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Che cosa fareste?

Sball0n

Holofractale de l'hypervérité
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19 Juil 2012
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non so se volete fare un topic generale su situazioni dove uno chiede "che cosa fareste nel caso che.." oppure se volete rispondermi a me e basta.. comunque..

Che cosa fareste se un vostro amico si droga come tutti, però con la cocaina c'ha un pò la scimmia anche se non lo ammette, fuma regolarmente il crack e ora ho saputo che qualche volta ha provato a fumare la robba.. il punto è che io penso che diventerà dipendente anche dalla robba e cosa succederà? boh secondo me che diventerà uno di quei tossici che vedi per il quartiere.. Voi cosa fareste se fosse un vostro amico?
 

MENE

Holofractale de l'hypervérité
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14 Juil 2014
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Me lo sto chiedendo anche io che cosa fare visto che uno degli amici più legati a me è in quella situazione se non peggio e non voglio che faccia la stessa fine degli amici persi per queste cose gli anni scorsi, nonostante fino poco tempo fa lui la pensasse come me.
Tende più che altro ad esagerare con tutto quello che gli arriva sotto mano, soprattutto anche alcol e non riusciamo a farlo riflettere nonostante ne parliamo e discutiamo spesso apertamente tra di noi. Si sta chiudendo, estraneando da noi e diventando sempre più egoista. Ma come farglielo capire se lui è convinto di essere nel giusto?
 

Zatla

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5 Avr 2015
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Purtroppo mi sono trovato in questa situazione ieri sera !!
 

Monad

Holofractale de l'hypervérité
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15 Sept 2012
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Non e' semplice. Forse man ci puo' dare qualche consiglio concreto.

Penso che non puntare il dito ed essere compassionevoli sia l'approccio migliore. Hanno gia' dei genitori o una famiglia che gli potrebbe fare il cazziatone, percio' direi di non puntare sui sensi di colpa e responsabilita'. Dategli tanto amore e appoggio.

MENE, il tuo amico prende anche psichedelici?
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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-energia, trovare energia dalle situazioni che ci si presentano e che ci creiamo
..serve un ricambio di energia.. chi dà l'inizio?

-disintossicarlo a forza di botte di utensili drogherecci che volano dal balcone

-mettere nel cibo pensieri positivi e costruttivi

-non pensare che quello diventerà un tossico senza fare nulla, non prevedere il futuro; createlo tu stesso il pensiero positivo

-fare un trekking in montagna con medicinali naturali
 

MENE

Holofractale de l'hypervérité
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14 Juil 2014
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Monad a dit:
Non e' semplice. Forse man ci puo' dare qualche consiglio concreto.

Penso che non puntare il dito ed essere compassionevoli sia l'approccio migliore. Hanno gia' dei genitori o una famiglia che gli potrebbe fare il cazziatone, percio' direi di non puntare sui sensi di colpa e responsabilita'. Dategli tanto amore e appoggio.

MENE, il tuo amico prende anche psichedelici?
Si ne prende ma da importanza unicamente all'aspetto visivo e questo spesso lo porta ad avere anche esperienze negative. Sento che dentro di lui ha molta paura e insicurezza.
 

adamantine.EGO

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24 Nov 2013
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Sball0n a dit:
non so se volete fare un topic generale su situazioni dove uno chiede "che cosa fareste nel caso che.." oppure se volete rispondermi a me e basta.. comunque..

Che cosa fareste se un vostro amico si droga come tutti, però con la cocaina c'ha un pò la scimmia anche se non lo ammette, fuma regolarmente il crack e ora ho saputo che qualche volta ha provato a fumare la robba.. il punto è che io penso che diventerà dipendente anche dalla robba e cosa succederà? boh secondo me che diventerà uno di quei tossici che vedi per il quartiere.. Voi cosa fareste se fosse un vostro amico?

Mi sono ritrovato in situazioni simili. Ho anche provato a accennare il discorso con queste persone, ma invariabilmente ho ricevuto risposte tipo "fatti i cazzi tuoi".
E quindi finche LUI non realizza bene.. e LUI non vuole fermarsi... nulla serve.
Comunque sempre per "esperienza personale" e situazioni simili.... MOLTO SIMILI... va a finir male al 90%....
Tipici di finir male con le sostanze sono quelli che "non hanno un limite". Ma anche con le canne... quelli che con 10Grammi di fumo in mano ti rispondono: "No ne ho poco non riesco a lasciarti una canna". perchè devono fumare il piu possibile.
Se poi procede a cocaina & Crack... l'eroina poi lo calma. Ma si inscimmia anche di quella...
Va a finire che per motivi economici (non si se sia benestante e possa permettersi la sua dipendenza...)
per RISPARMIARE (ne serve meno) si cominciano a usare siringhe....
E la non ne viene piu fuori. (se non vuole venirne fuori lui...)

In sintesi: Lo so che magari dispiace vedere amici che si auto-distruggono e\o a cui è scappata la mano e non si riescono piu a fermare, ma per esperienze simili passate fare il "buon samaritano, la crocerossina, ecc, ecc..." e cercare di aiutarli... NON SERVE A UN CAZZO.
O se ne rende conto da solo... e decide di smettere. O puoi legarlo alla sedia, che appena lo liberi, torna a sfondarsi ogni limite.

Adamas.ego
 

~Møgõrøs•

Elfe Mécanique
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20 Juin 2014
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adamantine.EGO a dit:
Mi sono ritrovato in situazioni simili. Ho anche provato a accennare il discorso con queste persone, ma invariabilmente ho ricevuto risposte tipo "fatti i cazzi tuoi".
E quindi finche LUI non realizza bene.. e LUI non vuole fermarsi... nulla serve.
Comunque sempre per "esperienza personale" e situazioni simili.... MOLTO SIMILI... va a finir male al 90%....
Tipici di finir male con le sostanze sono quelli che "non hanno un limite". Ma anche con le canne... quelli che con 10Grammi di fumo in mano ti rispondono: "No ne ho poco non riesco a lasciarti una canna". perchè devono fumare il piu possibile.
Se poi procede a cocaina & Crack... l'eroina poi lo calma. Ma si inscimmia anche di quella...
Va a finire che per motivi economici (non si se sia benestante e possa permettersi la sua dipendenza...)
per RISPARMIARE (ne serve meno) si cominciano a usare siringhe....
E la non ne viene piu fuori. (se non vuole venirne fuori lui...)

In sintesi: Lo so che magari dispiace vedere amici che si auto-distruggono e\o a cui è scappata la mano e non si riescono piu a fermare, ma per esperienze simili passate fare il "buon samaritano, la crocerossina, ecc, ecc..." e cercare di aiutarli... NON SERVE A UN CAZZO.
O se ne rende conto da solo... e decide di smettere. O puoi legarlo alla sedia, che appena lo liberi, torna a sfondarsi ogni limite.

Adamas.ego

Penso che la risposta giusta sia anche questa... Però non conoscendo la reazione io proverei comunque: magari è uno che vuole smettere ma non lo vuole far vedere a nessuno, e fa il duro dicendo "fatti i cazzi tuoi".
 

MENE

Holofractale de l'hypervérité
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adamantine.EGO a dit:
Tipici di finir male con le sostanze sono quelli che "non hanno un limite". Ma anche con le canne... quelli che con 10Grammi di fumo in mano ti rispondono: "No ne ho poco non riesco a lasciarti una canna". perchè devono fumare il piu possibile.

Oh ma veramente.
 

adamantine.EGO

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MENE a dit:
Oh ma veramente.

Veramente! Una cosa che mi è successa con una persona. (uno della "compagnia" che fu'... presente quei soliti 10\15 con cui ti vedi per anni... ecco.)
E' una vita che io leggevo, mi interessavo, compravo libri, leggevo cose anche sulla "psicologia del consumatore" (Alcuni tratti, sono comuni ai consumatori di certe sostanze e\o si sostanze, atteggiamenti, ecc...).
E questo è sempre stato uno "parecchio attaccato" alla droga... Gli passavi la canna e invariabilmente a un certo punto bisognava ricordargli che fumano anche gli altri.... se poi la canna era sua... LUI si fumava metà... prima di passarla. (soprannominato "mani di pollo"... appiccicose)
Piccole cose ma che danno l'idea "di come uno si pone" di fronte a una sostanza e che finalità\effetti ricerca.
Vedi uno "come fuma"... io vedo che tante volte a metà canna siccome sono "ben preso" me la dimentico, si spegne e faccio altro (Magari va a finire che me la fumo dopo....) ci sono persone che fanno invece I TIRI piu lunghi e profondi possibili e fumano tutto finche non finisce...
Un po come quelli che ordinano una birra e la tirano giu in un sorso... poi ne ordinano un altra, finche non si sfondano completamente...
Beh.. gente che assume sostanze con "binge" (Abbuffate) se gli dai altro... coca, ero o quel che è... si abbuffa... cercano il "massimo livello a cui possono arrivare" gente che se ha disponibili 50 pastiglie va avanti giorni finche non le finisce... gente che non ha "limiti" e non se li pone...

Adamas.ego
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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vi appoggio in pieno ma se veramente ti sei posto il problema della tossicodipendenza non c'è altra soluzione che prenderlo a calci in culo, a lui e allora roba;
poi trovare un percorso da fare insieme (ricordo che esiste il Santo Daime, il Kambo, il Kratom, Lo Yoga, La Danza, )
 

Sball0n

Holofractale de l'hypervérité
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il punto è che suo padre la fuma e la tira, il compagno di sua mamma e penso anche la mamma la tirano e basta (la bamba), invece l'ero dice di averla fattapoche volte con il suo compagno di boccetta se vogliamo chiamarlo così.. è una situazione strana , il punto è che ha benissimo i soldi per continuare tutta la situazione
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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parlando di coca, eh....
 

MENE

Holofractale de l'hypervérité
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Se ne fanno uso anche i suoi genitori la situazione è ancora più ingestibile.
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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Monad a dit:
Non e' semplice. Forse man ci puo' dare qualche consiglio concreto. xxx

ci ho pensato un po' prima di rispondere anche perché ho già visto che io e Sball0n parliamo di due pianeti diversi
io mi occupo di prevenzione e non di recupero
quando mi sono capitate queste domande mi sono tenuto sul concreto

c'è una situazione, ci sono due amici, di cui uno ha un comportamento a rischio e l'altro vuole aiutarlo

la cosa buona di questa situazione è che si parla di eroina e cocaina, che hanno una fama universale. Ai Sert è pieno di gente che non ci va per sport. Questo è un fatto. Anche i cimiteri sono pieni di gente che ha fatto uso di questa roba. Si tratta di rischiare la pelle. Chi sta sottoterra non era ne più fesso ne più sfigato di altri. C'è un percorso già fatto da un sacco di gente. Uno può dire di essere più furbo ma non che gli altri sono tutti coglioni

L'amico che si fa "i cazzi altrui" ha buonissimi motivi Se uno non si fa i cazzi di una persona quando quella rischia la pelle, quando se li può fare? Ma la parola "amico" o "persona" che significato ha se non quello di legame sostanziale? (Sennò sono amicizie tra tossici su cui c'è un folklore deprimente amplissimo)

Allora io ti chiedo scusa se mi faccio i cazzi tuoi, non ti dico piantala, ma è un dovere che sento dirti che ti vedo male, che ti chiedo di tenere gli occhi aperti e che se ti serve una mano te la do

[regole operative

le condizioni per fare questo discorso sono almeno tre

1) non farsi tirare dentro. NOn entrare nello stesso giro. me lo proporrà così io provo quello che prova lui, solo così posso capire. Risposta: NO sto cazzo. Questa è la roba che parla (ma sai quante ne ho sentire di queste storie? Soprattutto ragazze? E' il gioco psicologico "io ti salverò") NO, sto cazzo (se necessario ripetere ad alta voce tre volte) Tu sei nel fiume e io resto sulla riva, nel fiume io non ci entro (avevo un amico che andava a trans, mi fece lo stesso discorso!)

2) non cercare di ottenere un risultato immediato. Ogni discorso tra due persone si svolge nel tempo. Una persona un minimo adulta sa che non può aspettarsi un "ah va bene adesso la pianto e al massimo bevo té" Non è possibile ottenere un risultato immediato, soprattutto contro la scimmia. Si tratta di alzare una bandiera sulla riva. Ti manderà a fanculo, ti deriderà, parlerà alle mie spalle. Sulla riva sventola la bandiera dell'amicizia, un luogo dove dirigersi per uscire dal fiume
Dopo aver fatto questo discorso uno si siede sulla riva e aspetta il resto della storia. Ogni volta che ci sono casini uno valuta se c'è l'occasione di sventolare quella bandiera
Non si tratta ne di scaricare una persona cara ne di stargli col fiato sul collo e essere scaricati (la roba non chiede altro che avere questa occasione)
Uno mette sul tavolo la sua carta e la lascia lì
la partita non si vince con una mano secca o meglio è troppo importante per cercare di giocarsi una vita a "la carta più alta"

3) la famiglia è irrimediabile a distanza (se non c'è la famiglia c'è lo spacciatore, la ragazza, l'amico cioè: il consumatore ha intorno a se altre persone che rafforzano il comportamento). Non ha senso mettere la persona che ha un comportamento pericoloso contro questo mondo o mettersi come persona che aiuta in conflitto con questi. Sono troppi e dietro ognuno c'è la roba che parla. E' il consumatore che deve diventare critico e trovare diverse sistemazioni rispetto alle persone che ha accanto, deve riconoscere quando è la roba che gli parla.

]

riassunto
Io gli direi che deve tenere gli occhi aperti perché fa una cosa pericolosa e non perché lo dico io, perché queste sostanze sono traditrici e lo sanno tutti, io penso che le devi mollare e fare come faccio io che uso roba meno malfamata, se non credi di fare così sei sempre mio amico, mi sto facendo i cazzi tuoi ma un buon amico si fa anche i cazzi degli amici se ci crede
Poi fai come ti pare, ti chiedo solo di fermarti se vedi sorgere i casini e di cercare un altro percorso per piantare quella merda, e io ci sarò

Poi mi siedo sulla riva del fiume, sotto la mia bandiera di amicizia, e aspetto

NOn esiste una soluzione sicura con questi percorsi, anche questo lo sanno tutti

PS certo che se uno è un professionista può fare di più. Se poi sono proprietario di una comunità di recupero ce lo sbatto dentro

PPS Il mio amico dei trans ha fatto il percorso classico quando non c'era l'AZT con lui ho sventolato la mia bandiera finché ha avuto senso
 

MENE

Holofractale de l'hypervérité
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14 Juil 2014
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Grazie man.
Penso proprio che se capiterà l'occasione userò parole molto simili.
La metafora del fiume, la riva e la bandiera mi è piaciuta molto.
 

khora

Glandeuse pinéale
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Io in passato mi son trovata in una situazione simile con un familiare, la sostanza era la coca e, mentre la persona era un adulto, io ero un'adolescente. Col senno di poi ora la gestirei meglio, o almeno vivrei, meglio.
Allora io non avevo le conoscenze che ho adesso per quanto riguarda le sostanze, quindi non avevo percezione di quanto abusasse, ma sapevo usare il naloxone perchè ad un certo punto era chiaro a me, e alle poche persone intorno che aveva, che era questione di tempo.
La situazione è andata avanti per anni, quello che io gli ho sempre ripetuto è che gli volevo bene ed ero lì per quello, lui a parole bravissimo, a fatti meno. Cercare di fargli capire che vale, quante persone tengono a lui, quello che può avere dal futuro... fino alla dose successiva aveva tutto senso.
Il problema poi sono gli amici, se son tutti amici della polvere bianca, è dura far cambiare abitudini ad un tossicodipendente. E vi parlo comunque di una persona che aveva una ragazza che non ne faceva assolutamente uso ma che, dopo anni di questa situazione, lo ha lasciato.
Io concretamente non sapevo che fare quindi cercavo di agire umanamente e di non lasciarlo a dormire/collassare da solo quando sapevo che esagerava.
Alla fine una sera è successa una cosa ed è finito dentro. Lì la disintossicazione non è stata una scelta e dopo un periodo in cui era davvero uno straccio si è pian piano ripreso. Ora, dopo anni, è fuori ed ha una vita regolare.

A parte raccontare la mia esperienza io non saprei che consigli dare, anche perchè forse ora me la vivrei meglio, con qualche consapevolezza ed anno in più.
La situazione secondo me è tosta da sopportare, il modo di agire, le parole fanno male sicuramente, anche se si tiene a mente che "è la roba che parla"! Io di quel periodo ricordo un sacco di rabbia che mi tenevo dentro, mi chiedevo perchè le volte che ci vedevamo doveva essere sempre fatto, perchè non ci teneva per niente a quello che provavo io, sua madre etc. Anche allora razionalmente mi dicevo che era tutta rabbia egoistica, il male che fanno lo fanno a sè stessi, non è niente contro nessuno, se non contro sè stessi, un annientamento progressivo...
Solo che sta situazione annienta un po' anche chi sta intorno.
Non fosse finito dentro comunque non so che fine avrebbe fatto...
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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8 Juil 2013
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ho già detto da altre parti che non ho ancora un modello del recupero


le esperienze sono troppo frammentarie La cosa grave è che sembra che in tutti i percorsi c'è l'episodio, la svolta che rompe il percorso, il racconto di khora è un esempio. Finisci dentro e devi cambiare strada
Chi ho sentito dire che è uscito ha spesso nominato qualcuno che ha teso una mano, spesso una donna, non sempre un'amante, una madre un'operatrice- Sicuro la mano la devi voler prendere, sennò è inutile


LA cosa grave è che per gli altri la svolta è l'andare a fondo: la malattia o l'esclusione sociale


l'unica cosa sicura è che c'è il fiume e che scorre col tempo passa. Prima o poi succede qualcosa e non sempre finisce bene


Grazie a questo argomento ho isolato un senso di questo tipo di intervento (che poi è una applicazione dello SBIRT) è "provarci senza peggiorare le cose"
 

aryaman

Holofractale de l'hypervérité
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29 Sept 2008
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Per la mia esperienza togliere certi soggetti da un giro di "roba" rasenta l'impossibile. Seguo con interesse questo topic e cose che leggo in giro, ho cercato a lungo e con vari metodi di aiutare una persona a me vicina, ma niente, è un muro.

Credo i suggerimenti di man from armenia siano validi non solo perché in effetti dipende molto da imprevedibili eventi nella vita del soggetto, ma anche perché incaponirsi fa sprecare una quantità di energia abominevole e i risultati sono spesso gli stessi: nulla.

Cosa è lo SBIRT?
 

man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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8 Juil 2013
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arimane a dit:
xxx

Cosa è lo SBIRT?

Ammappa manco il tasto dx per googlarlo

Screening, Brief Intervention, and Referral to Treatment (SBIRT)

è una sigla per descrivere un modalità di rapporto coi pazienti dei servizi per le dipendenze, nella mia cooperativa era applicato in forma molto rudimentale e con grandi difficoltà nei progetti di prevenzione primaria
 
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