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Esperienze psichedeliche spontanee

manusha

Elfe Mécanique
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7 Mar 2010
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Mi viene in mente Hofmann quando descrive in alcuni suoi libri le sue esperienze d'infanzia, quando passeggiando per i boschi svizzeri cominciava a percepire i colori come più vivi, ad avere delle percezioni dilatate e ad intuire aspetti della realtà normalmente criptati. Insomma, quando si alza improvvisamente il velo senza l'aiuto di sostanze o di tecniche.
Credo che si potrebbero far rientrare nella categoria anche certe forme di flashback psichedelico tempo dopo aver assunto una sostanza, o anche le note di coda di un'esperienza (tutto il ridondare della percezione estesa che continua ad oscillare per un po' nei sogni, nei momenti di rilassamento o di intimità con se stessi, e vari temi legati all'esperienza che affiorano pian piano per qualche tempo).
Qualcuno ha esperienze in proposito?
 

alfhons edrick

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12 Déc 2010
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si !!! io alcune volte percepisco i colori come più vivi, mi succede alcune volte quando c'è abbastanza luce. sulla percezione dilatata non sò cosa intendi ma tante volte dopo aver lavorato e magari sono stanco mi capita che la vista mi si dilati!!! (spiego mejo) se fisso un punto e come se le pupille si dilatassero ma non come la norma, dilatano parecchio lasciando la coda dell'occhio sfuocata!!!


EDIT (Mon Dec 13, 2010 22:41):
peccato che nessuno abbia avuto queste tipo di esperienza spontanee "da normali"...
Anche perché tipo quando capita un flashback non è come quando sei in trip cioè è la stessa cosa o no?
e un mini viaggio, vabbè non sarà proprio psychedelico ma siamo lì lì!!! se ti lasci trasportare secondo me rivivresti la situazione magari sentendo odori, immagini o con suoni che ti hanno colpito...
 

mr_terrorman

Holofractale de l'hypervérité
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8 Mar 2010
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a me succede spesso di vivere delle situazioni apparentemente impossibili.. credo sia a causa delle sostanze assunte in passato ma non ne posso essere certo..
ad esempio guardando la tv mi sembra di veder fuoriuscire le immagini,, oppure con la coda dell'occhio mi sembra di vedere figure e personaggi inesistenti.. spesso che mi attraversano la strada mentre guido o cose del genere..
 

alfhons edrick

Neurotransmetteur
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12 Déc 2010
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mr_terrorman a dit:
a me succede spesso di vivere delle situazioni apparentemente impossibili.. credo sia a causa delle sostanze assunte in passato ma non ne posso essere certo..
ad esempio guardando la tv mi sembra di veder fuoriuscire le immagini,, oppure con la coda dell'occhio mi sembra di vedere figure e personaggi inesistenti.. spesso che mi attraversano la strada mentre guido o cose del genere..
Bravooo anche a me lo fa!!!!! guardando la tv a buio vedo le sagome degli attori o presentatori bianche cioè sembra che tutta la stanza stia diventendo sagomata!!! succede anche a me una sorta di situazione impossibile, tipo quando la sera c'è una luce di tonalità più cupa intravedo con la coda dell'occhio oggetti o cose che si ondulano e senza dettaglio esempio: i giacchetti appesi che fanno un movimento ondulatorio.
Ed io mi dico:
NAHHHHHH IMPOSSIBILE ma quanta ne facevooo !!! :-D
secondo me comunque è perché ho danneggiato i ricettori visivi dell'occhio (ma non vorrei tirare cavolate)..
il giorno e tranquillo ma quando arriva la sera vedo molto molto meno!!! Abbiamo esperienze simili :D
 

Mindburn

Alpiniste Kundalini
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15 Mar 2010
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alfhons hai pensato che magari sei diventato semplicemente astigmatico? :D l'astigmatismo si avverte molto di più al buio... prima di pensare a cose altamente improbabili ti consiglio di escludere quelle fortemente plausibili... quindi il prima possibile fai un bel check-up completo da un buon oculista :wink:
 

manusha

Elfe Mécanique
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7 Mar 2010
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Quella di intravedere o subvedere capita da sempre anche a me, da molto molto prima che cominciassi a testare delle sostanze psichedeliche.
Ci sono però una manciata di esperienze difficili da spiegare a parole, che vanno oltre il semplice intravedere. Una volta mentre stavo lavorando, alzai gli occhi alle chiome dei pini e mi capitò di rispondere "sì" a qualcosa. Come se in una frazione di attimo fossero condensati un messaggio, una domanda, una risposta, una delucidazione, una previsione. Senza bisogno che si esprimessero, avevo ricevuto il messaggio, la domanda ecc. ed avevo risposto "sì". Come se girando tra i corridoi dei pensieri avessi toccato il braccio di una statua e si fosse aperta una stanza segreta. Ecco, si era aperto come un passaggio e del materiale era confluito in un istante nella mente di veglia.
Poi prima di provare gli psichedelici ho praticato per anni alcune discipline. In India in particolare mi è capitato di stare dei giorni in stati di coscienza alterati (qui diremmo così). Ci fu una volta, ricordo benissimo anche grazie ai racconti di chi era con me, che piansi per qualcosa come una ventina d'ore. Un'altra volta arrivò un'esperienza spontanea appena entrai in un tempio sperso chissà dove tra Chidambaram e Kumbakonam. Appena entrai in un sancta sanctorum, cominciò a ronzarmi dentro una percezione particolare, come se conoscessi bene il posto, come se lo stessi sognando, e nel frattempo partì un ronzio nelle orecchie e mi sembrò che tutto diventasse delle dimensioni degli atomi. E di preciso non so come sono venuto via di laggiù.
Dopo aver provato alcune sostanze ho avuto dei flashback spontanei. Alcuni molto molto forti, come se l'avessi assunte di nuovo. Altri sono degli incipit, degli assaggini. Ma la maggior parte dell'influenza avviene durante il sonno. E' come se il riverbero dell'esperienza continuasse lì e per notti e notti sognassi a 100 dimensioni, incontrando i personaggi più indescrivibili e impersonando ruoli altrettanto indescrivibili.
Ultimamente basta fare da sitter alla gente per cominciare a subire una certa influenza che può protrarsi anche nei sogni...
 

alfhons edrick

Neurotransmetteur
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12 Déc 2010
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:shock: che bellissimo post!!!! senza parole..



EDIT (Wed Dec 15, 2010 19:24):
Mindburn a dit:
alfhons hai pensato che magari sei diventato semplicemente astigmatico? :D l'astigmatismo si avverte molto di più al buio... prima di pensare a cose altamente improbabili ti consiglio di escludere quelle fortemente plausibili... quindi il prima possibile fai un bel check-up completo da un buon oculista :wink:
l'avevo scritto a parole mia che i problemi di vista ci sono di sicuro!!!! :D comunque sembra proprio in tutti i sensi esperienze psichedeliche però con pensieri meno sparati nell'universo!!!
grazie della delucidazione non sapevo neppure cosa fosse l'astigmatismo!
thank's a lot :)
 

alfhons edrick

Neurotransmetteur
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12 Déc 2010
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scusate raga se vi riempo dai post!!! (questo puo sembrare stupido e inventato ma vi assicuro che è stata una coincidenza veramente brutta e quasi scioccante)
dopo aver letto il messaggio di Manusha mi è venuto in mente un'altra esperienza "psychedelica" se così si puo dire!!!
Parto in anzi tutto a dirvi che io e mio fratello abbiamo la camera in comune e che lui a la mania di chiaccherare mentre dorme.
vi dico anche che lui è piu piccolo di me però bene o male abbiamo fatto le stesse esperienze con :weedman: e varie!!!
vabbe vi racconto veloce, io quella sera mi ero addormentato presto e stavo sognando di essere su un aereo di linea tutto ad un tratto l'aereo precipitò (non sapende nemmeno il perché).
All'improvviso mi sveglio e sento il mio fratello dire;
é come stare dentro un Trip (non sapevo cosa stesse sognando ma posso immaginare) :lol:
dopo nemmeno mezzo secondo guardo accanto a me sul pavimento e vedo un mezzo corpo di un uomo "un corpo dilaniato in 2"
faccio uno schizzo impressionante e ho i battiti accellerati e immediatamente penso un morto dell'aereo precipitato!!! :shock:
chiudo/riapro gli occhio e cosa realizzo:
erano dei vestisti sparsi sul pavimento :roll:
vi giuro un cacherella raga!!! ora quando mi capita di svegliarmi bruscamente la notte mi strofino gli occhi 2 o 3 volte e poi se è il caso le apro!!
secondo voi per questa esperienza c'è una spiegazione?
magari il mio cervello per qualche secondo stava ancora sognando boh?!!?!
 

aryaman

Holofractale de l'hypervérité
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29 Sept 2008
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Io ho avuto una quantità di esperienza psichedeliche spontanee grande, ma preferirei paralre di alterazioni, essendo un po' più facili da limitare.
Da piccolo mi rendevo talvolta conto, per quanto in maniera poco chiara a me stesso, di come tra me e gli "adulti" ci fosse una certa differenza come di percezione delle cose (per me era inconcepibile che potessero non voler giocare, o che non vedessero folletti ogni dove. Fortunatamente, sono cresciuto con persone che i folletti li vedevano spesso). Con il passare degli anni la cosa si è assottigliata, almeno per quanto riguarda le caratteristiche più evidenti, senza considerare, ad esempio, il passare da una stanza ad un'altra un'alterazione di coscienza, cosa che però, a suo modo, è.

Alterazioni in termini psichedelici trovo quasi tutte, cioè che non riguardino eccitazione o sedazione, ma solo un lavoro su parti di percezione, che non possono, a livello spontaneo, che rivelare qualcosa. Gli psichedelici sono sicuramente un ottimo stretching per la coscienza, e hanno aumentato molto la sua elasticità (al prezzo, talvolta, della robustezza).

Ricordo un giorno, in un periodo molto fungoso, non prendevo nulla da un po', e vidi un uccello nel cielo, una rondine credo. Non so per quante ere sia io rimasto a guardarlo volare, mi sembrava di essermi come fermato su un tapis roulant, per vedere finalmente le cose che scorrono, a differenza di quando mi muovo in cui tutto è fermo. Quello è stato il momento rivelatorio, per me, del potenziale elasticizzante e formativo delle sostanze.


Tutta l'attività onirica, paralisi notturne, alterazioni in sono (vissute un sacco) ecc. non so se interessano al topic, ma non so se sono aumentate o solo è aumentata la mia capacità di ricordarle e capirle un minimo.


alfhons, sono esperienze che capitano. Cerca di controllarle se riesci, le alterazioni in sogno sono molto particolari, e possono portare a dei reami onirici che non sono mai riuscito ad esplorare decentemente, mi sveglio sempre quando è troppo forte l'alterazione.
 

alfhons edrick

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12 Déc 2010
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Arimane cosa intendi con paralisi notturne?!!
no perchè anch'io ho vissuto una situazione simule alla paralisi!!!
Dai spiega spiega che ho voglia di sapere.
 

aryaman

Holofractale de l'hypervérité
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Le paralisi notturne sono fenomeni in cui durante la fase REM, in cui la muscolatura liscia viene paralizzata, a parte gli occhi che si muovono, e il respiro, ci si sveglia, e ci si ritrova con il cervello in uno stato tra la veglia ed il sonno, impossibilitati a muovere alcunché. Si potrebbe guardare il muro, e al contempo sognare di essere per strada vicino ad un cammello, e la cosa verrebbe percepita così.
Spesso la cosa dà luogo ad un certo panico, ma non ve ne è reale motivo.
Ci sono in molte culture popolari riferimenti agli spiriti che portano questo effetto. In Sardegna è il S'Ammutadori (LINK ad un forum in cui se ne parla ), in Campania abbiamo un altro spirito, una specie di munaciello di cui non mi sovviene il nome.

Sono fenomeni di alto interesse, a parer mio. La datura li favorisce molto, nei suoi microdosaggi prima del sonno (un mio amico ha avuto 2 paralisi notturne in due notti consecutive dopo l'assunzione di un po' di datura una sera). Sblocca qualcosa.
 

alfhons edrick

Neurotransmetteur
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12 Déc 2010
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Arimane sei stato un grande a parlarne, fino a poco tempo fà ero spaventato da questa esperienza ma ho sentito e oggi te mi hai confermato che non c'è da allarmarsi, woww!!!
A me e successo 1 o 2 anni fà quando mi sono dato la mia prima vera calmata con determinate sostanze pensa a me è successo quasi per una settimana.
il primo giorno lieve l'ho sentito solo dalla mente fino al petto e mi sono allarmato però mi sono addormentato subito.
il 2° ed il 3° giorno (la notte) consecutive ho sentito proprio un tipo di scossa che mi pervadeva completamente fino a bloccarmi l'intero corpo ho provato a gridare o a muovermi ma zero!!! non c'èra verso...
poi però mi è passato gradatuamente con leggere scossettine!!
però che demente che sono stato se sapevo che era una fase del REM me ne stavo buono buono a vivermi questa esperienza invece io preso dallo spavento e panico l'ho buttata nel cesso!!! :cry:
 

angel10

Holofractale de l'hypervérité
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6 Juil 2010
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Le paralisi notturne sono un'ottima rampa di lancio per avere un'OBE (Out of Body Experience), ovvero una esperienza fuori dal corpo, o extracorporea che dir si voglia (per chi non sapesse di cosa si tratta il web, ma non solo, è pieno di informazioni interessanti).
Qualche tempo fa sono riuscito a vivere quest'esperienza proprio grazie ad una paralisi notturna.
Quando ero piccolo ricordo anch'io che quando avvenivano queste paralisi erano fastidiose e paurose. Poi col tempo quando si sa che non sono affatto pericolose si può imparare ad aspettare tranquillamente che anche il corpo si risvegli, oppure, ancor meglio, a usare per un'OBE.
 

Mindburn

Alpiniste Kundalini
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15 Mar 2010
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Le paralisi notturne non hanno nulla di misterioso, sono un meccanismo evolutivo essenziale.... durante la fase REM tu sei preda dei sogni, se qualcuno ti tira su le palpebre durante la fase REM vedrebbe gli occhi muoversi molto velocemente REM = rapid eye movement, questo perchè la tua coscienza è immersa nel sogno. Il cervello in questa fase paralizza la muscolatura allo scopo di impedirti di farti del male involontariamente muovendoti come un forsennato mentre vivi il sogno... a volte però capita che il risveglio è talmente improvviso che la coscienza è si di nuovo vigile, ma il corpo non ha avuto il tempo di annullare gli effetti della paralisi, inoltre il meccanismo è molto singolare perchè è il tentativo stesso di muoversi ad aumentarne gli effetti, in sostanza se vi capita di svegliarvi e sentire il corpo ancora paralizzato dovete restare immobili e aspettare un po', ogni tentativo che farete di muovervi avrà l'effetto opposto alimentando il meccanismo della paralisi.
 

cristherock

Elfe Mécanique
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20 Mar 2010
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Dal canto mio, paralisi ipnagogiche non credo di averle mai avute. Almeno non quando ero cosciente da accorgermene.
Però OBE ed esperienze pre-morte ne vo vissute moltissime e, al di la della sostanza che le "causa", confesso che sono state le esperienze più "emetiche" e ineluttabili che abbi amai provato! Con "tematiche" ogni volta diverse, ma con lo stesso "filo conduttore" della "PRECISIONE, SIMMETRIA, AFFILATURA, REGOLARITA'" con cui le "visioni" nella testa venivano a galla.
Difficilmente potrei spiegarlo, è come se fossi sempre in qualche struttura progettata e costruita con una cura ed una precisione "aliena" a questo mondo. Tutto calcolato al micron e ogni problema era una soluzione inevitabile che, pur portandomi mentalmente verso la fine, mi lasciava violentato cosi tanto da farmi accettare ogni esito dell'esperienza.
Il tutto, lo chiamano e lo chiamo anche io, K-hole.
Mentre, per quel che riguarda la spontaneità degli eventi psichedelici, posso confermare anche io che, come non mai, anche ultimamente, ho come dei "flash-back" di esperienze psichedeliche gia vissute.
Nel mentre di qualsiasi cosa stia facendo, mi si palesano in testa pensieri di un'esperienza "X" di giorni o mesi addietro ed i miei occhi si vedono aggiungere o forme o colori o figure verso la coda dell'occhio o cose che muovendosi prendono forma fino a diventare persone. A volte anche voci, a cui una volta, per l'assoluta sicurezza con cui le avevo "percepite", risposi, facendomi prendere per matto dalla mia ragazza.
Una molto recente e che ricordo bene è sicuramente circa un mese fa, quando appena trasferitomi nel nuovo appartamento con la mia ragazza, le prime sere ci dormivo da solo per via del trasloco in corso. La settimana prima, con i miei amici abbiamo fatto un "2C-E party" nel mio vecchio appartamento. Cosi, quando mi infilai a letto, c'era quella che la mattina dopo scopriì essere la guarnizione del freezer rovinata che "fischiava" quando il motore attaccava. Il suo "fischio" era cosi strano che sembrava il lamento di un bambino e, visto che erano le prime sere che dormivo li, non riuscivo a capire da dove venisse. Sembrava provenisse da ogni muro, da ogni angolo. Era inquietante! Lo era ancor di più, quando, pensando al sabato precedente ed al "party" organizzato, mi ricordo che steso sul letto sotto 2C-E ascoltavo Black dei Pearl Jam e, tra i milioni di miliardi di suoni che ci sentivo dentro quella sera, ricordo di aver sentito il lamento del bambino che tanto somigliava a quel fischio di guarnizione!
In sintesi, la prima, la seconda e la terza sera nel nuovo appartamento, l'ho passata a pensare ad eventuali soluzioni nel caso in cui fossi stato attaccato da "chi sa cosa"! Dopo 11 giorni di "depurazione chimica" (ossia senza toccar niente che non fosse tabacco e caffeina") le cose sono tornate alla normalità. Però, a random, spesso ricompaiono visioni distorte e volti sfigurati quando guardo tra la folla o i colori cambiano di intensità.
Comunque, per ora, mai persa la lucidità nel far le cose di uso quotidiano, riesco ancora a scindere un'illusione da una verità tangibile (per dirla come l'ex professore mio di sociologia dei processi cognitivi). Il problema è che, finchè sono figure astratte e forme anomale, la difficoltà nel riconoscerle non c'è. Infatti il problema è quando quello che vedi senti tocchi lo percepisci come reale perchè "consueto" nelle forme e nei colori, ma che in realtà non è altro che una proiezione mentale. Un po' come i flash-back dell'LSD (che preferisco di gran lunga a qualsiasi "ritorno d'effetto" ;) )
 

manusha

Elfe Mécanique
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7 Mar 2010
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sd&m a dit:
mi capita spesso di sperimentare allucinazioni ipnagogiche

Anche a me e soprattutto uditive.
Da piccolo le chiamavo "i cori del sonno". Poi ho scoperto che precedono anche l'ingresso in alcune forme di trance e non solo il sonno.
Ad ogni modo quando si è piccoli possono essere più frequenti delle esperienze di apertura psichica, di percezioni alterate o inconsce, di dilatazione o alterazione o sospensione del tempo. Crescendo la struttura psicologica si cementifica, ci si adatta agli adulti che ci circondano, li si imita e tutto generalmente va a perdersi.
Mère racconta più volte che da piccola si imbambolava a tavola per delle espansioni di coscienza e sua madre si infuriava come un animale proibendoglielo severamente.
"Siate come i bambini ed entrerete nel regno dei cieli"...
Io mi rendo conto che i neonati hanno percezioni piuttosto intuitive e flessibili. Non avendo ancora il senso della profondità sviluppato, non vedono le persone allontanarsi e avvicinarsi ma rimpicciolire e ingrandire... non hanno il concetto di dietro e davanti, per cui le persone passano dentro le altre. Non hanno idea del tempo, per cui le cose sono o non sono, senza idea del fatto che una cosa è stata e probabilmente tornerà ad essere. Il presente è tutto. Se stanno male è la fine del mondo perchè il loro mondo è il presente e non concepiscono che questo male possa finire. Se stanno bene è il paradiso perche non concepiscono che questo bene possa finire. Se la mamma va via, la mamma non esiste. Non può esistere altrove. O esiste o non esiste. Non esistendo un dentro e un fuori delineati, le cose accadono anche dentro di loro.
Noi non conserviamo memoria di queste percezioni perché le abbiamo eliminate una volta consolidate le percezioni della tridimensionalità e della scorrevolezza del tempo. Eppure questa percezione è solo un percorso possibile, una traiettoria a partire dalla flessibilità primordiale. Da quella base si può procedere sviluppando varie possibilità percettive. Noi siamo così per educazione. Jung spiega bene come fino ai primi del 900 (quando non c'era globalizzazione e le culture erano ancora separate) in molte tribù africane gli individui oggettivavano l'imago, percependo come oggetti certe memorie visive. Cavalli Sforza spiega come in oriente si discutono poco certi sentimenti perché per loro sono oggettivi come per noi una sedia. La nostra cultura occidentale è estremamente estroversa (votata all'esterno) e crea di conseguenza tutta una coscienza e una percezione che supporti tale condizione. Infatti non produciamo mai profeti e rinchiudiamo la gente in manicomio. Altrove, quella che qui chiamiamo schizofrenia era la condizione essenziale per l'ambito ruolo sociale di sciamano. Il predicatore folle nel deserto, l'oracolo o quello che traduciamo malamente con "scemo del villaggio" erano figure vitali nelle culture semitiche, mediterranee e celtiche.
Però niente sparisce, niente si distrugge. Ciò che pare scomparso è invece sepolto vivo nell'inconscio, nella psiche subliminale e riemerge quindi durante il sonno o gli stati alterati. Quindi abbiamo esperienze estremamente introverse (volte all'interiore), di stampo intuitivo ed emotivo, accompagnate da una razionalità e percezione quasi infantili, poiché il loro sviluppo è avvenuto nella coscienza di veglia.
L'uomo medio, con le percezioni medie (che la società ritene normali), è quindi solo il frutto di una cultura incosciente che procede a tentoni, non è un individuo libero e padrone, ed anche le sue percezioni sono schiave ed incatenate. Essere liberi dal condizionamento sociale significa anche percepire in modo equilibrato il mondo e ridare dignità e un giusto ruolo all'intuito e alla percezione interiore. Questo però comporta sempre, distacco e ostracismo da parte di chi ci circonda, che non trova più linguaggio comune. Un passaggio per questa destrutturazione è necessario... la divina asinitade la chiamava Giordano Bruno, l'abbandono dei codici vigenti per il riaffiorare della coscienza spontanea.
Qui però la figura dello psiconauta abbandona il contesto contemporaneo di drug-tester e va a fondersi con altre figure più archetipe: come quella del mago, del monaco, dell'esoterista, del cabalista. Si possono fondere quando lo psiconauta abbandona lo sballo delle sostanze, il mago abbandona la tradizione dei riti, il monaco abbandona le regole e la cella, l'esoterista abbandona disciplina e scadenze, il cabalista abbandona il rigore e i libri.
Se c'è una cosa che avremmo dovuto imparare dai film cinesi di serie B anni 70 è: "prima impara la forma del drago, poi dimenticala" :mrgreen: :mrgreen: :butthead:
 

manusha

Elfe Mécanique
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7 Mar 2010
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cristherock a dit:
Dal canto mio, paralisi ipnagogiche non credo di averle mai avute. Almeno non quando ero cosciente da accorgermene.
Però OBE ed esperienze pre-morte ne vo vissute moltissime e, al di la della sostanza che le "causa", confesso che sono state le esperienze più "emetiche" e ineluttabili che abbi amai provato! Con "tematiche" ogni volta diverse, ma con lo stesso "filo conduttore" della "PRECISIONE, SIMMETRIA, AFFILATURA, REGOLARITA'" con cui le "visioni" nella testa venivano a galla.
Difficilmente potrei spiegarlo, è come se fossi sempre in qualche struttura progettata e costruita con una cura ed una precisione "aliena" a questo mondo. Tutto calcolato al micron e ogni problema era una soluzione inevitabile che, pur portandomi mentalmente verso la fine, mi lasciava violentato cosi tanto da farmi accettare ogni esito dell'esperienza.
Il tutto, lo chiamano e lo chiamo anche io, K-hole.

Bella descrizione.
Ma tutto questo legato direttamente all'assunzione di qualche sostanza?
 

cristherock

Elfe Mécanique
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20 Mar 2010
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La maggior parte delle volte si, ma è capitato di avere la stessa sensazione di ineluttabilità senza aver assunto niente. Ed io lo spiego solo con un feedback di sostanze assunte in precedenza.
Sentendo un mio collega d'università, mi sono fatto anche un'idea di come può avvenire la cosa, anche se non ho prove a sostegno di tale mia ipotesi.
Comunque il collega dice in pratica che, molte sostanze, farmaci, alcolici vengono assorbite ed assimilate da più organi coinvolti. Capita che alcune sostanze finiscano per sedimentarsi nell'adipe, vuoi perchè ingerite assieme ad alimenti grassi che ne inibiscono l'assimilazione in toto. Cosi, pur non sapendolo, si hanno degli accumuli di sostanze nei grassi corporei e li rimangono.
Quando parlo di grasso, ci tengo a precisarlo, non mi riferisco a persone sovrappeso o comunque grasse, ma intendo le scorte di adipe che tutti hanno "sotto cute", pur non avendo problemi di peso.
Come sappiamo, per il corpo umano, il grasso, oltre che proteggere dal freddo, non è che una "riserva" di energia che l'organismo accumula una volta soddisfatto il fabbisogno energetico. Cosi quel grasso "arricchito", nel caso di un dimagrimento o nel caso di un consumo dovuto a sport o attività fisica, se viene utilizzato dall'organismo come scorta energetica, sortirà sul nostro corpo l'effetto, più o meno blando a seconda di molte variabili, del farmaco che lo ha "arricchito".
La mia personale esperienza non è da sport o da dieta, ma bensì dal fatto che ho passato un certo periodo "testando" alcuni empatogeni, in particolare uno, che, oltre a togliermi l'appetito per giorni (andavo avanti a yogurt greco pranzo e cena), mi facevano, come ben si sa, sudare! E cosi, dai e dai, oltre a rendermi conto che ero passato da 72 a 61 kg nel giro di un mese, probabilmente, proprio per lo scarso apporto energetico dall'esterno, ossia mangiando (non), il mio organismo ha deciso di andare ad "intaccare" quelle scorte di adipe che si hanno.
Questa è la spiegazione che mi è stata data, sempre come ipoteticha e senza aver preso in considerazione decine di dati e dettagli che andrebbero analizzati confrontati ed elaborati per poter dire con certezza quale fosse il il meccanismo che da inizio a questi flash back.
Chi ne sa di più, illumini il lato "buio" di quello che ho detto, cosi da rendere più logica una serie di idee prive di fondamento scientifico.
 

manusha

Elfe Mécanique
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7 Mar 2010
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Beh sì, interessante.
Io non sono per niente un esperto in materia medica ma mi intendo un poco di alimentazione.
In effetti nell'adipe l'organismo imprigiona varie sostanze intossicanti, generalmente roba come metalli pesanti, tossine di vario genere ecc. Fa questo per isolarle, verissimo. Nella pratica della dieta ehretista, ad esempio, capita veramente che col dimagrimento e il liberamento da certi muchi intestinali vengano rilasciate scorie di farmaci assunti anni e anni prima.
La teoria potrebbe reggere ma mi chiedo come funzioni per le sostanze endogene tipo la DMT. Perché l'organismo dovrebbe considerare intossicante una triptamina endogena ed incapsularla nell'adipe?
Qui ci vuole un esperto.
 
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