungeteci della soda caustica. Il pH deve risultare circa 10. Versate un po’ di questa soluzione nella soluzione acida filtrata nella fase precedente. Il liquido diventerà più scuro, e avverrà una reazione esotermica, i cui scatenanti sono l’acido e la base che entrano in contrasto. Gli alcaloidi che precedentemente erano dei sali, ora ritorneranno nella loro forma base e saranno completamente separati dall’acqua.
.
FASE 4: Estrazione degli alcaloidi dalla soluzione
Per estrarre gli alcaloidi dalla soluzione dovete solo versarci dentro del solvente organico, agitare, e aspettare che si formino due livelli ben distinti. Usate etere, cloruro di metile o petrolio bianco. Dovete agitare il tutto in modo da creare un emulsione. Aggiunto il solvente e agitato, dovete lasciare riposare per almeno 24 ore (chiudete con un tappo il recipiente, altrimenti il solvente potrebbe evaporare soprattutto se è etere). Alla fine ritroverete due livelli ben distinti. Ricordate che se usate il cloruro di metile, il suo livello resterà sul fondo. Il solvente “catturerà” i vostri alcaloidi. Ora dovete isolare il solvente dal resto della soluzione acquosa. Vi conviene utilizzare sempre un recipiente con un piccolo rubinetto sul fondo.
.
FASE 5: Evaporazione del solvente
Arrivati a questo punto non vi resta che far evaporare il solvente e quindi ottenere gli alcaloidi sotto forma di cristalli. Versate il solvente in un piatto di ceramica e lasciate che evapori completamente. A completa evaporazione il residuo rimasto saranno i vostri alcaloidi, solitamente sotto forma di cristalli.
Per velocizzare il processo potete riscaldare il piatto, ma mai oltre i 40° C perché i solventi sono molto infiammabili. Il tempo di evaporazione è comunque diverso da solvente a solvente. Diciamo che utilizzando l’etere, in massimo 48 ore non avrete più sue tracce, la naphta, invece, può necessitare anche più di una settimana per evaporare completamente
.
Conclusioni
Come avevo già detto, con questo metodo potete estrarre facilmente in casa i principi attivi contenuti nelle piante, sempre se questi ultimi siano degli alcaloidi. Se il metodo viene applicato in modo preciso, si può anche ottenere un risultato discretamente puro. Con grandi quantità di materiale vegetale riuscirete ad ottenere una buona quantità di principi attivi più o meno puri.

Domanda : ma il materiale organico da dove estrarre gli alkaloidi deve essere secco o fresco? ad esempio per la Scopolamina e Atropina da una pianta di Datura Inoxia secca o fresca? Pace.
 

kyashan

Glandeuse pinéale
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16 Mai 2015
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quindi anche radice di Iboga polverizzata..., ottima guida
 

alabars

Neurotransmetteur
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82
vorrei aggiungere un osservazione
quando all'ultimo passaggio fate evaporare il solvente
se potete utilizzate un contenitore in acciaio inossidabile
quesyo perchè man mano che la naptha o altri solventi evaporano e il livello scende, la dmt comincia a cristallizzarsi lungo le pareti del contenitore e sarà veramente difficile toglierla dalle pareti.
una volta cristallizzata riscioglierla nel solvente è quasi impossibile
 

aryaman

Holofractale de l'hypervérité
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29 Sept 2008
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3 710
Se qualcuno dovesse voler estrarre degli alcaloidi per favore non seguite questa guida. Magari leggetela per capire il processo generale, che si applica a molti alcaloidi, ma poi ogni pianta ha le sue particolarità e le sue caratteristiche che rendono il processo diverso.
Ad esempio il contenitore con la DMT non andrete ad agitarlo perché salgono le emulsioni, il pH dovrebbe essere superiore; il recipiente con il rubinetto sul fondo è inutile a meno che non stiate usando dcm e non sia un buon imbuto separatore, alcune piante hanno *bisogno* di una fase per sgrassare ecc.

Domanda : ma il materiale organico da dove estrarre gli alkaloidi deve essere secco o fresco? ad esempio per la Scopolamina e Atropina da una pianta di Datura Inoxia secca o fresca? Pace.
È indifferente in linea generale perché comunque si usa molta acqua, però se è fresco è meno probabile che i principi attivi abbiano subito degradazioni
quesyo perchè man mano che la naptha o altri solventi evaporano e il livello scende, la dmt comincia a cristallizzarsi lungo le pareti del contenitore e sarà veramente difficile toglierla dalle pareti.
Credo il vetro sia migliore così puoi vedere più chiaramente come è la faccenda. Non ho mai trovato né so di nessuno che ha trovato difficoltà a togliere la DMT dalle pareti, ci vuole proprio un attimo.
Se poi lasci evaporare (quindi non fai cristallizzazione in freezer) non dovrebbero appicicarsi alle pareti ma solo sul fondo.
una volta cristallizzata riscioglierla nel solvente è quasi impossibile
Perdonami però questa cosa non è vera, o meglio, certamente dipende dal solvente, ma in un solvente adatto si squaglia in questione di secondi

Sì può estrarre anche dxm dagli sciroppi con questa guida?
Questa guida è intesa per le piante credo, ad esempio la fase acida è inutile perché hai la dxm già in soluzione. Ti conviene cercare guide specifiche per la dxm
 

alabars

Neurotransmetteur
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20 Sept 2014
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arimane a dit:
Se qualcuno dovesse voler estrarre degli alcaloidi per favore non seguite questa guida. Magari leggetela per capire il processo generale, che si applica a molti alcaloidi, ma poi ogni pianta ha le sue particolarità e le sue caratteristiche che rendono il processo diverso.
Ad esempio il contenitore con la DMT non andrete ad agitarlo perché salgono le emulsioni, il pH dovrebbe essere superiore; il recipiente con il rubinetto sul fondo è inutile a meno che non stiate usando dcm e non sia un buon imbuto separatore, alcune piante hanno *bisogno* di una fase per sgrassare ecc.


È indifferente in linea generale perché comunque si usa molta acqua, però se è fresco è meno probabile che i principi attivi abbiano subito degradazioni

Credo il vetro sia migliore così puoi vedere più chiaramente come è la faccenda. Non ho mai trovato né so di nessuno che ha trovato difficoltà a togliere la DMT dalle pareti, ci vuole proprio un attimo.
Se poi lasci evaporare (quindi non fai cristallizzazione in freezer) non dovrebbero appicicarsi alle pareti ma solo sul fondo.

Perdonami però questa cosa non è vera, o meglio, certamente dipende dal solvente, ma in un solvente adatto si squaglia in questione di secondi


Questa guida è intesa per le piante credo, ad esempio la fase acida è inutile perché hai la dxm già in soluzione. Ti conviene cercare guide specifiche per la dxm

arimane purtroppo devo smentirti per esperienza diretta
io ho usato l'esano, lo si trova commercialmente col nome di avio
una volta che i cristalli ricristallizzano non si riscolgono più
il vetro non è adeguato, cercando a fondo in inglese ho trovato che il materiale migliore è l'acciaio inox, se non sbaglio le ciotole dei cani dovrebbero andar bene
potresti dire nuovamente che non è vero. ma io per esperienza diretta posso dirti che è proprio così..
 

aryaman

Holofractale de l'hypervérité
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E allora abbiamo un problema, perché anche io parlo per esperienza decisamente diretta. Né estraendo dmt pura con etere di petrolio, petrolio bianco e naphta, né un full spectrum con toluene e dcm, e neppure una salificazione con acido fumarico e limonene mi hanno mai dato questi risultati che dici
L'unica differenza sarebbe quindi il solvente usato, io non ho mai utilizzato l'esano, però che la dmt se ci metti un po' di acetone non si sciolga è una cosa che non riesco a credere, va contro le proprietà chimiche della molecola.
 

alabars

Neurotransmetteur
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okei cominciamo. ma la dmt come nicotina adrenalina anfetamine e tantissime sostanze psicoattive è una ammina. inoltre è una molecola apolare come mai si scioglie nell'acetone?? immagino che piuttosto ti riferivi al suo sale no?
inoltre il metodo che attualmente preferisco è proprio l'estrazione acido base
spulciando su internet ho trovato alcune voci, queste dicevano che l'unico modo per non far cristallizzare la dmt sulle pareti è di utilizzare acciaio inossidabile. quindi anche alcune bacinelle per il cibo di cani e gatti..
 

aryaman

Holofractale de l'hypervérité
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ma la dmt come nicotina adrenalina anfetamine e tantissime sostanze psicoattive è una ammina.
Non mi sembra di aver affermato il contrario

inoltre è una molecola apolare come mai si scioglie nell'acetone??
Non ho capito se vuoi una risposta di tipo strettamente chimico o mi stai solo chiedendo se succede.
Pensaci un attimo però, l'acetone scioglie l'olio? Scioglie la vernice? Perché questi sono tutti composti grassi/nonpolari.
Chiunque abbia messo mano anche una volta alla changa, o enhanced leaf, sa che ci vuole un attimo a farla sciogliere.
Per quanto devo dire io anche in toluene o altri solventi non polari non ho avuto alcuna difficoltà. Non avrebbe senso d'altronde, come fa a sciogliersi prima e una volta cristallizzata non sciogliersi più? La cristallizzazione cambia 'solo' la disposizione molecolare, non le proprietà chimiche

immagino che piuttosto ti riferivi al suo sale no?

No, alla base libera
spulciando su internet ho trovato alcune voci, queste dicevano che l'unico modo per non far cristallizzare la dmt sulle pareti è di utilizzare acciaio inossidabile. quindi anche alcune bacinelle per il cibo di cani e gatti..

Link, per favore?
Nella wiki di dmt-nexus alla voce estrazioni acido base ci sono sei tek al momento. *Tutte* usano un contenitore in vetro per l'evaporazione del solvente apolare/precipitazione in freezer o che altro.


Ti ho dato un po' di cose da cercare ;)
 

DonCandle

Glandeuse pinéale
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Noooooo...mi avete messo in difficolta..
Alla fine questa guida dettagliata si puo usare o è una boiata????qualcosa si ricava???
Ultima domandona del secolo:
Se usassi corteccia di M.H. ma aerea(tronco-rami), invece di quella di radice, quanto meno reditizio sarebbe il risultato???grazie ragazzi!!
 

alabars

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arimane, cerco risposte strettamente chimica, per quanto sia possibile
allora io usavo l'esano(solvente polare) prima la dmt era solubile e poi non si scioglieva più. tutto questo va contro a un bel po di principi, però come visto sopra un utente ha testimoniato questo fenomeno,e io ho avuto gli stessi problemi. e da qui avevo anche trovato la voce dell'acciaio inox. quindi magari posso cominciare a scartare l'esano e userò la naphta
comunque l'acetone è polare, mi sembra difficile che possa sciogliere la dmt, sto pensando che magari è la per la sua proprietà acida
 

aryaman

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arimane, cerco risposte strettamente chimica, per quanto sia possibile
L'acetone non è polare idrofilo ma anfifilico, quindi ha la possibilità di mischiarsi sia con i grassi che con l'acqua. Guardiamolo per capire come mai. Questo è l'acetone
(CH3)2C=O
Il doppio metile (CH3) permette l'attacco con molecole non polari mentre il gruppo carbonilico(C=O) permette atacchi polari.

Puoi vedere gli esperimenti in questa pagina per avere un feedback visivo sulle capacità dei solventi, e ti incollo le righe inerenti alla questione a fine pagina:

[FONT=trebuchet ms, arial, helvetica]The purpose of performing the tests above was to have you see that the "like dissolves like" rule of thumb is a crude approximation to things that actually happen. It is a valid rule, but not totally so. First of all, you cannot arbitrarily classify each and every material as being either nonpolar or polar. [/FONT]


comunque l'acetone è polare, mi sembra difficile che possa sciogliere la dmt, sto pensando che magari è la per la sua proprietà acida
Per la proprietà acida di cosa? L'acetone è neutro e la DMT è basica. Un altro link che ti da feedback su quanto sia solubile la dmt freebase in acetone: https://www.dmt-nexus.me/forum/default.aspx?g=posts&t=1850


Più di questo non credo di poter dirti, sta a te studiare e capire le cose ora ;)
 

alabars

Neurotransmetteur
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benissimo avevo studiato aldeidi e chetoni ma non avevo letto nullo riguardo a come il l'acetone lavora come solvente
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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scusate ho l'impressione che se mi volessi mettere a fare l'estrazione avrei delle difficoltà

secondo me questo manualetto andrebbe riscritto; dopo aver chiarito tra esperti estrattori le parti ambigue o meglio scendendo nel dettaglio dei casi particolari

ora come ora vedo la possibilità che qualcuno provi l'estrazione a partire da informazioni raffazzonate - col risultato nel breve periodo di buttare tempo, soldi e materiali e nel medio tempo di fare qualche cazzata per colpa della frustrazione

secondo me

Ebuonavita
 

alabars

Neurotransmetteur
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man from Armenia a dit:
scusate ho l'impressione che se mi volessi mettere a fare l'estrazione avrei delle difficoltà

secondo me questo manualetto andrebbe riscritto; dopo aver chiarito tra esperti estrattori le parti ambigue o meglio scendendo nel dettaglio dei casi particolari

ora come ora vedo la possibilità che qualcuno provi l'estrazione a partire da informazioni raffazzonate - col risultato nel breve periodo di buttare tempo, soldi e materiali e nel medio tempo di fare qualche cazzata per colpa della frustrazione

secondo me

Ebuonavita

il fatto è che su base teorica è un manuale perfetto, sfrutto questa metodica perchè semplice, se ben eseguita è anche in un certo senso precisa e pulita
la metodica l'ho gia eseguita più e più volte. i problemi li ho avuti solo con la dmt.. probabilmente perchè ho utilizzato un solvente non adeguato.
ho eseguito qualche tentativo e ne farò altri. se rimedio ai problemi che ho incontrato, dopo potrei offrire alcuni accorgimenti e dettagli, in conclusione anche chi ha avuto i miei stessi problemi dovrebbe riuscirci
 
Haut