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EFT (Emotional Freedom Technique)

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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Questa tecnica viene chiamata in svariati modi, “Emotional Freedom Technique (EFT)”, “Tapping Therapy” (abbreviato inTapping), “Meridian Tapping Techniques (MTT)”.

Si tratta di una tecnica molto semplice e molto veloce: dura pochi minuti.

Il principio base, in brevissimo, è che le sensazioni negative, quelle sui cui andremo a lavorare con il tapping al fine di eliminarle, sono legate a dei blocchi di energi; e proprio questi blocchi le mantengono “attive”.

Quindi, per liberarcene, andremo a stimolare i punti energetici più forti del corpo, picchiettandoli con la punta delle dita, e concentrandoci nel frattempo su una sensazione negativa in questione, questo sbloccherà l’energia,il blocco, e la sensazione negativa.

Per cosa funziona?
Gary Craig, il fondatore di questa tecnica, suggerisce un breve elenco: fobie, attacchi di ansia, attacchi di panico, depressione, allergie, dolori fisici di ogni genere, stress post-traumatico, insonnia, incubi, incapacità di portare a termine dei compiti, dislessia, incapacità di perdere peso, scarsa memoria, problemi a socializzare, incapacità di gestire la rabbia, elaborazione di lutto o eventi dolorosi, tic nervosi, sbalzi d’umore, dipendenze e abuso da sostanze, da cibo o emotive.



Voir la pièce jointe 15757


METODO (riassunto):

Con la punta di due o tre dita della mano che preferite, picchiettate con leggerezza sui punti indicati nel DIAGRAMMA (vedi immagine), nell’ordine che ora spiegherò.

Mentre lo farete, ripeterete a voce alta delle frasi che vi serviranno a concentrarvi su una o alcune delle vostre necessità emotive e fisiche, e sulle emozioni negative di cui volete liberarvi.

Nel picchiettare usate la stessa pressione che usereste per tamburellare su un tavolo. Non esagerate con la forza, non fatevi male!

Picchiettate circa 3-7 volte per ciascun punto. Se avete le unghie lunghe, usate i polpastrelli anziché la punta delle dita. Se picchiettate più a lungo, va bene lo stesso!

Si inizia picchiettando senza interruzioni sul punto Karate Chop (1), l’area sul taglio della mano che usereste per dare un colpo di karate a qualcosa.

Nel farlo, diremo ad alta voce 1-3 frasi che cominciano con “Anche se…” e che descriveranno il vostro stato attuale, quello che vorreste cambiare. La spiegazione su come stabilire che cosa dire è più sotto: per ora concentratevi solo sui punti da picchiettare.

Dopo il Karate Chop, picchietteremo sulla Cima della Testa (2), con le punte delle dita di una o anche entrambe le mani.
In questa zona si trovano tanti punti energetici: potete picchiettare alla sommità del cranio nel centro, o scoprire che ci sono dei punti lì intorno che sono più sensibili. Alcuni usano la mano aperta per picchiettarsi in testa.

Ora scendiamo verso il corpo. L’ordine tuttavia non è fondamentale, potete anche saltare un punto, o invertirli.

Il punto Sopracciglio (3), o meglio i due punti, si trovano all’inizio delle sopracciglia e sopra di esse, vicino al centro del viso e alla radice del naso. Potete usare indice e medio insieme per picchiettare questi punti sul viso, su un lato del viso o entrambi i lati contemporaneamente a piacere.

I punti al Lato dell’occhio (4) si trovano sull’orbita, la parte ossea esterna all’occhio lateralmente. Non tanto vicino all’occhio da indurre il riflesso di sbattere le palpebre e neanche troppo lontano, sulla tempia. Usando indice e medio, picchiettate su uno o entrambi i lati dell’occhio.

I punti Sotto l’occhio (5) si trovano sull’orbita subito al di sotto dell’occhio. Usando indice e medio, picchiettate su uno o entrambi, con delicatezza perché è una zona fragile.

Ora picchiettate Sotto il naso (6). Questo punto è a metà tra la base del naso e il labbro superiore, nel centro.

Il punto sul Mento (7) non è sulla punta esatta del mento, ma nella zona rientrante, sotto il labbro inferiore e sopra il mento.

Per i punti sulle Clavicole (8 ), rintracciate l’inizio di una clavicola alla base della gola e spostate le dita circa un centimetro e mezzo più in basso e un centimetro e mezzo verso la spalla. Potete usare da due a quattro dita per picchiettare questi punti, uno o entrambi contemporaneamente. Questi sono punti molto potenti per regalarsi sollievo da ansietà e stress.
Si possono anche picchiettare o massaggiare isolatamente dal resto, quando ci si sente tesi.

I punti Sotto il braccio (9) si trovano circa quattro dita sotto l’ascella, dove passa in genere il reggiseno di una donna. Potete picchiettarli usando la mano opposta o anche la mano dallo stesso lato, se siete comodi.

I punti Sotto il seno (10) si trovano sulle costole, subito sotto il seno per le donne o in verticale 3/4 dita al di sotto del capezzolo per gli uomini.

I punti sulle dita sono tutti sul lato interno del dito, quello rivolto verso di voi, di fianco all’unghia.

Si picchietta su: pollice (11), indice (12), medio (13) e mignolo (14).
Sul Dorso della mano (15) si picchietta poi nel punto morbido tra la nocca dell’anulare e quella del mignolo (punto Gamma).

Spessissimo si conclude tornando a picchiettare sulla Cima della Testa. Questo dà un senso di conclusione alla routine del Tapping.

Tuttavia si può anche terminare in qualsiasi altro punto.


[...continua...]


COS’E’ E COME SI FA TAPPING (EFT) « Tapping per tutti
http://www.ilsapere.org/Pagine Prin.../eft_-_come_fare_eft_-_la_tecnica_di_base.pdf


ne sapete niente? mai praticato??
(qua tra i 5 tibetani, questo, quello dell'aura, quelli spirituali, la danza, Don Eligio, c'è una bella base!)
 

Ming

Sale drogué·e
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Tecniche miracolose che si praticano in pochi minuti, direttammente dalla mmerica! Roba da televendita. Potrà anche avere qualche beneficio, ma pensare di eliminare distubi patologici con facilità in pochi minuti mi pare ridicolo. La guarigione richiede pazienza e sofferenza. I maestri dell'oriente per eliminare i blocchi energetici (qualunque cosa essi siano) passavano l'intera vita a praticare.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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ma infatti chiaro che c'è chi la mette come "piccolo-spazio-pubblicità". lo fanno con tutto. anche con Aya e Kambo...

potrebbero diventare un punto di partenza.
e ripensando a questo: http://www.psychonaut.com/psichedelia-e-altro/38221-massaggi-alteranti.html, questo: http://www.psychonaut.com/psichedelia-e-altro/53308-una-lezione-di-perdono-stanislav-grof.html #22, a una scena de "l'uomo che fissava la capre", ed al fatto che sia innegabile che ci siano determinati punti-chiave del nostro corpo (che io non conosco minimamente) metteva curiosità....

(lì vero che si parla di disturbi psicologici (che si possono liberare in mille maniere di comunicazione), ma anche di "necessità emotive e fisiche"...)

perché non provare, e cercare un po' meglio, insomma. questo
Gary Craig da qualche parte sarà anche partito*


*EDIT: dalla Kinesiologia
 

Ming

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Si si io non è che volevo fare come sempre il solito scettico, ci sarà pure una base ed una utilità, io critico solo l'impostazione "5 minuti al giorno e via il dolore". Che non è diversa da ingoiare una pillola. Anche se, le rare volte che sono venuto in contatto con tecniche inerenti i punti di pressione o i canali energetici ho sperimentato sulla mia pelle la loro totale inefficacia. Ma per dare un giudizio definitivo aspetto di conoscerle meglio e sperimentarle maggiormente.
 

Fractal Cloud

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Secondo me più che il fatto che vengano proposti come soluzione rapida, il problema è che sono incompleti. Un orientale che pratica non è che si ritagli il tempo per praticare dalla vita, ma plasma la sua vita attorno alla pratica...e diciamo anche che secondo me alcuni dei "problemi psicologici" che noi abbiamo in mente come occidentali del XXI secolo non c'entrano niente con le esigenze per cui alcune di queste pratiche sono nate.
Io ho pochissima esperienza e solo con lo yoga, secondo me la sua più grande utilità è quella di "centrare", di consentire alla persona nevrotica di rientrare in sé stessa e riprendere contatto, con calma, con la realtà. Ma poi la risoluzione del problema che causa la nevrosi va affrontato in altro modo, io resto convinto che per certe esigenze la psicologia sia quasi imprescindibile.
Per spiegarmi meglio, io non desidero nemmeno vivere la vita di un maestro orientale, sono nato in un ambiente molto diverso, le cui dinamiche sociali sono complesse e molto attive; ciò che desidero è riappacificarmi con questo ambiente, con tutti i difetti che si porta dietro, per diventarne un membro cresciuto che, se capiterà, saprà educare i suoi figli o chi per loro in maniera da contribuire a un piccolo miglioramento del tutto...di essere in pace con me stesso stando da solo a meditare bevendo tisane e bruciando incensi non saprei bene che farmene...
 

Ming

Sale drogué·e
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Secondo me più che il fatto che vengano proposti come soluzione rapida, il problema è che sono incompleti.
E ma la psicoterapia è un sistema tutto occidentale, che non richiede di plsmare il proprio stile di vita attorno a particolari modelli, che per lo più si compie solo all'interno del tempo dedicatole nella seduta, eppure ha una discreta efficacia, data dal fatto che si presenta come un percorso lungo, doloroso e profondo (qua ci sarebbe da aprire una parentesi sulla psicoterapia 'mmericana, ma sarebbe complesso).
 

Fractal Cloud

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Dipende...per esperienza mia, quando la si affronta con convinzione e si trova la persona giusta per essere accompagnati, ci si porta tutto quanto fuori dallo studio dello psicoterapeuta, e anzi, si fa crescere e si mette in pratica ciò che la nostra parte razionale ha re-imparato tutti i giorni, in tutti i momenti. A volte si rincara così tanto la dose che lo stesso psicoterapeuta si sorprende.
Ed è doloroso, sì, lungo, sì, ma quanto può ripagare.
Alcune scuole di psicoterapia non ignorano alcune delle nozioni derivanti dalle pratiche qui citate, e anzi ne usano alcune, o di simili, come pratiche ancillari...ormai la pura terapia della parola è superata (almeno in alcune scuole) poiché può risultare superficiale, e la si affianca a momenti di integrazione delle emozioni e delle sensazioni fisiche: quest'ultima parte prevede esercizi che non sono poi concettualmente (o a volte praticamente) diversi da quelli dello yoga o di altre pratiche, e funzionano, o così a me pare.
E' per questo che penso che per un occidentale che non si senta così a disagio col mondo in cui è nato da voler seguire una strada di completa ascesi in stile "maestro orientale" (scusate il modo in cui dico queste cose, è solo per tagliare con l'accetta e farmi capire), queste siano più utili come pratiche di affiancamento e in tal senso si può anche ritagliare loro degli spazi limitati. Sperare però che facendole da sole, senza un percorso interiore profondo di qualsivoglia tipo, aprano chakra a destra e a manca lasciando fluire emozioni e vitalità a fiotti è un po' troppo ottimistico...
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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non capisco il senso di questi ultimi discorsi.. (e turone stava in fuorigioco)

gli psicoterapeuti non usano semplicemente un dito che va da destra a sinistra per far rivivere delle situazioni?!


non volevo parlare di noi e di cosa pensiamo di questa o quella cazzata.
magari si poteva parlare di esperienze in merito e di tecniche. cacciando magari anche qualche altro link.
 

Ming

Sale drogué·e
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Abej, mi spiace che abbiamo dirottato il tuo thread in una direzione che non ti interessa, ma in fondo lo psiconauta dovrebbe apprezzare l'OT: parti per un viaggio, sicuro delle tua meta, ed invece ti perdi in mille viottoli laterali e ti trovi da qualche altra parte, e magari hai scoperto qualcosa di più interessante della meta originale. Se c'è qualcuno che sa approfondire il thread originale ben venga, lo leggeremo con attenzione. Io non non ho esperienze in merito e quindi non ne posso fornire, ma volevo portare l'attenzione su una certa superficilità insita in questa spiritualità da fast food. Poi l'OT è partito, ma intanto fractal ha detto qualcosa di interessante e di personale. Comunque ti chiedo scusa se ti ho involontariamente offeso.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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eheheheh
ma no frato'...
è che qua c'è chi tenta di andare di suo per cavoli suoi (?). sogna di bruciare incensi e di imparare tecniche per fatti suoi. anche dopo mesi e mesi. intanto. curiosità dei pirla. spera in te e spera in dio. che tanto joe strummer c'è sempre. cavolo me ne frega se sbaglio. intanto vado. della società me ne sbatto! DOBBIAMO. sono uno vitellone. se qualcuno caca un maestro tanto di cappello. INTANTO IL MIO MAESTRO SONO IO. :angry: E VOI. e vasco. eh.

IN TUTTO CIO': CI ABBIAMO PROVATO A FARE QUESTI ESERCIZI PER CRITICARLI???
secondo me sono più facili di quel che crediamo (vitelloni a parte)


cmq so tutte cazzate. basta farsi belli stare bene che il resto vien da sé nooh?
 

Fractal Cloud

Alpiniste Kundalini
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Beh io non intendevo proprio criticare, anzi. Non ho provato questi esercizi nel particolare, ma nel tempo varie cose mi hanno incuriosito, anche se non classifico certo come "esperienza" un esercizio provato una volta sola...resto dell'idea che da sola una "pratichina" così può far poco. Una pratica seria molto di più, ma qua si scende nel personale e dicevo che alcuni tipi di persone possono necessitare di altro.
La cosa sbagliata è il modo in cui vengono propagandati: un conto è dire che un esercizio ci riavvicina alle nostre sensazioni fisiche e psichiche e in tal modo ci aiuta nel cammino che ognuno (o alcuni, sarebbe meglio dire) percorre verso la serenità. Un altro è proporre pratiche così semplici in maniera tanto entusiastica, dando l'illusione che traumi, fobie e nevrosi possano essere superati con una pressione delle dita...non è così, al massimo si sciolgono le tensioni fisiche ad essi collegate, ma non si può pretendere di ottenere così facilmente risultati che richiedono un contatto con l'inconscio, cui le sensazioni psichiche e fisiche da capire seguono solo in un secondo momento.

Abej^a G. a dit:
gli psicoterapeuti non usano semplicemente un dito che va da destra a sinistra per far rivivere delle situazioni?!

Provato in passato, non l'ipnosi ma la DMOKA (La DMOKA : trattamento efficace dei traumatismi), ma anche altre scuole, compresa quella di cui ho esperienza diretta, prevedono esercizi di contatto corporeo. Tutto è molto diverso, durante la respirazione è guidata dal terapeuta, si visualizzano situazioni e ricordi sotto la sua guida, o si fa terapia verbale contemporaneamente...
 
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