MENE
Holofractale de l'hypervérité
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- 14 Juil 2014
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MDMA + 25-B NBOMe : A UN PASSO DA DIO
Questo week end (sabato 15/11/2014) sono stato ad una serata acid-tekno e tekno-tribe (vecchia scuola per chi non conoscesse i generi). Era a tutti gli effetti un free party.
Non avevo mai assunto acidi con questo genere musicale ma solo MDMA mentre acidi a serate Hardtek e Tekno più recente e totalmente diversa tanto che pensavo mi avrebbe preso male per via della quasi eccessiva ripetitività del genere… Non potevo sbagliarmi di più…
Volevo fosse l’ultima serata prima di una pausa di qualche mese dalle sostanze, per cui volevo che tutto fosse perfetto. In oltre non ero mai stato così sereno e in pace con me stesso come in questo periodo.
Partiamo verso le 9 di sera con la mia macchina ma guidava un mio amico perché mi ero bevuto un paio di birrette e non volevo rischiare.
Dopo un ora e mezza, circa alle 22:30 arriviamo sul posto: un giardino di una villa del 1800 sperduta in mezzo ai campi di grano arati. La musica deve ancora iniziare,ci saranno circa 10 persone al momento. Rolliamo una cannetta, ci apriamo una birretta e entriamo dai cancelli. La zona per ballare era al coperto in un fienile con un lato aperto. Impianto a muro di qualità mai vista.
Inizia la musica e tra cannette e birrette passano un paio d’ore finchè, arrivata un po di gente, troviamo dell’MDMA marroncina di ottima qualità, tanto che è bastato usarne metà del solito . Poiché il genere era vecchia scuola, la gente che vi partecipava era di età più alta, più vissuta, più rispettosa, più tranquilla e soprattutto avevano sostanze di ottima qualità, con prezzi bassi e nessuno cercava di inculare nessuno al contrario che su locali o discoteche. C’era un atmosfera di rispetto e libertà che non avevo mai provato prima in nessuno dei free party precedenti dove invece si trovava solo gente con l’anima consumata da qualunque cosa alteri la coscienza senza cercare un obiettivo preciso.
Acquistiamo l’MDMA, andiamo in macchina e ci riempiamo una bottiglietta d’acqua a testa con un 0,3g poi torniamo a ballare. Dopo un ora, circa le 2:30 di notte, inizia a salire e tutti e 3 sentiamo che è meglio andare un attimo in macchina durante la salita perché era un po prepotente, tanto che mi fece venire qualche sforzo di vomito. Rolliamo una cannetta e dopo 10 minuti, che ormai stavamo da dio, siamo rientrati a ballare e fare amicizia un po con tutti.
C’erano ragazze rasta belle come delle dee tanto che non ho resistito ad andare da una e dirle che era la più bella ragazza che avessi mai visto e diventammo amici. Aveva i dread rossi e lunghi con attaccate perline e anelli psichedelici di ogni tipo, gli occhi azzurri, le lentigini e un sorriso che mi faceva balzare il cuore in cielo.
Dopo circa 2 ore a ballare e conoscere gente simpaticissima ho acquistato un blotter di 25-B NBOMe da 200ug da un ragazzo simpaticissimo che lo produce e che mi diceva di aver mangiato migliaia di trip nella sua vita, e a vederlo gli credevo. Sembrava avesse capito quasi tutto della vita e su come approcciare ogni situazione con rispetto, spensieratezza e godersi la vita all’attimo, anche se lui nella vita normale era una persona normalissima. Mi spiegò che il trip come effetti sarebbe stato più simile alla mescalina e 2c-b con poca introspezione e più effetto visual (e così fu).
Lo misi sotto la lingua (era amarissimo) e tornai a ballare. Dopo un po iniziano le visual. La pista piena di gente che ballava si riempiva pian piano di lucciole colorate e stelline luccicanti che lampeggiavano in ogni dove. Cerano già molte luci psichedeliche, visual, strobo, laser e la macchina del fumo. Era uno spettacolo fantastico. Dopo un po la consapevolezza aumentava. Mi resi conto che anche un buon 70% delle persone che erano li avevano assunto un trip poiche si guardavano intorno meravigliati allo stesso modo di me con le stelline. Ballai per un po poi andai in macchina a rollare un joint con gli amici raccontandogli di quello che stava succedendo a me e dentro. Ricordo di aver fatto salire in macchina un ragazzo molto simpatico che mi fece ascoltare un paio di sue tracce molto belle. Di colpo sento l’imponente bisogno di andare a ballare. Afferro quasi con arroganza il joint dalla bocca del mio amico e scappo dentro a fumarmelo da solo sotto cassa tra la gente offrendo un paio di tiri alla ragazza bellissima. Ormai c'erano circa 200 persone ma mi sentivo come tra i miei migliori amici.
La musica con il battito costante, non interrotto mai e di BPM non troppo elevati (penso fosse a 160) mi porta in uno stato di meditazione trascendentale e un costante salire e salire di suoni finchè senza rendermene conto perdo il controllo dello spazio e del tempo. Sta arrivando il picco. Sento il corpo dissolversi, la morte dell’ego, ma diversamente dalle altre volte la cosa mi piace tantissimo e penso: <Ci siamo…>.
Non solo mi lascio totalmente andare ma cerco addirittura di vedere quanto “in la” o in profondità riesco a spingermi nel viaggio. Più mi lasciavo andare e più sentivo un amore piacevole crescere. Era una sensazione così naturale! Alzo gli occhi e vedo come una rete di fili colorati fluorescenti sospesa sopra le nostre teste e che si alza verso il soffitto. La musica continua a caricare costantemente sempre di più e darmi sensazioni paragonabili a mentre si fa l’amore, così pensai: <STO FACENDO L’AMORE CON LA VITA!> altro che morte dell’ego, non mi ero mai sentito così vivo, presente e consapevole di tutto come in quel momento. Stava iniziando l’esperienza psichedelica che avevo sempre voluto.
Mi rendo conto che stiamo ballando tutti alla stessa maniera ondeggiando come con un loola-oop, come una spirale, e di colpo capisco: <ECCO PERCHE' SI CHIAMA SPIRAL TRIBE!> e di colpo mi sento come in un flusso, in un vortice di energia che tutti stavamo alimentando in quel momento. L’atmosfera è impregnata di vibrazioni positive. La musica carica sempre di più e mi rendo conto del vero senso dell' acid-tekno, della tribe, di quella senza troppi BPM, quella che riesci a ballare bene e ti porta in uno stato di meditazione, di quella musica studiata appositamente per gli acidi, che da vere emozioni e non quella di adesso "da città", "da locali" che serve solo per sfogarsi e non farti capire più un caxxo. E' una danza tribale davanti le casse invece che attorno al fuoco. Non capivo come alla gente facesse a piacere la tekno old school e di colpo avevo capito! Non era per gente che ha bisogno di sfogarsi con la tekno più pesante ma era per gente che voleva meditare ed entrare in un viaggio tutti assieme.
Il mio corpo vibra di potenza, tutto vibra. Sentivo una tale energia dentro di me che pensai: <SE IN QUESTO MOMENTO MI INFILANO UNA PRESA DI CORRENTE NEL SEDERE POTREI ALIMENTARE UNA INTERA CITTA'!>.
Decido di provare a meditare chiudendo gli occhi.. Vampate di colori che mi balzano in faccia una dopo l’altra con frattali e oggetti tridimensionali che cambiano forma davanti a me a velocità pazzesche. La musica ogni 8 battute di salita mi portava ad un momento di picco sempre più alto e piacevole per poi ricominciare a caricare. Era come essere aggrappato al rullo di un tapis-roulant che ti portava in alto e poi ricominciavi ogni volta il giro dal basso ma ad un livello comunque più alto di prima. Ogni singolo suono creava un colore o una forma iper complessa in continuo mutamento.
Ero entrato in uno stato di meditazione trascendentale. Ero entrato nel mio subconscio e vedevo la mia anima. Era come una goccia d’acqua sospesa nel vuoto tra due piani paralleli che cambiavano colore e vibravano a ondate. Potevo rivivere ogni momento che volevo della mia vita. Potevo fermare l'istante e analizzare attentamente ogni cosa presente attorno a me in un micro secondo. Ogni momento della mia vita si ripeteva accavallato a tutti gli altri contemporaneamente alla velocità della luce e sempre più veloce man mano che la musica caricava. Ora si stavano scomponendo anche le altre persone. I suoni liquidi e caricanti della traccia stavano disciogliendo lentamente l’intera zona e tutte le persone, ma si scioglievano verso l'alto come se la gravità fosse invertita.. Eravamo diventati tutti gocce d’acqua sospese nel vuoto. Eravamo tornati tutti allo stato primordiale di anime nell’infinito, ma non eravamo uniti, eravamo semplicemente tutti sullo stesso piano, sullo stesso viaggio, sulle stesse frequenze. Vedevo l’onda della musica come una galassia viola ma piena di colori, liquida che roteava attorno a simboli sacri che si spostavano lentamente la una parte all’altra del campo visivo come galleggiassero nell'acqua. Sentivo l'effetto dell'energia salire a ondate ogni 4/5 secondi e io ci stavo surfando sopra alla perfezione.
Ogni volta che la musica saliva di tonalità e caricava un nuovo cambio mi sentivo più vicino a DIO finchè in un momento sentivo che stavo per sfiorargli le dita della mano e afferrarlo. Sentivo un amore universale che cresceva sempre di più come un orgasmo, ma quel momento non arrivava mai. Apro gli occhi mantenendo comunque il viaggio e mi rendo conto che stamo ancora ballando tutti nello stesso modo anche se diversamente da prima e anche gli altri sui passaggi li sento dire che non riescono a raggiungerlo. Vedo che tutti stanno facendo gli stessi identici scatti e movimenti nel dettaglio ballando. I dj suonano benissimo, giocano con le tue emozioni, riescono ad anticipare la gente che balla e tutti se ne rendono conto nello stesso momento per poi realizzare che era tutto fatto apposta per fartene rendere conto dopo e così via... Sui passaggi hanno tutti le mani tese come per afferrare qualcosa, ma quel qualcosa non arrivava mai. Sentivo come che quello era il limite dove si poteva arrivare nonostante tutti gli sforzi per andare oltre. Sentivo come una barriera che non ti lasciava proseguire. Immaginavo una specie di vocina (che era il mio pensiero) che diceva a tutti scherzosamente e con allegria: <eh no. mi spiace ma oltre non vi faccio vedere cosa c'è> e la gente capiva e sorrideva, alcuni facevano facce deluse, alcuni ridevano durante quei MOMENTI. Nessuno sarebbe arrivato mai “di la” finchè non fosse stata la sua ora.
Ma lo stesso era come arrivare quasi a sbirciare dal buco della serratura del paradiso. Ti dava un assaggio di qualcosa che un giorno avraesti avuto totalmente. Qui mi venne in mente il tread “IN ACIDO NON SI VEDE LA LUCE” e capii che ti mostra solo la strada e ti aiuta a imboccarla nel modo più corretto. Fu una delle tante rivelazioni della serata.
Ad occhi chiusi ero in una dimensione senza tempo. Fluttuavo ai piedi di una sfera, con circonferenza infinita e centro ovunque, da cui nasceva ogni cosa: musica, luci, leoni, elefanti, alberi, linguaggi, religioni, intelletto. Tutto era passato da li almeno una volta, e li tornerà. Li mi sentivo a casa. Sentivo di esserci già stato ma lo avevo dimenticato. Io non c'ero, io ero tutto e da sempre. Io ero.
I miei pensieri erano talmente veloci ma lucidi e vividi che tutte le persone presenti che ballavano mi sembravano li senza un senso. Ero arrivato al limite dove si può arrivare. Eravamo tutti al massimo dell'elevazione mentale possibile. E adesso? Non avrei più potuto vedere cosa c’è più avanti, ma da un lato ero felicissimo e avevo raggiunto un sacco di risposte a tantissime domande. Non si trattava di sballo, ma lo sentivo come il massimo della divinità che può provare l’uomo stando in vita, il resto sarebbe stato solo dopo.
Di colpo vidi l’intera galassia partire con uno zoom che arrivava fino al nostro pianeta, continuando dall’alto fino sopra il prato dove eravamo fino a zoomare fino a me e dentro i miei occhi per poi tornare a vedere normalmente e tornare in me.
I miei amici nel frattempo erano sia entrati che usciti svariate volte e avevamo parlato più volte ma non li avevo nemmeno visti. Non avevo idea di quanto tempo fosse già passato... minuti... ore... settimane... secoli... non aveva importanza.
All’ improvviso sento un gran frastuono. Le luci si accendono. Mi giro e vedo entrare nella pista i carabinieri con i cani sprangando le uscite e circondando la gente gridando a quelli nel panico come me: <FERMI FERMI! DOVE CREDETE DI ANDARE?> Vidi entrare perfino giornalisti già pronti a filmare il tutto.
Preso dal panico buttai a terra la busta che avevo con 10 grammi di erba e anche quella con le altre sostanze, ma uno sbirro mi aveva visto.
La musica non si ferma e vedo tutti fermi che ballano ancora. Parte un gran panico mentale. E adesso ci avrebbero portati tutti in caserma in quelle condizioni? Man mano nei minuti mi rendo conto che non c’è nessun carabiniere ma era stato tutto un mio viaggio e vedo i carabinieri diventare le persone che avevo in torno. Sollevatissimo esco un attimo a prendere fiato, poi penso: <Cazzo l’erba e il resto!> Torno dentro e trovo solo la busta con ancora un po di MD. Il carabiniere che mi aveva visto era probabilmente in realtà un tipo a caso che mi aveva visto e l’erba sicuramente se la era intascata lui, ma non riuscivo a ricordare la sua faccia. Per fortuna ne avevo ancora in macchina. Amareggiato vado a fare pipì nel prato ma mi perdo in un bicchiere d'acqua. C’erano due cavi che sostenevano un telo ma io ne vedevo tantissimi di tutti i colori e io ci ero finito nel mezzo e non riuscivo più a sgrovigliarmi. Poi mi resi conto dell'assurdità della cosa e riuscii a uscirne. Dopo aver girato un paio di volte attorno a un camper senza accorgermene (e pensando di essere in un loop) andai in macchina dove trovai gli altri e un'altra mia amica che era appena arrivata e raccontai a tutti del trip con gli sbirri e ci restarono davvero male. Fumammo ancora una cannetta poi con una birra tornai a ballare sentendomi felicissimo nonostante quello che era appena successo. Ho un vuoto di memoria di un ora con qualche flash dove non sapevo dove ero o con chi stavo parlando, probabilmente nel pieno del picco delle sostanze, ma ero felice.
Ricordo che guardai il cielo e fu uno spettacolo infinito. Appena arrivati era nuvoloso mentre ora il cielo era limpidissimo. Stelle cadenti e pianeti ovunque che ci roteavano intorno lentamente seguendo le pulsazioni e il flusso dell’onda che comandava il tutto.
Tutto quello che vedevo a destra accadeva specchiato anche a sinistra. Il cielo diventava bianco a vampate lente e per un paio di secondi diventava giorno. Vedevo tutto in stile cartone animato/fumetto. Nel frattempo sempre in cielo frecce in ogni dove che si scontrano per formare stupendi fuochi d’artificio roteanti di migliaia di sfumature di colori. Due aerei caccia, sempre cartoni animati, si incrociano a velocità sonica in cielo rilasciando scie di arcobaleni luccicanti. Ero nel paese delle meraviglie.
Fuori nel parcheggio continuava a sembrarmi che tutte le macchine e le persone fossero dei carabinieri ma concentrandomi tornavano normali. Preferivo stare in mezzo alla musica che nel chiasso e il via vai dei parcheggi, solo tra la musica e la gente felice che ballava mi sentivo al sicuro. Dopo credo 2 ore il picco inizia a scendere e diventa tutto più normale e gestibile anche se si distorcono ancora parecchie cose.
Arriva l’alba e me la godo con gli amici a gambe incrociate nel prato fumando un joint in uno splendore di sfumature di colori con nuvole rosa che ancora creavano piccoli frattali, cieli azzurrissimi e prati e alberi verde intenso che respiravano e frusciavano luccicanti. Un paradiso. Sentivo che nella mia vita dopo questo non avrei più avuto bisogno d’altro. Che ho avuto le risposte che volevo anche se restano ancora tante domande. Che sono arrivato dove volevo arrivare. Dentro di me c’era tutto questo che doveva manifestarsi e liberarlo tutto mi ha sfogato una tale energia da darmi un senso di realizzazione mai provato. Ora so ogni dettagli di me. Del mio conscio e subconscio. Nell’ultimo trip avevo affrontato i miei demoni e mi aveva aiutato a voltare un capitolo della mia vita, mentre in quest’ultimo ho semplicemente avuto l’esperienza che avevo sempre voluto avere, che sentivo dentro di me da sempre.
Arriva la mia amica che mi vede col sorriso e fa: < MA GUARDA TE SE QUESTA E’ LA FACCIA DI UNO CHE HA APPENA PERSO 10 GRAMMI DI ERBA!! E POI DICONO CHE LA GENTE SI FA I BAD TRIP COI CARTONI.. GUARDATE CHE FELICE CHE E’ LUI!> La cosa mi rese ancora più felice poiché la gente si rallegra a vedere facce felici.
Guardai le zolle di terra arate del campo e mi sembravano un gregge di pecore marroni pressate l'una sull'altra che si muovevano con facce bizzarre e sofferenti. Non era una bella vista così non guardai più.
Alle 9 di mattina hanno spento la musica e con calma e tutti soddisfatti e contenti dopo un pisolino in macchina, ed aver aiutato a raccogliere le immondizie in giro per i parcheggi, ci siamo avviati con calma verso casa andando a riposare sotto al sole nel prato di una villa abbandonata con delle coperte e qualche joint.
Alle 18.30 di domenica arrivo a casa dai miei che mi dicono che avevo gli occhi spiritati (in effetti avevo ancora le pupille dilatate ma nel giro di un ora dopo un bagno caldo sono tornate normali). Non ho avuto la minima paranoia con i miei anche se ero palesemente distrutto al contrario del solito, poiché ero felice. Feci una tisana alle erbe a me e mia mamma, cenammo e poi andai a dormire. Oggi sto perfettamente apparte un po di stanchezza muscolare dovuta ad aver ballato tutta la notte.
Per un po non sento più il bisogno ne di esperienze psichedeliche ne con altre sostanze (eccetto la deliziosa ganja e qualche birra). Sicuramente ricapiterà prima o poi ma al momento una bella pausa ci sta
E’ stata senza dubbio un esperienza meravigliosa dall’inizio alla fine (eccetto il bad trip degli sbirri).
Decisamente da non provare se non si conoscono bene sia gli psichedelici che l’MDMA perché anche se vedi solo cose belle uno non abituato potrebbe facilmente andare fuori di testa per gli eccessivi visual e l’eccessivo TUTTO. Anche perché ad un certo momento, per via del buio, sia ad occhi chiusi che aperti vedevo solo colori e viaggi proiettati quindi ho dovuto stare fermo sul posto qualche minuto fino a uno sprazzo di lucidità.
Ricordarsi di bere TANTA acqua perché si diventa caldi e si suda. Ho avuto fortuna di essere in un ambiente areato ma coperto così non ho neanche sudato tanto credo.
Come allucinazioni del trip mi sono sembrate meno naturali e più da disegno a fumetto americano senza sfumature di colori in alcuni momenti mentre naturali tipo colori delle nebulose in altri momenti, per esempio la mattina quando era passato un po l’effetto dell’MD e prevaleva quello del trip.
Questo week end (sabato 15/11/2014) sono stato ad una serata acid-tekno e tekno-tribe (vecchia scuola per chi non conoscesse i generi). Era a tutti gli effetti un free party.
Non avevo mai assunto acidi con questo genere musicale ma solo MDMA mentre acidi a serate Hardtek e Tekno più recente e totalmente diversa tanto che pensavo mi avrebbe preso male per via della quasi eccessiva ripetitività del genere… Non potevo sbagliarmi di più…
Volevo fosse l’ultima serata prima di una pausa di qualche mese dalle sostanze, per cui volevo che tutto fosse perfetto. In oltre non ero mai stato così sereno e in pace con me stesso come in questo periodo.
Partiamo verso le 9 di sera con la mia macchina ma guidava un mio amico perché mi ero bevuto un paio di birrette e non volevo rischiare.
Dopo un ora e mezza, circa alle 22:30 arriviamo sul posto: un giardino di una villa del 1800 sperduta in mezzo ai campi di grano arati. La musica deve ancora iniziare,ci saranno circa 10 persone al momento. Rolliamo una cannetta, ci apriamo una birretta e entriamo dai cancelli. La zona per ballare era al coperto in un fienile con un lato aperto. Impianto a muro di qualità mai vista.
Inizia la musica e tra cannette e birrette passano un paio d’ore finchè, arrivata un po di gente, troviamo dell’MDMA marroncina di ottima qualità, tanto che è bastato usarne metà del solito . Poiché il genere era vecchia scuola, la gente che vi partecipava era di età più alta, più vissuta, più rispettosa, più tranquilla e soprattutto avevano sostanze di ottima qualità, con prezzi bassi e nessuno cercava di inculare nessuno al contrario che su locali o discoteche. C’era un atmosfera di rispetto e libertà che non avevo mai provato prima in nessuno dei free party precedenti dove invece si trovava solo gente con l’anima consumata da qualunque cosa alteri la coscienza senza cercare un obiettivo preciso.
Acquistiamo l’MDMA, andiamo in macchina e ci riempiamo una bottiglietta d’acqua a testa con un 0,3g poi torniamo a ballare. Dopo un ora, circa le 2:30 di notte, inizia a salire e tutti e 3 sentiamo che è meglio andare un attimo in macchina durante la salita perché era un po prepotente, tanto che mi fece venire qualche sforzo di vomito. Rolliamo una cannetta e dopo 10 minuti, che ormai stavamo da dio, siamo rientrati a ballare e fare amicizia un po con tutti.
C’erano ragazze rasta belle come delle dee tanto che non ho resistito ad andare da una e dirle che era la più bella ragazza che avessi mai visto e diventammo amici. Aveva i dread rossi e lunghi con attaccate perline e anelli psichedelici di ogni tipo, gli occhi azzurri, le lentigini e un sorriso che mi faceva balzare il cuore in cielo.
Dopo circa 2 ore a ballare e conoscere gente simpaticissima ho acquistato un blotter di 25-B NBOMe da 200ug da un ragazzo simpaticissimo che lo produce e che mi diceva di aver mangiato migliaia di trip nella sua vita, e a vederlo gli credevo. Sembrava avesse capito quasi tutto della vita e su come approcciare ogni situazione con rispetto, spensieratezza e godersi la vita all’attimo, anche se lui nella vita normale era una persona normalissima. Mi spiegò che il trip come effetti sarebbe stato più simile alla mescalina e 2c-b con poca introspezione e più effetto visual (e così fu).
Lo misi sotto la lingua (era amarissimo) e tornai a ballare. Dopo un po iniziano le visual. La pista piena di gente che ballava si riempiva pian piano di lucciole colorate e stelline luccicanti che lampeggiavano in ogni dove. Cerano già molte luci psichedeliche, visual, strobo, laser e la macchina del fumo. Era uno spettacolo fantastico. Dopo un po la consapevolezza aumentava. Mi resi conto che anche un buon 70% delle persone che erano li avevano assunto un trip poiche si guardavano intorno meravigliati allo stesso modo di me con le stelline. Ballai per un po poi andai in macchina a rollare un joint con gli amici raccontandogli di quello che stava succedendo a me e dentro. Ricordo di aver fatto salire in macchina un ragazzo molto simpatico che mi fece ascoltare un paio di sue tracce molto belle. Di colpo sento l’imponente bisogno di andare a ballare. Afferro quasi con arroganza il joint dalla bocca del mio amico e scappo dentro a fumarmelo da solo sotto cassa tra la gente offrendo un paio di tiri alla ragazza bellissima. Ormai c'erano circa 200 persone ma mi sentivo come tra i miei migliori amici.
La musica con il battito costante, non interrotto mai e di BPM non troppo elevati (penso fosse a 160) mi porta in uno stato di meditazione trascendentale e un costante salire e salire di suoni finchè senza rendermene conto perdo il controllo dello spazio e del tempo. Sta arrivando il picco. Sento il corpo dissolversi, la morte dell’ego, ma diversamente dalle altre volte la cosa mi piace tantissimo e penso: <Ci siamo…>.
Non solo mi lascio totalmente andare ma cerco addirittura di vedere quanto “in la” o in profondità riesco a spingermi nel viaggio. Più mi lasciavo andare e più sentivo un amore piacevole crescere. Era una sensazione così naturale! Alzo gli occhi e vedo come una rete di fili colorati fluorescenti sospesa sopra le nostre teste e che si alza verso il soffitto. La musica continua a caricare costantemente sempre di più e darmi sensazioni paragonabili a mentre si fa l’amore, così pensai: <STO FACENDO L’AMORE CON LA VITA!> altro che morte dell’ego, non mi ero mai sentito così vivo, presente e consapevole di tutto come in quel momento. Stava iniziando l’esperienza psichedelica che avevo sempre voluto.
Mi rendo conto che stiamo ballando tutti alla stessa maniera ondeggiando come con un loola-oop, come una spirale, e di colpo capisco: <ECCO PERCHE' SI CHIAMA SPIRAL TRIBE!> e di colpo mi sento come in un flusso, in un vortice di energia che tutti stavamo alimentando in quel momento. L’atmosfera è impregnata di vibrazioni positive. La musica carica sempre di più e mi rendo conto del vero senso dell' acid-tekno, della tribe, di quella senza troppi BPM, quella che riesci a ballare bene e ti porta in uno stato di meditazione, di quella musica studiata appositamente per gli acidi, che da vere emozioni e non quella di adesso "da città", "da locali" che serve solo per sfogarsi e non farti capire più un caxxo. E' una danza tribale davanti le casse invece che attorno al fuoco. Non capivo come alla gente facesse a piacere la tekno old school e di colpo avevo capito! Non era per gente che ha bisogno di sfogarsi con la tekno più pesante ma era per gente che voleva meditare ed entrare in un viaggio tutti assieme.
Il mio corpo vibra di potenza, tutto vibra. Sentivo una tale energia dentro di me che pensai: <SE IN QUESTO MOMENTO MI INFILANO UNA PRESA DI CORRENTE NEL SEDERE POTREI ALIMENTARE UNA INTERA CITTA'!>.
Decido di provare a meditare chiudendo gli occhi.. Vampate di colori che mi balzano in faccia una dopo l’altra con frattali e oggetti tridimensionali che cambiano forma davanti a me a velocità pazzesche. La musica ogni 8 battute di salita mi portava ad un momento di picco sempre più alto e piacevole per poi ricominciare a caricare. Era come essere aggrappato al rullo di un tapis-roulant che ti portava in alto e poi ricominciavi ogni volta il giro dal basso ma ad un livello comunque più alto di prima. Ogni singolo suono creava un colore o una forma iper complessa in continuo mutamento.
Ero entrato in uno stato di meditazione trascendentale. Ero entrato nel mio subconscio e vedevo la mia anima. Era come una goccia d’acqua sospesa nel vuoto tra due piani paralleli che cambiavano colore e vibravano a ondate. Potevo rivivere ogni momento che volevo della mia vita. Potevo fermare l'istante e analizzare attentamente ogni cosa presente attorno a me in un micro secondo. Ogni momento della mia vita si ripeteva accavallato a tutti gli altri contemporaneamente alla velocità della luce e sempre più veloce man mano che la musica caricava. Ora si stavano scomponendo anche le altre persone. I suoni liquidi e caricanti della traccia stavano disciogliendo lentamente l’intera zona e tutte le persone, ma si scioglievano verso l'alto come se la gravità fosse invertita.. Eravamo diventati tutti gocce d’acqua sospese nel vuoto. Eravamo tornati tutti allo stato primordiale di anime nell’infinito, ma non eravamo uniti, eravamo semplicemente tutti sullo stesso piano, sullo stesso viaggio, sulle stesse frequenze. Vedevo l’onda della musica come una galassia viola ma piena di colori, liquida che roteava attorno a simboli sacri che si spostavano lentamente la una parte all’altra del campo visivo come galleggiassero nell'acqua. Sentivo l'effetto dell'energia salire a ondate ogni 4/5 secondi e io ci stavo surfando sopra alla perfezione.
Ogni volta che la musica saliva di tonalità e caricava un nuovo cambio mi sentivo più vicino a DIO finchè in un momento sentivo che stavo per sfiorargli le dita della mano e afferrarlo. Sentivo un amore universale che cresceva sempre di più come un orgasmo, ma quel momento non arrivava mai. Apro gli occhi mantenendo comunque il viaggio e mi rendo conto che stamo ancora ballando tutti nello stesso modo anche se diversamente da prima e anche gli altri sui passaggi li sento dire che non riescono a raggiungerlo. Vedo che tutti stanno facendo gli stessi identici scatti e movimenti nel dettaglio ballando. I dj suonano benissimo, giocano con le tue emozioni, riescono ad anticipare la gente che balla e tutti se ne rendono conto nello stesso momento per poi realizzare che era tutto fatto apposta per fartene rendere conto dopo e così via... Sui passaggi hanno tutti le mani tese come per afferrare qualcosa, ma quel qualcosa non arrivava mai. Sentivo come che quello era il limite dove si poteva arrivare nonostante tutti gli sforzi per andare oltre. Sentivo come una barriera che non ti lasciava proseguire. Immaginavo una specie di vocina (che era il mio pensiero) che diceva a tutti scherzosamente e con allegria: <eh no. mi spiace ma oltre non vi faccio vedere cosa c'è> e la gente capiva e sorrideva, alcuni facevano facce deluse, alcuni ridevano durante quei MOMENTI. Nessuno sarebbe arrivato mai “di la” finchè non fosse stata la sua ora.
Ma lo stesso era come arrivare quasi a sbirciare dal buco della serratura del paradiso. Ti dava un assaggio di qualcosa che un giorno avraesti avuto totalmente. Qui mi venne in mente il tread “IN ACIDO NON SI VEDE LA LUCE” e capii che ti mostra solo la strada e ti aiuta a imboccarla nel modo più corretto. Fu una delle tante rivelazioni della serata.
Ad occhi chiusi ero in una dimensione senza tempo. Fluttuavo ai piedi di una sfera, con circonferenza infinita e centro ovunque, da cui nasceva ogni cosa: musica, luci, leoni, elefanti, alberi, linguaggi, religioni, intelletto. Tutto era passato da li almeno una volta, e li tornerà. Li mi sentivo a casa. Sentivo di esserci già stato ma lo avevo dimenticato. Io non c'ero, io ero tutto e da sempre. Io ero.
I miei pensieri erano talmente veloci ma lucidi e vividi che tutte le persone presenti che ballavano mi sembravano li senza un senso. Ero arrivato al limite dove si può arrivare. Eravamo tutti al massimo dell'elevazione mentale possibile. E adesso? Non avrei più potuto vedere cosa c’è più avanti, ma da un lato ero felicissimo e avevo raggiunto un sacco di risposte a tantissime domande. Non si trattava di sballo, ma lo sentivo come il massimo della divinità che può provare l’uomo stando in vita, il resto sarebbe stato solo dopo.
Di colpo vidi l’intera galassia partire con uno zoom che arrivava fino al nostro pianeta, continuando dall’alto fino sopra il prato dove eravamo fino a zoomare fino a me e dentro i miei occhi per poi tornare a vedere normalmente e tornare in me.
I miei amici nel frattempo erano sia entrati che usciti svariate volte e avevamo parlato più volte ma non li avevo nemmeno visti. Non avevo idea di quanto tempo fosse già passato... minuti... ore... settimane... secoli... non aveva importanza.
All’ improvviso sento un gran frastuono. Le luci si accendono. Mi giro e vedo entrare nella pista i carabinieri con i cani sprangando le uscite e circondando la gente gridando a quelli nel panico come me: <FERMI FERMI! DOVE CREDETE DI ANDARE?> Vidi entrare perfino giornalisti già pronti a filmare il tutto.
Preso dal panico buttai a terra la busta che avevo con 10 grammi di erba e anche quella con le altre sostanze, ma uno sbirro mi aveva visto.
La musica non si ferma e vedo tutti fermi che ballano ancora. Parte un gran panico mentale. E adesso ci avrebbero portati tutti in caserma in quelle condizioni? Man mano nei minuti mi rendo conto che non c’è nessun carabiniere ma era stato tutto un mio viaggio e vedo i carabinieri diventare le persone che avevo in torno. Sollevatissimo esco un attimo a prendere fiato, poi penso: <Cazzo l’erba e il resto!> Torno dentro e trovo solo la busta con ancora un po di MD. Il carabiniere che mi aveva visto era probabilmente in realtà un tipo a caso che mi aveva visto e l’erba sicuramente se la era intascata lui, ma non riuscivo a ricordare la sua faccia. Per fortuna ne avevo ancora in macchina. Amareggiato vado a fare pipì nel prato ma mi perdo in un bicchiere d'acqua. C’erano due cavi che sostenevano un telo ma io ne vedevo tantissimi di tutti i colori e io ci ero finito nel mezzo e non riuscivo più a sgrovigliarmi. Poi mi resi conto dell'assurdità della cosa e riuscii a uscirne. Dopo aver girato un paio di volte attorno a un camper senza accorgermene (e pensando di essere in un loop) andai in macchina dove trovai gli altri e un'altra mia amica che era appena arrivata e raccontai a tutti del trip con gli sbirri e ci restarono davvero male. Fumammo ancora una cannetta poi con una birra tornai a ballare sentendomi felicissimo nonostante quello che era appena successo. Ho un vuoto di memoria di un ora con qualche flash dove non sapevo dove ero o con chi stavo parlando, probabilmente nel pieno del picco delle sostanze, ma ero felice.
Ricordo che guardai il cielo e fu uno spettacolo infinito. Appena arrivati era nuvoloso mentre ora il cielo era limpidissimo. Stelle cadenti e pianeti ovunque che ci roteavano intorno lentamente seguendo le pulsazioni e il flusso dell’onda che comandava il tutto.
Tutto quello che vedevo a destra accadeva specchiato anche a sinistra. Il cielo diventava bianco a vampate lente e per un paio di secondi diventava giorno. Vedevo tutto in stile cartone animato/fumetto. Nel frattempo sempre in cielo frecce in ogni dove che si scontrano per formare stupendi fuochi d’artificio roteanti di migliaia di sfumature di colori. Due aerei caccia, sempre cartoni animati, si incrociano a velocità sonica in cielo rilasciando scie di arcobaleni luccicanti. Ero nel paese delle meraviglie.
Fuori nel parcheggio continuava a sembrarmi che tutte le macchine e le persone fossero dei carabinieri ma concentrandomi tornavano normali. Preferivo stare in mezzo alla musica che nel chiasso e il via vai dei parcheggi, solo tra la musica e la gente felice che ballava mi sentivo al sicuro. Dopo credo 2 ore il picco inizia a scendere e diventa tutto più normale e gestibile anche se si distorcono ancora parecchie cose.
Arriva l’alba e me la godo con gli amici a gambe incrociate nel prato fumando un joint in uno splendore di sfumature di colori con nuvole rosa che ancora creavano piccoli frattali, cieli azzurrissimi e prati e alberi verde intenso che respiravano e frusciavano luccicanti. Un paradiso. Sentivo che nella mia vita dopo questo non avrei più avuto bisogno d’altro. Che ho avuto le risposte che volevo anche se restano ancora tante domande. Che sono arrivato dove volevo arrivare. Dentro di me c’era tutto questo che doveva manifestarsi e liberarlo tutto mi ha sfogato una tale energia da darmi un senso di realizzazione mai provato. Ora so ogni dettagli di me. Del mio conscio e subconscio. Nell’ultimo trip avevo affrontato i miei demoni e mi aveva aiutato a voltare un capitolo della mia vita, mentre in quest’ultimo ho semplicemente avuto l’esperienza che avevo sempre voluto avere, che sentivo dentro di me da sempre.
Arriva la mia amica che mi vede col sorriso e fa: < MA GUARDA TE SE QUESTA E’ LA FACCIA DI UNO CHE HA APPENA PERSO 10 GRAMMI DI ERBA!! E POI DICONO CHE LA GENTE SI FA I BAD TRIP COI CARTONI.. GUARDATE CHE FELICE CHE E’ LUI!> La cosa mi rese ancora più felice poiché la gente si rallegra a vedere facce felici.
Guardai le zolle di terra arate del campo e mi sembravano un gregge di pecore marroni pressate l'una sull'altra che si muovevano con facce bizzarre e sofferenti. Non era una bella vista così non guardai più.
Alle 9 di mattina hanno spento la musica e con calma e tutti soddisfatti e contenti dopo un pisolino in macchina, ed aver aiutato a raccogliere le immondizie in giro per i parcheggi, ci siamo avviati con calma verso casa andando a riposare sotto al sole nel prato di una villa abbandonata con delle coperte e qualche joint.
Alle 18.30 di domenica arrivo a casa dai miei che mi dicono che avevo gli occhi spiritati (in effetti avevo ancora le pupille dilatate ma nel giro di un ora dopo un bagno caldo sono tornate normali). Non ho avuto la minima paranoia con i miei anche se ero palesemente distrutto al contrario del solito, poiché ero felice. Feci una tisana alle erbe a me e mia mamma, cenammo e poi andai a dormire. Oggi sto perfettamente apparte un po di stanchezza muscolare dovuta ad aver ballato tutta la notte.
Per un po non sento più il bisogno ne di esperienze psichedeliche ne con altre sostanze (eccetto la deliziosa ganja e qualche birra). Sicuramente ricapiterà prima o poi ma al momento una bella pausa ci sta
E’ stata senza dubbio un esperienza meravigliosa dall’inizio alla fine (eccetto il bad trip degli sbirri).
Decisamente da non provare se non si conoscono bene sia gli psichedelici che l’MDMA perché anche se vedi solo cose belle uno non abituato potrebbe facilmente andare fuori di testa per gli eccessivi visual e l’eccessivo TUTTO. Anche perché ad un certo momento, per via del buio, sia ad occhi chiusi che aperti vedevo solo colori e viaggi proiettati quindi ho dovuto stare fermo sul posto qualche minuto fino a uno sprazzo di lucidità.
Ricordarsi di bere TANTA acqua perché si diventa caldi e si suda. Ho avuto fortuna di essere in un ambiente areato ma coperto così non ho neanche sudato tanto credo.
Come allucinazioni del trip mi sono sembrate meno naturali e più da disegno a fumetto americano senza sfumature di colori in alcuni momenti mentre naturali tipo colori delle nebulose in altri momenti, per esempio la mattina quando era passato un po l’effetto dell’MD e prevaleva quello del trip.
