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Edera rampicante

arcano

Alpiniste Kundalini
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6 Juin 2012
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520
Voir la pièce jointe 9145Diverse fonti riportano l'edera come un presunto allucinogeno.

- l’edera è la pianta sacra a Dioniso (se masticata ha un effetto inebriante e allucinogeno)
- hedera compare nell'erbario medievale di stregoneria medievale europea
-
Il comune edera (Hedera Helix), pur non essendo un albero è una pianta sacra della Wicca / stregoneria,
- da yahoo alla domanda piante allucinogene? : ....il problema è che nessuno le conosce!!!
ti faccio un solo esempio:
la pianta d'edera, comune sui balconi e nelle strade...

nella bevanda sacra "idromele", il papavero da oppio veniva a volte sostituito da un edera allucinogena

qualcuno ne sà di più?

 

catullo

Holofractale de l'hypervérité
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11 Sept 2012
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1 162
si! ne so io:
l'idromele non ha niente a che fare nè con il papavero nè con l'edera...lascia stare, è solo velenosa
 

Majini

Neurotransmetteur
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10 Sept 2012
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30
il problema è che un po tutto ciò che ti avvellena può essere allucinogeno ed inebriante,la maggior parte delle piante velenose hanno effetti sul cervello ma alla fine è pur sempre un'intossicazione...io personalmente non correrei il rischio di verificare l'attendibilità di queste informazioni...
 

pmm_enry

Glandeuse pinéale
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9 Juil 2012
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210
questa mi mancava!
la aggiungo alla lista di piante allucinogene da provare :p
 

Gnick&Gnack

Elfe Mécanique
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9 Juil 2012
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480
Diciamo che avete ragione un po' tutti....nel senso che è certamente tossica per via delle saporine, ma al tempo stesso ha dei paventati effetti sedativi, bisognerebbe vedere quando siano effettivamente rilevanti. Forse da li sarà nata la leggenda dell'idromele che giustamente Cat va a sfatare. Cio non toglie che si potrebbe fare un idromele con dentro gli estratti di Hedera Helix.
Vista questa dovuta considerazione sarei più propenso per la "fumata" per poi successivamente valutarne gli effetti...
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
Inscrit
20 Fev 2013
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6 541
"Innanzi tutto, l’edera, chiamata kissós dai Greci. Plutarco riporta che essa veniva mescolata nel vino, e che «secondo alcuni, essa contiene spiriti violenti che risvegliano, eccitano e producono moti seguiti da convulsioni. Insomma, ispira ebbrezza senza vino, una specie di possessione, in quanti hanno disposizione naturale per l’estasi» (Plutarco, Quest.Conv., III,2).
Oggigiorno, l’edera è considerata velenosa, ed è un fatto riportato che l’ingestione delle sue bacche può indurre, insieme a disturbi digestivi quali il vomito, disturbi nervosi quali senso di ubriachezza, delirio, allucinazioni, convulsioni. Sono stati registrati numerosi casi di intossicazione umana accidentale, dovute - così parrebbe - alla presenza nella pianta di eterosidi, in particolare ederina, che già in piccole dosi si comporta come un energico vasocostrittore ed emolitico (Lanza et al., 1980; Negri, 1979; Scheidegger & Cherbuliez, 1955).
L’utilizzo delle bacche per conseguire effetti psichici parrebbe ostacolato dall’insorgenza di disturbi fisici anche gravi. Ma è pure possibile che gli antichi Greci avessero trovato un modo per ridurre gli effetti tossici. Conosciamo ben poco, o nulla, degli effetti farmacologici dei vini in cui siano stati fatti macerare i frutti dell’edera, così come delle differenze nella composizione chimica delle bacche nei diversi stadi di maturazione.

Alla luce del passo plutarcheo, parrebbe trovare una giustificazione la presenza quasi ossessiva di questa pianta nelle rappresentazioni artistiche a sfondo dionisiaco. Kerényi, a tal proposito, si domanda «perché c’è una così grande prevalenza dell’edera? In modo ancor più radicale si pone il problema nell’arte minoica, dove il tralcio di vite non è finora emerso neppure una volta tra le molte decorazioni vegetali delle pareti e dei recipienti. L’edera viene usata abbondantemente (..) E’ un fatto significativo che il dio del vino in Grecia non porti mai il nome o il soprannome di Ampelos, ‘vite’, bensì, in Attica, quello di kissós, ‘edera’» (Kerényi, 1992:77-8)."

Samorini/arte greca

ecco, poi vallo a sape' che preparazione usavano (un po' come il vischio..)



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