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L'esperienza con l'LSD e la realtà - Hofmann "LSD il mio bambino difficile"

rango

Sale drogué·e
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2 Fev 2012
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992
trovo questo capitolo del libro davvero interessante, la metafora della radio mi piace davvero tanto.....


L'esperienza con l'LSD e la realtà


La realtà è inimmaginabile senza un soggetto conoscente, senza un io. Essa è il prodotto del mondo
esterno, «il trasmittente», e di un «ricevitore», un soggetto nel cui sé più profondo le emissioni
dell'ambiente circostante, registrate dalle antenne degli organi sensoriali, divengono coscienti. Se
uno dei due viene a mancare, la realtà non accade, la radio rimane muta e lo schermo visivo appare
privo di immagini. Se manteniamo questo modello - il mondo come prodotto del trasmittente e del
ricevitore - , l'accesso a un'altra realtà, provocato dall'azione dell'LSD, può essere allora spiegato
con il fatto che il cervello, sede del ricevitore, subisce un'alterazione biochimica. Il ricevitore viene
così a sintonizzarsi su una lunghezza d'onda diversa da quella che coincide con la normale e
quotidiana realtà. Poiché all'infinita molteplicità e diversità dell'universo corrisponde un numero
illimitato e diversificato di lunghezze d'onda, possono manifestarsi nella coscienza, in base alla
disposizione del ricevitore, numerose e svariate realtà, comprendenti il rispettivo soggetto. Esse, o
meglio ancora, queste distinte stratificazioni della realtà non si escludono a vicenda, ma sono
complementari, e costituiscono insieme una parte della realtà onnicomprensiva, eterna e
trascendentale, dove ha sede anche il centro inattaccabile dell'autocoscienza che registra i vari stati
dell'ego.

La vera importanza dell'LSD e degli altri allucinogeni consiste nella capacità di disporre su altre
lunghezze d'onda il soggetto ricevitore, provocando in tal modo alterazioni nella percezione della
realtà. La possibilità di far emergere nuove e multiformi immagini del mondo, questo potere
davvero cosmogonico, rende comprensibile la venerazione cultuale delle piante allucinogene in
funzione di droghe sacre. Qual è la caratteristica e fondamentale differenza tra la realtà ordinaria e
l'immagine del mondo esperita durante 1'inebriamento con 1'LSD? Negli stati usuali di coscienza
1'io e l'ambiente esterno sono separati; il soggetto sta di fronte al mondo, che si è trasformato in
oggetto. Con 1'LSD i confini tra 1'io conoscente e ciò che sta di fronte più o meno svaniscono, a
seconda dell'intensità dell'inebriamento. Ha luogo una reazione fra il ricevitore e il trasmittente. Una
parte dell'io straripa nel mondo esterno, nelle cose, che si animano e assumono un significato
diverso e più profondo. Questa esperienza, che si accompagna alla perdita dell'io su cui facciamo
sempre affidamento, può essere estatica o assumere i tratti demoniaci del puro terrore.
Nell'eventualità auspicabile, il soggetto rinnovato si sente beatamente fuso con le cose della realtà
esterna e di conseguenza con le altre creature del mondo, fino a raggiungere possibilmente il senso
della totale unità con l'universo. Questo stato, che, date certe favorevoli condizioni, può essere
procurato dall'azione dell'LSD e delle altre sostanze sacre messicane, è analogo all'illuminazione
religiosa spontanea - 1'unio mystica. In entrambi i casi, spesso della durata di un solo eterno istante,
viene percepita quella dimensione da cui traspare il fulgore della realtà trascendentale.


...Come sostiene Gottfried Benn in questo brano, il concetto di realtà che mantiene separati 1'io e il
mondo ha senza dubbio stabilito il corso evolutivo della storia intellettuale europea. Il mondo
vissuto come materia inanimata e oggetto, a cui l'uomo sta di fronte in opposizione, ha prodotto la
scienza moderna e la tecnica. E grazie al loro intervento, gli uomini hanno sottomesso la terra e
hanno abusato del suo patrimonio; le imponenti realizzazioni della civiltà tecnologica si trovano
faccia a faccia con il disastro ecologico. Questo intelletto che tutto oggettivizza è penetrato anche
nel cuore della materia, il nucleo dell'atomo, e lo ha spaccato, liberando energie che minacciano le
forme vitali del nostro pianeta.
Se l'uomo non si fosse separato dal mondo, ma avesse vissuto in armonia con la natura vivente e la
creazione, mai sarebbe stato possibile un impiego sbagliato della conoscenza e dell'intelletto. Tutti
gli attuali tentativi di provvedere ai danni causati attraverso misure di protezione ambientale
risulteranno solamente rattoppi superficiali e senza speranza, se a essi non seguirà la cura di quello
che Benn ha chiamato «il destino nevrotico dell'Occidente». Guarire significa poter esperire la
realtà profonda delle cose che tutto abbraccia, compreso il soggetto che vi partecipa.
Questo tipo di esperienza viene sempre più ostacolato in ambienti che mani umane hanno reso
inanimato, nelle metropoli e nei paesaggi industriali delle nostre società. È qui che soprattutto si
palesa il contrasto fra l'individuo e il mondo esterno. Sensazioni di alienazione, di solitudine, di
minaccia si presentano incessantemente e dominano la coscienza quotidiana degli individui delle
società industriali; esse prendono inoltre il sopravvento ovunque si estenda la civiltà della tecnica, e
in larga misura influiscono sulla produzione dell'arte moderna e della letteratura.
Nell'ambiente naturale il pericolo di vivere una realtà frantumata è minore. Nei prati, nelle foreste e
nel regno animale che vi si rifugia, ma anche in ogni giardino, si avverte una realtà infinitamente
più vera e antica, più profonda e stupefacente di qualsiasi cosa gli uomini abbiano costruito, e che
sarà sempre presente quando il mondo esanime delle macchine e del cemento si dileguerà di nuovo,
si coprirà di ruggine e cadrà in rovina.
Nella germinazione, nella crescita, nella fioritura, nella fruttificazione, nella morte e di nuovo nella comparsa
dei primi germogli delle piante, nel loro rapporto con il sole, la cui luce esse trasformano in energia
chimica sotto forma di composti
organici, dai quali tutte le forme viventi del nostro pianeta provengono - nell'essenza propria delle
piante, si manifesta la stessa misteriosa, inesauribile ed eterna energia vitale che ci ha generato e ci
condurrà di nuovo nel suo ventre, dove saremo a1 sicuro e uniti con tutto il creato.
Non stiamo qui parlando di sentimentali utopie naturiste, di un «ritorno alla natura» in senso
rousseauiano. Quel movimento romantico, che ricercava 1'idillio nel mondo naturale, rappresenta
senz'altro il sentimento di un'umanità che ha visto scissi i propri legami con la natura. Ciò di cui
oggi abbiamo bisogno è vivere di nuovo l'unione fondamentale con tutte le forme viventi, ed essere
consapevoli della dimensione onnicomprensiva della realtà. Più sporadico risulterà lo sviluppo
spontaneo di questa consapevolezza, più la flora e la fauna primigenie del pianeta dovranno
sottomettersi a un ambiente tecnologico inanimato.
 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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15 Sept 2012
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Huxley nel "Le porte della percezione" usa la stessa metafora, pero' non so se sia di sua invenzione...
 

Pagan Atheist

Elfe Mécanique
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29 Oct 2013
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Queste parole mi terrorizzano e nello stesso tempo mi accarezzano lo spirito e mi commuovono.
 

rango

Sale drogué·e
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2 Fev 2012
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beh, io la prima volta che ho letto la metafora della radio ho pensato "si, può essere vero, è una buona spiegazione, la sento mia!"
si, possono terrorizzare Pagan,
adesso rileggerò anche huxley ;)
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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bella la radio infatti; prendendo ad esempio quello stridio assurdo che poi prende armonia, calza a pennello!
siam vibrazioni sonore :rock: :mrgreen:

...sì, ci son proprio belle frasi comunque in questo capitolo!


rango a dit:
Questo tipo di esperienza viene sempre più ostacolato in ambienti che mani umane hanno reso
inanimato, nelle metropoli e nei paesaggi industriali delle nostre società. È qui che soprattutto si
palesa il contrasto fra l'individuo e il mondo esterno. Sensazioni di alienazione, di solitudine, di
minaccia si presentano incessantemente e dominano la coscienza quotidiana degli individui delle
società industriali

w i raduni! dagli hippy alla tekno!!! accendiamo fuochi! libriamo! siam un tutt'uno con l'energia cosmica!

(citando Monad) Ahum, fratelli!!
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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a proposito delle antenne...

Everything You Are is Frequency and Your DNA is the Ultimate Antenna | Earth. We are one.

[...] Sei una sinfonia di frequenze, mentre proietti te stesso attraverso questo universo e crei la tua realtà fisica. Sei il maestro della tua energia, e quindi sei in grado di controllare tutto quello che sei, tutto quello che fai, tutto ciò che si verifica. [...]

[...] Il DNA possiede due caratteristiche strutturali di antenne frattali, conduzione elettronica e auto-simmetria. La conduzione elettrica permette il movimento delle particelle cariche elettricamente all'interno del corpo e che il flusso produce la nostra forza vitale. [...]


[...] Le informazioni genetiche onda dal DNA, registrato all'interno delle polarizzazioni di fotoni connessi, essendo quantum-non locale, costituisce uno spettro a banda larga di onde radio correlate mediante polarizzazioni con i fotoni. [...]


Siamo sempre più vibrazioni sonore!
:rock::heart::weed: e affancu*o il matrix!
 

Fractal Cloud

Alpiniste Kundalini
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4 Oct 2014
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Io non vorrei fare il secchione guastafeste...ma ho letto una serie di frasi completamente prive di senso. Quella delle antenne frattali del DNA su tutte...ma perché bisogna forzare le cose, mettendo in bocca alla scienza cose che non ha mai detto e forse mai dirà? Sembra quando Zichichi dice si possono trovare le prove dell'esistenza di Dio...
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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ti passo dei link a caso:

"Come descritto nella rivista International Journal of Radiation Biology di aprile 2011, il DNA possiede le due caratteristiche strutturali delle antenne frattali: conduzione elettronica ed auto-simmetria."

Aggiornamento sui telefoni cellulari
Il Disco di Festo DNA » Il Disco di Festo
Nel DNA la risposta alle capacità PSI? | Neuroscienze.net
DNA e' una antenna - Epigenetica, esperimenti - RNA

(ora corregerò alle bene e meglio anche le traduzioni, sì, googletraduttore...)
 

Fractal Cloud

Alpiniste Kundalini
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4 Oct 2014
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Oddio credevo di aver risposto...non ho ancora avuto tempo di leggerli, ma lo farò...nel frattempo faccio preventivamente ammenda! :)
 

sd&m

Holofractale de l'hypervérité
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sul rapporto tra enteogeni e dna quale "antenna ricetrasmittente", consiglio "Il serpente cosmico" di J. Narby
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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Monad

Holofractale de l'hypervérité
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15 Sept 2012
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Ne parla anche Dennis McKenna in "The Invisible Landscape: Mind, Hallucinogens, and the I Ching".
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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