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Corydalis Tuberosa psicoattiva

arcano

Alpiniste Kundalini
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6 Juin 2012
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Voir la pièce jointe 16809

Habitat: Cresce nei boschi umidi di latifoglie, ai margini di siepi e boscaglie.0-1000 m. Fiorisce a marzo

Diffusione Molto comune

Sostanze contenute Alcaloidi (bulbocapnina), di cui sono ricchi soprattutto i tuberi, ma comunque presenti anche nelle parti epigee della pianta.

Parti velenose della pianta Tutta la pianta, ma soprattutto il tubero.

Proprietà farmaceutiche Pianta allucinogena, antibatterica, antisettica, antispasmodica. E' sconsigliato l'uso domestico.Contiene alcaloidi tossici.

Nota Il suo tubero cavo contiene un olio ricco di alcaloidi che mitiga il senso del dolore; per questo veniva utilizzato nella medicina popolare come anestetico o calmante. Per la loro tossicità gli infusi o i decotti possono avere effetti allucinogeni e in dosi elevate possono portare alla morte per paralisi cardiaca.

Voir la pièce jointe 16808Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves.

l rizoma di questa pianta contiene, in quantità elevatissima (fino al 6%) una miscela di alcaloidi, il principale dei quali è la bulbocapnina. Questo composto ha un'azione particolare sul sistema nervoso centrale, portando ad un vero e proprio stato di catalessi, con soppressione di tutti i movimenti volontari e riflessi. La muscolatura rimane flaccida, e il corpo può essere modellato in forme anche molto strane.

Nonostante la velenosità della pianta, non sono stati riportati finora casi di avvelenamento nell'uomo, anche perché i principi tossici sono localizzati nelle parti sotterranee della pianta. Sono invece riportati casi di avvelenamento letale in bovini e ovini. La bulbocapnina è un importante mezzo di studio per il funzionamento del sistema nervoso centrale, ed è anche stato usato in neurologia per il trattamento di tremori altrimenti non curabili. Negli anni ‘50 , il discusso psichiatra americano Robert Heath usò la bulbocapnina per indurre uno stato di stupore inebetito nei detenuti di uno dei maggiori penitenziari americani, guadagnandosi la riprovazione dell'opinione pubblica e la qualifica di "manipolatore della mente". La bulbocapnina ha un profondo effetto sulle funzioni cerebrali, interferendo con la funzione di acetilcolina e dopamina, due importanti mediatori neurologici.

Uso medicinale Corydalis cava: Il tubero è antispasmodico, allucinogeno e anche rallenta il polso. Si raccoglie in primavera prima che la pianta entri in fiore ed essiccati per un uso successivo. L'impianto deve essere utilizzato solo sotto la guida di un erborista qualificato, è usato nel trattamento del morbo di Parkinson e di altri disturbi neurologici. Un rapporto dice che la pianta viene coltivata per i suoi usi medicinali in Svezia, ma non dà maggiori dettagli.

I seguenti rapporti sono per C. yanhusuo che, secondo una autorità, è il nome corretto per questa specie. Esso viene considerato come una specie separata qui. Il tubero è analgesico, antisettico, antispasmodico e sedativo. La radice è stato tradizionalmente usato per ridurre il dolore e rafforzare la circolazione. Ha anche proprietà sedative e viene usato nel trattamento di una vasta gamma di disturbi. Vari estratti della pianta hanno dimostrato antitosse, cardiotonico, ipotensivo e attività antitumorale.



 

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Elfe Mécanique
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8 Avr 2015
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Interessante mi pare di averla vista da qualche parte
 

SaulSilver

Holofractale de l'hypervérité
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11 Oct 2013
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200px-Bulbocapnine_skeletal.svg.png

[h=1]Bulbocapnina.[/h]
Interessante com'è strutturata la molecola, e i suoi effetti:

"It has been shown to act as an acetylcholinesterase inhibitor,[SUP][1][/SUP] and inhibits biosynthesis of dopaminevia inhibition of the enzyme tyrosine hydroxylase.[SUP][2][/SUP][SUP][3]"[/SUP]

Forse agisce come nootropico anche?
 

ProtoZoon

Glandeuse pinéale
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4 Jan 2014
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Ho cercato l'habitat tipico (in montagna fino ai 1000 m sld sulle Alpi, fino a 1700 sugli Appennini, ambiente calcareo, terreno con Ph. basico ecc.) e credo di avere buone probabilità di trovarne nella mia zona, anche se ormai saranno già andate in inflorescenza. Comunque mi ha incuriosito molto, se avessi occasione mi informerei meglio sui metodi di utilizzo e farei volentieri una prova :) Mi piace molto l'iniziativa di sperimentare con le piante europee fondamentalmente sconosciute, si tratta dopotutto di recuperare una cultura visionaria che è finora rimasta sconosciuta e occulta al mondo psichedelico moderno, anche al più prepotente neo-shamanesimo :)
 
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