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Expo2015

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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Famo un po' di propaganda?!

L'idea del post è nata quando una ragazza mi diceva che per quello di Siviglia hanno praticamente cacciato i barboni dalla città. E difatti ce ne erano veramente pochi... (quindi poi fomentato da questo: http://www.psychonaut.com/notizie-articoli-e-studi/48157-neurobiologia-vegetale.html#post862461)

Io dell'Expo non ne so una beneamata. Proprio qualche giorno fa tornavo da Milano, una città "nuova", in "costruzione", con tante belle isole digitali:

isole_digitali.jpg

https://www.comune.milano.it/portal...isole_digitali_muoversi_comunicare_informarsi

Cartelli interattivi, tu clicchi e quelli spiegano. Clicchi un po' più veloce, e si impalla tutto. Quindi si riavvia in automatico, e scopri che hanno Windows98!!!!!!


Cosa è l'Expo 2015, da http://www.expo2015.org/it/cos-e
"Expo Milano 2015 è un’Esposizione Universale con caratteristiche assolutamente inedite e innovative. Non solo una rassegna espositiva, ma anche un processo partecipativo che intende coinvolgere attivamente numerosi soggetti attorno a un tema decisivo: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un evento unico che incarna un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore. Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, 184 giorni di evento, oltre 130 Partecipanti, un Sito Espositivo sviluppato su una superficie di un milione di metri quadri per ospitare gli oltre 20 milioni di visitatori previsti."


perché No al volontariato,
da http://www.sosfornace.org/no-al-volontariato-a-expo-2015/
"Mi chiamo Sergio.* E’ un appello quello che vi sto per leggere. L’ho scritto io. E’ rivolto ai cittadini milanesi, a tutti gli italiani ma soprattutto ai giovani. Parla del lavoro gratuito per l’Expo di Milano. Un vero schifo, una vergogna, in un Paese con più del 40% di disoccupazione giovanile e con almeno 4 milioni di precari che vivono in mezzo a mille difficoltà. Ci promettono per questo evento migliaia di nuovi posti di lavoro ma il 70% è lavoro gratuito. Un lavoro a gratis non è un lavoro, ma non è nemmeno volontariato. I volontari sono persone che sacrificano la loro vita individuale per il bene altrui, per soccorrere persone e paesi in difficoltà, i volontari sono presenti dove ci sono guerre, epidemie, carestie. Fare il volontario all’Expo significa solo prestare la propria persona gratis a una grande operazione di speculazione immobiliare, a un progetto che continua a fare di Milano una città vetrina del nulla, città non più di uomini ma di manichini"

*[Sergio è stato un professore universitario]

da http://www.sosfornace.org/jobs-act-lo-smantellamento-dei-diritti-dei-lavoratori-passa-per-expo-2015/
"Con il decreto legge n. 34 il Governo Renzi ha approvato la prima parte del cosiddetto Jobs act. Questo provvedimento rappresenta un’operazione di “macelleria sociale” fatta per esaudire i desideri, ripetutamente espressi da Confindustria, di avere “mano libera” in materia di rapporti di lavoro per intercettare le “opportunità di crescita” previste per Expo. Le richieste padronali sono state completamente recepite dal Jobs act, che altro non è che la generalizzazione dell’accordo del luglio scorso tra sindacati confederali ed Expo, che sfonda i limiti geografici e temporali legati all’Esposizione per farsi sistema, nel tentativo di precarizzare tutto il precarizzabile. Ecco cosa prevede:
[...]
L’azienda potrà assumere un dipendente facendolo lavorare con contratto a tempo determinato – con 8 proroghe prima di dover procedere ad un nuovo contratto, entro il limite dei 36 mesi complessivi e con un intervallo dal precedente contratto di 10 o 20 giorni – come gli fa più comodo. Al termine dei tre anni se il datore di lavoro non coverte il rapporto a tempo indeterminato deve lasciare a casa il lavoratore. [...]
[...] Viene abolito l’obbligo di redigere il piano formativo individuale. Stessa sorte tocca all’obbligo di effettuare la formazione pubblica interna o esterna all’azienda finalizzata a certificare e garantire l’aspetto formativo del rapporto. Eliminato anche l’obbligo di conversione del 35% dei contratti di apprendistato prima di procedere all’assunzione di nuovi apprendisti. Viene, invece, ridotta del 30% la retribuzione corrisposta al lavoratore a parità di livello. Come se non bastasse, il 90% della contribuzione sociale dei rapporti di apprendistato è a carico della fiscalità generale. Una manna dal cielo per le aziende che potranno pagare meno i lavoratori senza obblighi di formazione e scaricando sulla collettività i contributi da versare. [...]
[...] Come se non bastasse, il Governo ha intenzione di trasformare in volontari chi ha perso un lavoro e riceve un sussidio di disoccupazione, introducendo di fatto una forma di lavoro sottopagato grazie al quale garantire prestazioni di welfare continuando a tagliare lo stato sociale in maniera indiscriminata. Una proposta che va letta unitamente al Piano Garanzia per i Giovani che prevede una serie di misure, a livello nazionale e territoriale, volte ad offrire ai giovani tra 15 e i 25 anni opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, ma che in concreto significherà essere pagati meno di 3 euro l’ora per garantire disponibilità di manodopera a basso costo per le imprese e gli enti pubblici arrivando a creare una situazione di dumping sociale. Due ipotesi – quelle del Servizio Comunitario e del Piano Garanzia per i Giovani – che avranno il loro banco di prova in occasione dei 6 mesi di Expo 2015, quando si tratterà di reperire gli oltre 18mila volontari per garantire il funzionamento del grande evento. [...]


Dove ci sono i soldi, c'è guerra. Quindi, la Selex Es http://milano-fiera.net/2014/08/10/1287/
" [...] La società è partner tecnologico di Expo 2015 e in quanto tale fornirà sistemi “per videosorveglianza e videoanalisi, rilevazione del fumo, comunicazione vocale con il pubblico, sistemi di comunicazioni sicure per gli operatori professionali, controllo degli accessi e un potente e innovativo sistema di Main Operation Center (sala centrale di controllo e gestione della sicurezza dell’evento)”.

La Selex Es opera anche nel settore dell’elettronica per la difesa e la sicurezza e, in questa veste, produce i sensori radar Gabbiano, fondamentale equipaggiamento dei micidiali droni israeliani Hermes, regolarmente usati a Gaza per compiere bombardamenti missilistici. Non solo, la società del Gruppo Finmeccanica ha anche realizzato un sistema di puntamento per migliorare la mira dei carri armati del regime siriano di Bashar al Assad.

In generale, la Selex Es esporta i propri sofisticati prodotti tecnologici in vari scenari bellici di mezzo mondo senza che questo susciti lo sdegno delle organizzazioni della Società Civile che animeranno la Cascina Triulza. È difficile comprendere come la Fondazione Triulza che gestisce l’omonima Cascina non abbiano nulla da dire al riguardo. Eppure la missione della Fondazione contempla espressamente la “diffusione della cultura della pace e della cooperazione. [...]”

Non si sa chi ha pagato i costi di bonifica: Chi ha pagato la bonifica di Expo 2015?, No Expo » EXPO 2015, LA BONIFICA E
Nei terreni bonificati poi si scopre una discarica di pneumatici: Expo, nei terreni bonificati una discarica di pneumatici - Wired

E quindi ci sono sempre loro, i Centri Sociali. Sgomberati.La Stampa - Sgombero di due centri sociali, scontri a Milano
E UNA MAMMA PERDE IL FIGLIO. Milano, perde il bimbo dopo gli scontri al Corvetto: la Procura ordina l'autopsia sul feto - Repubblica.it


http://www.sosfornace.org/
http://www.sosfornace.org/di-inchieste-sugli-appalti-di-expo-2015-e-politici-rhodensi-omertosi/
No Expo » Documenti
Expo 2015 Contact » No Expo


expo-bianca-def-1024x723.jpg


Cosa ne pensate?!
 

Ming

Sale drogué·e
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Bravo Abej, parliamone anche qui di questo schifo. Di questo futuro che si fa con le ruspe ed i manganelli, di questo progresso che significa sempre iniquità. C'entra con la psiconautica? c'entra eccome, visto che lo psiconauta dovrebbe essere un ricercatore di sè stesso e della natura, un amante della bellezza, della pace e dell'intelligenza, e quindi un naturale oppositore della colata di plastica e asfalto che ci stanno facendo colare addosso, non solo sulle nostre città ma soprattutto nelle nostre anime.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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​bah... Travaglio dove sei?!

Expo, in 20 mila al lavoro (ma 18500 lo faranno gratis)



All’Expo di Milano lavorare non paga. Anzi costa. C’era da pagare una montagna di mazzette, non si potevano retribuire anche i lavoratori

di Giorgio Cremaschi

NOEXPO22-e1423090803457.jpg


Per quale ragione in una Expo appaltata alle grandi multinazionali del cibo, nella quale affari edilizi, speculazione e corruzione hanno prosperato e che viene ancora presentata come una possibile volano per l’economia del paese, perché in un evento ove tutto è misurato in termini di profitti a breve o differiti, gli unici gratis devono essere i lavoratori?


Con un accordo del luglio 2013, un mese che dovrebbe essere abolito dal calendario sindacale visti i disastri che in esso si son concepiti, l’ente EXPO, le imprese e tutte le istituzioni hanno concordato con CGIL CISL UIL che gran parte di coloro che faranno funzionare la Fiera lo faranno gratuitamente. Per l’esattezza circa 800 persone lavoreranno con contratti a termine, di apprendistato, da stagista, che garantiranno un lauta retribuzione dai 400 ai 500 euro mensili.
Siccome i contratti e la stessa legge Fornero sul mercato del lavoro avrebbero previsto condizioni più favorevoli per i lavoratori , si è applicato quel principio della deroga normativa, contro il quale la Cgil si è era spesso pronunciata. Ma questi 800 lavoratori sottopagati sono comunque una élite rispetto a tutti gli altri.
Che avranno un orario
io-non-lavoro-gratis-per-expo.png
giornaliero obbligatorio e turni, pare bisettimanali, di lavoro, ma che lo faranno senza alcuna retribuzione.


Essi saranno considerati volontari e come tali riceveranno solamente dei buoni pasto quotidiani, per non smentire il significato alimentare dell’evento. Nelle previsioni iniziali questi fortunati avrebbero dovuto essere 18500, da qui il peana subito scattato sui 20000 posti di lavoro creati dalla magia dell’EXPO.

Ora Invece pare che siano meno della metà, per la semplice ragione che lavorare all’EXPO non solo non paga, ma costa. Immaginiamo un pendolare
che debba accollarsi i costosissimi costi quotidiani del sistema ferroviario lombardo. O addirittura un giovane di un’altra regione che volesse fare questa esperienza a Milano. Per lavorare gratis bisogna godere di un buon reddito e non tutti ce l’hanno.


Eppure a tutto questo ci sarebbe stata una alternativa semplice semplice. Visto che Expo per sua natura è un evento a termine, coloro che la faranno funzionare avrebbero potuto essere assunti con il tradizionale contratto a termine. Lavori sei mesi? Sei pagato per quelli, sono solo, due settimane? Riceverai la tua quindicina. Perché non si è fatto così? Semplicemente perché in questo modo si sarebbe dovuto spendere molto di più in salari e questo non era compatibile con gli alti costi della fiera. C’era da pagare una montagna di mazzette, non si potevano retribuire anche gli addetti agli stand. Capisco che questo modo di ragionare possa essere considerato troppo rigido e ancorato a vecchi tabù. C’è un lavoro e si pretende anche un salario, allora si vogliono difendere vecchi privilegi direbbero gli araldi del lavoro flessibile.


Quando l’accordo sul lavoro gratis è stato sottoscritto l’allora presidente del consiglio Enrico Letta disse, facendo eco al presidente della Confindustria Squinzi, che esso era un modello per il paese. La rottamazione renziana sempre rivolta alle nuove generazioni ha lasciato quella intesa intatta, così come hanno fatto CGILCISLUIL, nonostante le critiche a quel #jobsact che l’accordo EXPO già anticipava. Tutte le forze politiche rappresentate in parlamento, escluso il Movimento 5 Stelle, sono consenzienti.

gratis-300x167.jpg


Così l’Expo finirà per essere una vetrina di tutto ciò che non dovrebbe, ma che invece continua a dominare le scelte economiche e sociali del paese.

L’Expo sarà la migliore rappresentazione dell’ipocrisia e del gattopardismo che governano la nostra crisi. Sotto lo slogan “Nutrire il pianeta” si lascerà alla Nestlè il compito di spiegare che l’acqua va gestita in ragione di mercato.

Si farà l’apologia delle grandi opere senza riuscire neppure a nascondere la speculazione e non solo quella illegale, ma quella ancor più scandalosa sulle aree che è perfettamente consentita. Si lanceranno proclami sui giovani che capaci di operare nella globalizzazione, rimuovendo il fatto che lo faranno solo in cambio di una medaglietta che non varrà nemmeno come accreditamento per altri lavori precari. E ancora una volta tutto, ma proprio tutto sarà a carico del lavoro. In una fiera che si presenta come l’ultimo Ballo Excelsior di una globalizzazione in piena crisi, l’Italia che guarda al passato cianciando di futuro troverà la sua vetrina. Che dovrebbe essere accesa proprio il PrImo Maggio, così trasformando la festa dell’emancipazione del lavoro nella celebrazione del suo ritorno allo stato servile. Ci sono movimenti e forze sindacali che dicono no a tutto questo e che già dalle prossime settimane si faranno sentire, per poi provare a restituire alla Festa del Lavoro il suo antico valore. Fanno benissimo.


http://popoffquotidiano.it/2015/02/05/expo-in-20-mila-al-lavoro-ma-18500-lo-faranno-gratis/
 

Psycore

Holofractale de l'hypervérité
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Ci sta che continuino ancora un po' così magari esagerano e allora ci incazziamo veramente e ci si va a rovesciare qualche scrivania nei posti giusti

LaFouinefarc-ep a dit:

Ahahaha!
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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Volevo proporre ad eventi:
Tutti all'expo! Colorati di giallo e blu! Vado a vedere le date, maggio\ottobre?! 2015, i biglietti: 2 giornate dalle 10 alle 23 = 57 euro
 

digitaldecay

Neurotransmetteur
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Abej^a G. a dit:
Volevo proporre ad eventi:
Tutti all'expo! Colorati di giallo e blu! Vado a vedere le date, maggio\ottobre?! 2015, i biglietti: 2 giornate dalle 10 alle 23 = 57 euro
davvero??' mio dio, mortacci loro, e poi se permettono pure di non pagà.. ma poi all'expo si parlerà anche di cibo alternativo, di insetti, ma chi glielo dice a questi che anche le verdure si mangiano e coltivano? no perchè sembra che in molti l'hanno dimenticato..
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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Sul fatto di Coca Cola e Mc Donald che fanno altro invece di nutrire il pianeta ho i miei dubbi. O meglio, controllate i dati di quante persone sfama Mc Donald ogni giorno e a quante persone da da bere Coca Cola (come brand) ogni giorno.

Per il resto tantissime (troppe porcate) ma visto che parteciperanno questi grandi marchi, forse ci penseranno loro a salvare la cosa.

MTC
 

LaFouinefarc-ep

Holofractale de l'hypervérité
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Psycore a dit:
Ci sta che continuino ancora un po' così magari esagerano e allora ci incazziamo veramente e ci si va a rovesciare qualche scrivania nei posti giusti



Ahahaha!

si lo scritto tanto per enrare nell'italia politica che come ogni paese d'europa se non sei da uan parte allora per forza i giornali e le TV provano a farti appartenre ad un altra classe politica.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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Mamma mia Gatto.. ma ridassero la terra a chi di dovere o almeno retribuissero e comunque che paghino i ricercatori che stanno sfruttando!!

Pure il tabacco hanno violentato!
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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Quello lo dovrebbe fare qualsiasi multinazionale.
Ma tralasciando questo, dal punto di vista di "nutrire" il pianeta nessuno sta al paro di coca e mc.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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Vero.

La scena è un po' questa: i politici creano guerre e patti, la Selex pensa a fare tabula rasa, arriva Mr a creare capanne e far lavorare, e alla fine ecco Panino/bevanda! E si ricomincia


Poi fanno un evento e si ritrovano tutti insieme, giusto a mostrare. Chi lo costruisce questo evento?
Disperati che vogliono fare uno stage.......?! Disperati generici?

(...e per il "G8" li danno cinque euro l'ora per fare il magazziniere quattordici ore al giorno!)


Situazione città: in generale deve essere ripulita anche da scarti umani.


Cosa devono salvare il mondo questi se sono loro che creano tutto o almeno una fetta?
avevi scritto una battuta e io ci sono cascato..


Comunque questa è la situazione. Che fare? Fare qualcosa?
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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Nono, ero serio. La quantità di cibo che CocaCola (come brand) e McDonald è enorme. in ogni angolo del mondo, ogni giorno.
McDonald, da solo sfama OGNI GIORNO l'1% della popolazione mondiale. La CocaCola conta le proprie vendite, non con il numero di prodotti venduti, ma con quello delle persone dissetate.

Ergo, sono brand che "nutrono il pianeta".
 

TodosAnti

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GattoNero a dit:
Nono, ero serio. La quantità di cibo che CocaCola (come brand) e McDonald è enorme. in ogni angolo del mondo, ogni giorno.
McDonald, da solo sfama OGNI GIORNO l'1% della popolazione mondiale. La CocaCola conta le proprie vendite, non con il numero di prodotti venduti, ma con quello delle persone dissetate.

Ergo, sono brand che "nutrono il pianeta".
Tutto vero ma bisogna vedere anche come ci sono arrivati a questi numeri e come anzi sopratutto con cosa la nutrono/dissetano la gente perché quella che vendono è merd* e il fatto che abbiano delle cifre così alte a me personalmente fà solo che rabbrividire..
 

Fractal Cloud

Alpiniste Kundalini
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4 Oct 2014
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GattoNero a dit:
Nono, ero serio. La quantità di cibo che CocaCola (come brand) e McDonald è enorme. in ogni angolo del mondo, ogni giorno.
McDonald, da solo sfama OGNI GIORNO l'1% della popolazione mondiale. La CocaCola conta le proprie vendite, non con il numero di prodotti venduti, ma con quello delle persone dissetate.

Ergo, sono brand che "nutrono il pianeta".

Non entro nel merito politico/economico/questione multinazionali...ma tra il nutrimento e le calorie inutili e vuole che ci sono nella Coca Cola (che ahimè mi piace molto) e nei cibi di McDonald c'è una bella differenza! Visti gli intenti dichiarati a proposito di questo Expo penso anche io che sia una enorme contraddizione che questi due marchi vengano anche solo nominati.
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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Coca Cola è un brand che vanta diverse bibite (anche acque) nel suo brand. Le calorie inutili nei cibi industriali sono molto presenti in generale. Sta poi al consumatore integrarli bene nella sua dieta. Mangiare al Mc una volta ogni tanto non fa male, mangiarci 2 volte al giorno tutti i giorni si.

TodosAnti, che intendi con "come ci sono arrivati"?
Io non credo che nessuno costringa le persone a mangiare al Mc o bere litri di bevande, credo che questi brand negli anni sono stati in grado di offrire un prodotto che piace, pubblicizzandolo in maniera egregia. Da un punto di vista imprenditoriale è qualcosa di assurdo.
Un po' come Barilla che è famosissima anche all'estero.

Io non voglio difendere questi brand, non ci guadagno nulla, ma credo che ne sanno qualcosa su come colpire il pubblico, e sui gusti che questo ha.
 

Ming

Sale drogué·e
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ne sanno qualcosa su come colpire il pubblico, e sui gusti che questo ha
Un po' come mussolini e berlusconi. Solo che forse questi brand fanno più danni, e non fanno le faccette buffe.
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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28 Sept 2013
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non credo sia affatto un esempio calzante.
 

Ming

Sale drogué·e
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Perchè? Ma lo sai le multinazionali cosa fanno nei paesi "in via di sviluppo"? Lo sai che, ad esempio, le piantagioni bananifere sono dei luoghi che poco hanno da invidiare ai lager? Lavoratori con la pelle ustionata dai pesticidi, figli che nascono morti, paga giornaliera in sacchetti di fagioli. Lo sai che le popolazioni native vengono sfrattate con la violenza da casa loro per trasformare le foreste in piantagioni di zucchero per la coca cola? Lo sai dei contadini che non hanno più acqua per coltivare i campi perchè le sorgenti vengono prosciugate dalle industrie di bevande? Lo sai che la nestlè è dagli anni 70 che viene accusata dalle associazioni umanitarie per i continui soprusi sulla dignità e la salute umana dei popoli del terzo mondo? Qual'è la differenza tra un dittatore e il ceo di una multinazionale? Che le multinazionali non hanno invaso la polonia?
 
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