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Cinema regia e sceneggiatura, consigli!

amnesiahaze

Glandeuse pinéale
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12 Août 2013
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Qualcuno qui studia regia e sceneggiatura? Oppure è pratico di queste cose? Ho in mente un'idea per una sceneggiatura per un lungometraggio. So che è folle partire da un lungometraggio ma l'idea a me piace molto. Se vi va di condividere con me idee oppure darmi suggerimenti contattatemi in privato o intavoliamo una discussione qui Emoticon grin
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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che genere? la prima cosa che mi viene in mente è prendere carta e penna ed elencare:
una frase che racchiuda l'intera storia, i punti cardine della storia stessa in un plot, un soggetto di venti/trenta righe, un soggettone in cui iniziare a mettere i dialoghi, la sceneggiatura (esterno/interno giorno/notte, scritto tutto al presente, con dialoghi e alcune descrizioni per la macchina da presa)


-"scrivere per immagini"

-per farlo più prosaico schiaffarci metafore

-"il luogo è fondamentale, ma sono i personaggi a fare del luogo, il luogo"; scenografia (Sofocle) e gli individui.

-come dicono alle iene, "della storia c'è da sapere tutto, da quanti rotoli di carta igienica ci sono nei cessi ai vostri sguardi che si incrociavano" più o meno

Ma la cosa fondamentale è che tutta la storia si racchiuda in una frase.
"scrivendo poi per immagini"

poi non so
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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28 Sept 2013
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Io le studio queste cose, se posso darti una mano lo faccio volentieri.

Parti scrivendo il soggetto.
Nei prossimi giorni poi ti scrivo qualcosa di un po' più dettagliato ma oggi sono un po' di corsa.
 

amnesiahaze

Glandeuse pinéale
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12 Août 2013
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Il genere è sul molto intrippante, direi che come genere è un mix tra memento e shutter island.
Grazie mille ad entrambi per i preziosi consigli. GattoNero, più info mi dai è meglio è per me, ti ringrazio anticipatamente se vorrai essermi di aiuto.
 

Psycore

Holofractale de l'hypervérité
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27 Juin 2013
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Io so ben poco, anzi non mi piace neanche tanto la cinematografia. Però vorrei invitarti a guardarti qualche film di Carmelo Bene. Puoi benissimo non essere d'accordo con lui e non apprezzare il suo cinema, ma è comunque un punto di vista che, vista la grandezza di Bene, non può non essere preso nemmeno in considerazione.

Ti lascio qui un link ad un intervista dove proprio esprime il proprio "odio" per il cinema.

 

GattoNero

Elfe Mécanique
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amnesiahaze a dit:
Il genere è sul molto intrippante, direi che come genere è un mix tra memento e shutter island.
Grazie mille ad entrambi per i preziosi consigli. GattoNero, più info mi dai è meglio è per me, ti ringrazio anticipatamente se vorrai essermi di aiuto.

scusa ma ultimamente sono un po' impegnato. appena posso ti scrivo tutto. :)
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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Psycore a dit:
Io so ben poco, anzi non mi piace neanche tanto la cinematografia. Però vorrei invitarti a guardarti qualche film di Carmelo Bene. Puoi benissimo non essere d'accordo con lui e non apprezzare il suo cinema, ma è comunque un punto di vista che, vista la grandezza di Bene, non può non essere preso nemmeno in considerazione.

Ti lascio qui un link ad un intervista dove proprio esprime il proprio "odio" per il cinema.



scusa Psy' ma io Bene proprio non lo reggo, un pallone gonfiato borioso spocchioso truffatore... ... non reggo neanche trenta secondi di intervista, quando hai due minuti mi diresti alla bene e meglio cosa ne pensa del cinema? perché comunque son curioso..


pensiero personale: il cinema c'è, è arte, è più di un quadro (pasolini cercava proprio di reinterpretare opere pittate nelle sue pellicole), fare cinema è difficile tra luci espressioni tagli inquadrature e sentimenti, se proprio bisogna "odiare" qualcosa lo bisognerebbe fare con la fotografia (Cavallo Pazzo rifiutava le fotografie, come anche Don Juan, come tanti altri), poi non so, perché non prendersela anche con la pittura?
farò l'ottuso ma a me Carmelo Bene non piace.
 

Psycore

Holofractale de l'hypervérité
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27 Juin 2013
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Capire cosa dice Carmelo non è facile. E' sicuramente antipatico e irritante spesso, ma guardandolo e riguardandolo mi pare di vedere tutto il suo disagio nell'esprimersi, derivante dalla comprensione di quanto il linguaggio sia improprio e di quanto degradi l'essenza dell'essere.

Sul cinema si accanisce sostanzialmente per lo stesso motivo per cui si accanisce a teatro: non capisce il perchè bisogni fingere sotto i riflettori, perchè anche a teatro o nel cinema bisogna continuare a "simulare passioni altrui" e "immedesimarsi in un altro" cioè perchè si insiste con questo "giochino dei ruoli" che già infanga tutta la realtà sociale.
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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Psycore a dit:
non capisce il perchè bisogni fingere sotto i riflettori, perchè anche a teatro o nel cinema bisogna continuare a "simulare passioni altrui" e "immedesimarsi in un altro" cioè perchè si insiste con questo "giochino dei ruoli" che già infanga tutta la realtà sociale.


Perché quando si recita non si è se stessi, semplice. Quando si recita si impersonifica una maschera, anche se poi nel tempo si è passati da maschera a personaggio con un'evoluzione molto lunga.
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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qua il discorso si era visto più come "l'essere coerenti", ... però Gatto anche il tuo fila..
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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28 Sept 2013
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In che senso "essere coerenti"?

Eh, per fortuna fila, è il super riassunto del corso di storia dello spettacolo. ahahah
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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nel senso che le storie si ripetono, non c'è bisogno di recitare "passioni altrui", i sentimenti sono universali, il bisogno di recitare non dovrebbe esistere affatto, ci dovrebbe essere il bisogno di esistere e basta.
 

GattoNero

Elfe Mécanique
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28 Sept 2013
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Ma non si dovrebbe recitare per sentirsi qualcun altro, ma solo per permettere a chi ti osserva di capire che alcuni comportamenti sono sbagliati o giusti.
Assistere a rappresentazioni ( prima il teatro, ma ormai anche guardare film) dovrebbe essere un momento catartico.
 

BlueFire

Holofractale de l'hypervérité
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28 Oct 2013
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Personalmente non mi trovo d'accordo: ho fatto teatro qualche anno ed è stato fantastico.
Trovo che recitare non sia un modo di evadere dalla propria realtà, ma più che altro uno per vivere mille volti diversi!
 

MENE

Holofractale de l'hypervérité
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14 Juil 2014
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Concordo con BlueFire ;)
 

Psycore

Holofractale de l'hypervérité
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27 Juin 2013
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La filosofia di Bene è ben altro. Ci sono non so quante pagine che la descrivono, io non posso, sia per tempo che per manifesta incapacità, esprimere qui (ne altrove) il pensiero che sta dietro al teatro e al cinema di Bene.

Ma è proprio un altro universo.

Citando Deleuze: Le opere di Bene sono brevi, nessuno sa finire meglio di lui. Egli detesta ogni principio di costanza o di eternità, di permanenza del testo: "lo spettacolo comincia e finisce nel momento in cui lo si fa". E così esse finiscono con la costituzione di un personaggio, non hanno altro oggetto che il processo di tale costituzione, e non vanno oltre. Finiscono con la nascita mentre in genere si finisce con la morte.

OT: a me sembra una descrizione buona anche per le TAZ
 
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