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Il buio, la DMT e la psiconautica

Agarash

Neurotransmetteur
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9 Mar 2015
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Volevo sottoporvi questi scritti trovati su internet, a mio parere veramente interessanti.

"Il Meccanismo delle visioni – Durante l’atto “visionario”, sia esso sia indotto dall’uso di droghe o semplicemente durante un profondo stato di meditazione, vengono in ogni caso coinvolte in minori o maggiori quantità delle sostanze psicoattive. Nel primo caso sono assunte per ingestione, iniezione o attraverso il fumo; nel secondo invece, grazie a una particolare attivazione della Ghiandola Pineale anche attraverso la meditazione.
Per la spiegazione di questo processo, purtroppo dovrò essere in alcune parti un pò tecnico e forse un pò noioso, ma è necessario fornire tutti gli aspetti del meccanismo, perché l’informazione non venga travisata dai “soliti noti” sensazionalisti semplicisti.Molto è stato scritto sui differenti stati di coscienza con o senza l’ausilio di sostanze enteogene (droghe), anche se molta della letteratura scientifica prende le distanze dall’esperienza psichedelica suggerendo un modello di psicosi auto-indotta (psicotomimetica), allo scopo di procurare stati mentali indesiderati. Pochissimi invece ritengono queste esperienze come stati assolutamente normali. L’essere umano avverte in certi particolari momenti della sua vita la necessità innata di alterare deliberatamente il proprio stato di coscienza.

Tutte le tradizioni culturali, nel loro aspetto rivolto al misticismo, hanno in un modo o in un altro utilizzato lo strumento del “Buio” come una sorta di alleato nella complessa ricerca dell’Illuminazione. In Europa ad esempio, le darkroom (Camere Oscure) sono spesso emerse dagli scavi archeologici che le hanno riportate alla luce, e risultavano essere parte integrante di complessi networks di gallerie. Sono state poi rinvenute camere simili all’interno delle Piramidi, in Egitto, nelle catacombe romane, e in Grecia, così come nei pressi del Mar Morto, venivano utilizzate per il medesimo scopo diversi complessi di caverne. Nel libro
The Mind in the Cave: Consciousness and the Origin of Art (Londra, 2002), David Lewis-Williams dimostra in modo avvincente che già le attività del Cro-Magnon erano rivolte alle “questioni della mente”, ed erano le immagini mentali procurate dalle trance degli sciamani a guidare i pittori nelle profondità delle caverne.

LA GHIANDOLA PINEALE (o Epifisi)
epifisi_foto.jpg
L’Epifisi (immagine a lato) o corpo pineale, è una piccola formazione nervosa di forma ovale o conica aderente, mediante un breve peduncolo cavo, all’estremità posteriore del tetto del 3° ventricolo, al limite tra epitalamo, ipotalamo e mesencefalo. Abbastanza consistente, di colore rosso-bruno, ha un diametro antero-posteriore di 5-10mm, mentre gli altri diametri misurano 3-7mm; pesa circa 200mg. La Ghiandola Pineale, così definita unicamente per via della sua caratteristica forma “a pigna”, fu scoperta più di 2300 anni fa da Herophilus, uno scienziato anatomico alessandrino, convinto che la ghiandola controllasse il flusso della memoria. Per Galeno era semplicemente una ghiandola di tipo linfatico. Da Cartesio in poi (secolo XVII) viene considerata la sede dell’Anima.
Il parenchima della ghiandola (lo strato esterno) è diviso in lobuli da segmenti connettivali che si dipartono dalla superficie interna di una capsula connettivale di origine piale che avvolge l’epifisi. E’ costituita da cellule principali o pinealociti derivati dalla nevroglia, di forma poligonale, rotondeggiante o stellata, con citoplasma abbondante, debolmente acidofilo e nucleo con grosso nucleolo, aggregate in cordoni irregolari o in nidi, e da cellule interstiziali di forma più irregolare con nucleo fusato situate in sede perivascolare. Spesso, dopo la pubertà (al compimento dei 12 anni circa) si trovano concrezioni calcaree di fosfati e carbonato di calcio, conosciuti come “sabbia pineale” o “cristalli di microcalcite”, e sono risultati soggetti alle alterazioni dei campi elettromagnetici[1].
cristalli.jpg

In altri termini, l’epifisi è un organo preposto alla conversione di segnali neuronali in segnali di uscita endocrini; è una formazione nervosa che appartiene all’epitalamo (diencefalo) delle dimensioni poco più grandi di quelle di un pisello, e viene modulata direttamente da impulsi nervosi provenienti dalla retina tramite la noradrenalina, presente nelle cellule nervose e necessaria per trasferire il segnale della fibra nervosa alla superficie della cellula. A causa della sua sensibilità ai fotoni, ed ai campi elettromagnetici, si attiva in condizioni di scarsità di luce metabolizzando il triptofano, un amminoacido aromatico essenziale non sintetizzabile dall’uomo, che deve metabolizzarlo attraverso il cibo. Deriva filogeneticamente dal “terzo occhio” dei rettili più antichi (come i coccodrilli ad esempio), che questi animali posseggono nella testa in corrispondenza di un punto non ossificato della scatola cranica, rinchiuso in una membrana traslucida che è sensibile alle variazioni luminose dell’ambiente (luce/buio). L’epifisi è situata in profondità alla fessura tra il cervelletto e il telencefalo, appoggiata fra i due tubercoli quadrigemini superiori.Grazie ai pinealociti, la Ghiandola Pineale è l’organo preposto alla produzione di molecole essenziali per il nostro benessere psicofisico, come la Melatonina e la Pinolina, le cui deficienze sono spesso oggetto di incremento dei disturbi “del sonno” e della depressione. Questi ormoni vengono sintetizzati per mezzo di un neurotrasmettitore importantissimo: la Serotonina (5-idrossitriptamina, 5-HT).L’oscurità, durante tutto il ritiro in DarkRoom, attualizza successivi stati di coscienza meno ordinari, in correlazione con la sintesi e l’accumulo di composti potenzialmente psichedelici prodotti dalle stesse ghiandole, durante un periodo prolungato in un ambiente avvolto completamente nel buio. Infatti, l’esposizione alla luce inibisce la produzione della melatonina in misura dose-dipendente. Normalmente la melatonina inizia ad essere prodotta maggiormente durante le ore notturne, e già nel pomeriggio, parallelamente all’aumento dell’oscurità, i suoi livelli iniziano ad aumentare da 5 a 20-30 picogrammi/ml. Dopo le ore 20 i sui livelli si elevano al di sopra di 30 pg/ml, mentre raggiunge il suo picco massimo a metà notte, intorno alle ore 2–3, in cui i valori si aggirano intorno a 60-70 pg/ml. Dopodichè i suoi valori decrescono gradualmente sino alle 7 del mattino.
Perciò, è interessante osservare che durante i ritiri di 72 ore ininterrotte al buio, abbiamo una sintesi amplificata di Melatonina e Serotonina, poiché alla Ghiandola Pineale viene impedito di interrompere il suo processo di sintesi al contatto con la luce.
La Melatonina (che non è un ormone, ricordiamolo), svolge le funzioni di “messaggero” e “regolatore”, e possiede la peculiarità di calmare il corpo e la mente in preparazione delle più fini e sottili realtà degli stati di coscienza più elevati o non-ordinari. Tutto ciò avviene durante il ritiro Darkroom di 3 giorni (72 ore). Successivamente a questo periodo, compare in scena la Pinolina (o pinealina), appartenente alla famiglia delle beta-carboline, un ormone neurotrasmettitore che si verifica nella ghiandola pineale durante il metabolismo della melatonina. L’attività biologica di questa molecola è di notevole interesse scientifico date le sue proprietà di potenziale radicale libero antiossidante, simile alla funzione della melatonina. La Pinolina, inoltre agisce anche come un inibitore delle monoamino ossidasi (I-MAO, IMAO), un enzima che metabolizza serotonina e catecolamine (adrenalina, noradrenalina, melatonina, dopamina) necessarie per il mantenimento di un normale equilibrio fisico e dell’umore, e comporta pertanto un aumento della concentrazione di questi neurotrasmettitori nel sistema nervoso centrale. Si ritiene che la Pinolina, giochi un ruolo fondamentale nelle esperienze dei cosiddetti Sogni Lucidi e permetta quindi alle visioni interiori e agli stati onirici di emergere alla coscienza di veglia (ritiro Darkroom che va dai 3 ai 5 giorni). In altre parole, il partecipante di questi speciali ritiri, può trovarsi letteralmente a “sognare da sveglio”.Eventualmente, ma non in tutti i casi, potrebbe esservi una sintesi di 5-MeO-DMT o 5-metossi-N,N-dimetiltriptamina, meglio nota come la “Molecola dello Spirito”, così apostrofata nel famosissimo studio farmacologico compiuto dal Dr. Rick Strassman alla Scuola di Medicina dell’Università del Nuovo Messico [DMT: La Molecola dello Spirito, Ed. Spazio Interiore, ISBN 978-88-97864-32-5], la quale, per via dei suoi noti effetti altamente psichedelici*, avrebbe la funzione di facilitare le cosiddette esperienze trascendenti o mistiche (ritiro Darkroom che va dai 6 ai 12 giorni).Di seguito possiamo osservare uno schema semplificato del processo di sintesi delle triptamine, in cui il triptofano, un amminoacido aromatico essenziale non sintetizzabile dall’uomo, e che deve quindi assumerlo attraverso il cibo, funge da “precursore” per le molecole della serotonina, la melatonina, la pinolina, la 5-MeO-DMT e la DMT.
schema_sintesi_triptamine.png

LE FASI DEL RITIRO
* RITIRO DA 1 A 3 GIORNI: “UN BAGNO” DI MELATONINA
Come dicevamo, il completo isolamento dalla luce del giorno porta la Ghiandola Pineale ad inondare il cervello di melatonina (da 2 a 5 mg/giorno circa), la quale induce un leggero stato di sonnolenza e necessità di riposo, portandoci a rilassare il grip mentale delle preoccupazioni e delle pianificazioni. Persino gli occhi traggono beneficio da questo stato e si riprendono pian piano dalla sovrastimolazione sensoriale quotidiana. Il partecipante può così trattenere una condizione biologica tale dove la melatonina viene conservata e riciclata, e quindi non sprecata dai ritmi biologici ordinari.
* RITIRO DA 3 A 5 GIORNI: ENTRA IN SCENA LA PINOLINA
Dopo circa 3 giorni di isolamento, quando le concentrazioni di melatonina raggiungono livelli sufficienti (da 15 a 20 mg/giorno), comincia ad apparire in circolazione la pinolina, la quale induce la replicazione cellulare (mitosi) e si intercala con le molecole del DNA. La ‘fase pinolina’ si attiva solamente nel grembo materno, durante i sogni lucidi o nelle esperienze di pre-morte. Durante questa fase è come se il sistema nervoso diventasse “auto-cosciente”, ed è possibile vedere luci, visioni e persino ascoltare suoni interiori.
* RITIRO DA 6 A 8 GIORNI: 5-MeO-DMT IN AZIONE
In questa fase, la Ghiandola Pineale comincia a rilasciare in circolo l’ormone 5-MeO-DMT. Questa triptamina psicoattiva è altamente luminescente ed anche estremamente fosforescente per via della quantità di fosfeni che trasmette sulla corteccia visiva. La 5-MeO-DMT attiva il 40% in più della corteccia cerebrale e porta il sistema nervoso a diventare “auto-cosciente”. A questo punto, può avvenire qualche grado di inibizione dell’”N-Methyl-D-Aspartato”, e si tratta di una forma-soft di rallentamento dei segnali di input del glutammato, facilitando così il sistema nervoso nel suo tentativo di impedire agli elettroni di fluire all’interno delle cellule. Questo aiuta il partecipante a sperimentare profondi stati di trance meditativa. Successivamente la 5-MeO-DMT si intercala con l’RNA messaggero, in modo da amplificare visioni olografiche 3D che rappresentano i pensieri che si annidano dietro il linguaggio. Secondo il Taoismo, questa fase porterebbe il cosiddetto “Albero della Vita”, la Spina Dorsale, ad attivarsi completamente.
* RITIRO DA 9 A 12 GIORNI: DMT IN AZIONE
Quando i livelli di DMT superano i 25 mg, l’esperienza del partecipante può diventare altamente visiva.
IN SINTESI
La totale oscurità cambia profondamente le sensibilità sensorie del cervello alterando drammaticamente la sua chimica, la quale si manifesta in particolar modo nei sistemi neuro-endocrini che regolano la coscienza e le funzioni biologiche. Il corpo è deprivato di ogni riferimento visivo e persino i suoni sembrano sparire man mano che la nostra attenzione si rivolge verso i mondi interiori. Il compito del buio, durante il ritiro, è di “spegnere” momentaneamente i maggiori centri corticali e attutire le principali funzioni cognitive presenti nelle parti alte del cervello. Gli stati emotivi e il “sentire” vengono enormemente amplificati, in particolare i sensi più fini esottili. I sogni divengono maggiormente lucidi e spesso arrivano persino a manifestarsi durante il normale stato di veglia. Un importante neurotrasmettitore, la serotonina, viene convertita in un messaggero regolatore, la melatonina, la quale ha la funzione di calmare il corpo e la mente, al fine di prepararlo per le esperienze più profonde proprie degli stati di coscienza più elevati. A questo punto la Ghiandola Pineale avvia una cascata di reazioni inibitorie, che permettono agli stati visionari, sogni e pensieri inconsci di emergere alla coscienza di veglia. Eventualmente, dopo questo processo, il cervello incomincia la sintesi delle “molecole dello spirito”, la 5-MeO-DMT e la DMT, le quali facilitano le esperienze trascendenti.Questa serie di molecole viene sintetizzata dall’amminoacido essenziale triptofano, attraverso una serie di passaggi biochimici, che semplifichiamo così: triptofano->serotonina->melatonina->pinolina->5-MeO-DMT->DMT."

Cosa ne pensate?
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
Inscrit
20 Fev 2013
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6 541
Bellissimo!!! Questa è alta scuola!

A questo punto uno si va a vedere subito dove è contenuto il triptofano:

Gli alimenti che sono maggiormente ricchi di triptofano sono tutti i cereali e derivati, soprattutto farina di avena, farina di frumento, farina di segale, farro, miglio, pasta di semola; i legumi secchi; le verdure come asparagi, bieta, carciofi, cavolo, funghi, spinaci e zucchine; la frutta secca e le banane; la carne e il pesce; il latte e i formaggi, soprattutto quelli più stagionati; le uova.


Però per quanto riguarda acqua e cibo nella camera oscura?
 

Agarash

Neurotransmetteur
Inscrit
9 Mar 2015
Messages
98
Abej^a G. a dit:
Bellissimo!!! Questa è alta scuola!

A questo punto uno si va a vedere subito dove è contenuto il triptofano:

Gli alimenti che sono maggiormente ricchi di triptofano sono tutti i cereali e derivati, soprattutto farina di avena, farina di frumento, farina di segale, farro, miglio, pasta di semola; i legumi secchi; le verdure come asparagi, bieta, carciofi, cavolo, funghi, spinaci e zucchine; la frutta secca e le banane; la carne e il pesce; il latte e i formaggi, soprattutto quelli più stagionati; le uova.


Però per quanto riguarda acqua e cibo nella camera oscura?

Praticamente tutti i cibi :D

Acqua e cibo nella camera oscura, uno si organizza. Anzi, fare una dieta leggera (se non addirittura il digiuno) aiuta la concentrazione e la possibilità di andare in trance. Per quanto riguarda esperienze organizzate, dal sito dove ho preso queste info organizzano fino a 21 giorni in darkroom, con meditazioni, e altra roba. Pensano a tutto loro: vitto, alloggio, acqua, e quant'altro. Il problema è che per 3 giorni vogliono 750€ :pai: Non ti dico per 2 settimane :D
 

Rainy

Glandeuse pinéale
Inscrit
22 Déc 2014
Messages
126
interessantissimo Agarash, potresti linkare la fonte per eventuali approfondimenti che vorrei fare? Grazie
 
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