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Cerimonia con san pedro

Hamsadana

Elfe Mécanique
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22 Mai 2012
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Ciao, ne ho sentite di ogni e vorrei sapere se tra di voi c'è qualcuno che conosce le procedure di una VERA e PROPRIA CERIMONIA con il san pedro.

C'è che dice che si parte dal mattino, chi dalla sera. C'è chi dice che l'officiante non deve assumere la sostanza e chi dice che invece deve assumerla.

Chi sostiene che sia necessario un fuoco.

Qualcuno ha mai partecipato ad una vera cerimonia con uno sciamano? se si chiedo di raccontare l'esperienza.

Grazie!!!!
 

Headache

Banni
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2 Fev 2012
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Dipende dalle zone in cui ci si trova, le diverse popolazioni hanno usi differenti :)
In questo caso ti consiglio di seguire l'usanza che trovi più interessante nel minimo dettaglio (quindi anche i digiuni del giorn successivo se neceassario) per
sperimentare le sensazioni che proveresti con uno sciamano! Il risultato sarà mooolto soddisfacente, e in genere queste cerimonie prevedono anche meditazioni etc... per prevenire il bad trip! Se provi questo genere di esperienza sarei curioso di averne notizie :)
 

Hamsadana

Elfe Mécanique
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22 Mai 2012
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In questi giorni ho riflettuto molto su come strutturare la cerimonia. Ho trovato molte informazioni in merito: come sono inseriti i canti sacri... la disposizione delle persone come iniziare la cerimonia e come chiuderla, la fumigazione con la salvia della prateria ecc ecc... ma sono sorti in me dei dubbi che volevo condividere con voi:le piante sono una porta di accesso ad "una realtà separata" realtà che anche noi europei abbiamo sempre visitato con le nostre piante e le nostre cerimonie... i celti con l'Amanita o i greci e gli egizi e i romani con i riti dionisiaci e la segale cornuta... così mi sono detto perchè utilizzare i codici cerimoniali di una terra lontana e di persone cresciute con altri codici? il mio DNA e l'ambiete in cui sono cresciuto è diverso... se io replicassi ogni songolo dettaglio della cerimonia di nativi sarebbe sempre e comunque una replica e non sarebbe reale. Anche se ci metto tutto me stesso non sarebbe un atto CREATIVO.

Ho pensato che ci sono dei codici miei legati alla mia cultura alla mia mitologia che mi permetterebbero di vivere un'esperienza vera e profonda dentro di me. Così dopo la lunga selezione di canti sacri degli indiani ho buttato tutto e ho ricominciato da zero.

Ho cercato dentro di me e che mi piaccia o no il mio mito è quello del cristo, ovvero dell'uomo che incarna Dio e che porta amore e fratellanza. L'unico che mostra la vera uguaglianza. Se pensiamo alle altre culture del mondo ancora oggi in india ci sono le CASTE e addirittura gli indiani d'america avevano i Clan e se tu eri di un'altro clan potevi anche crepare. Il cristo invece fù l'unico a portare l'esempio della non differenza e dell'unione nel tutto tanto professata in oriente ma dal punto di vista umano e non divino... questa riflessione mi ha spinto a strutturare la mia cerimonia in una sorta di "ultima cena" dove il concetto di offerta è l'offerta di cibo e vino agli ospiti che sono sacri e dove le musiche saranno musiche del mediterraneo e la festa sarà il fulcro dato che comunque ogni cerimonia serve a santificare un festeggiamento. Per cui ho pensato che come il cristo sposava la sua moglie nell'ultima cena nella mia cerimonia ognuno festeggierà le proprie nozze alchemiche del proprio maschile e del proprio femminile... Userò l'incenso quello in resina e ognuno vivrà la convivialità e l'unione nell'uguaglianza. Se non altro questi sono i codici che sono impressi nella mia cultura e nel mio DNA e credo che solo attraverso questi codici posso realmente accedere ad una REATA' SEPARATA ...

Spero di non avervi tediato con le mie riflessioni e attendo con impazienza un vostro commento una critica o un consiglio!

Grazie.
 

Nullè

Holofractale de l'hypervérité
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9 Sept 2011
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sai questo post mi ha proprio spiazzato, è interessante ma in effetti non so ancora bene se sono d'accordo con te e in che misura. Da un lato organizzare prima l'esperienza è importante, però dall'altro organizzare troppo a volte mette troppo materiale in gioco e si creano aspettative e a volte delusioni. La cultura degli shamani secondo me non si fonda tanto su basi culturali ma su basi di esperienza diretta della sostanza e del suo funzionamento, e sopratutto di conoscenza diretta dell'uomo.

Secondo me quel tipo di esperienza va al di la delle singole culture, il problema è che loro hanno migliaia di anni di esperienza, hanno esplorato i mondi dell'inconscio e li hanno mappati, ma una mappa non è il territorio, e a uno che non è mai stato nella foresta la mappa non serve a niente.

Il mio personale consiglio è di impostare il lavoro in altro modo, cioè trovare il materiale della cerimonia direttamente nell'esperienza, cosi che ogni gesto e ogni passaggio abbia una coerenza dettata dall'esperienza e far crescere la cerimonia nel corso del tempo, mesi, anni, per arrivare alla tua cerimonia, praticamente il lavoro di tutta la vita.

Per curiosità, che tipo di esperienze hai avuto fin'ora con le sostanze psichedeliche?
 

Hamsadana

Elfe Mécanique
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22 Mai 2012
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ho partecipato ad una cerimonia con il SOMA (semi di ruta) e a tre cerimonie di ayawaska ma non con quelli del santo daime ... con un peruviano che vive in italia... Poi ho preso spesso i funghi cercando di vivere quell'esperienza sempre nel sacro. Credo che il tuo consiglio sia perfetto! a volte sfocio nella mia voglia di strafare le cose precise (il capricorno che c'è in me) e mi perdo l'essere nell'esperienza... Gli sciamani effettivamente gli sciamani hanno imparato facendosi insegnare dalle piante stesse per cui la tua risposta è perfetta.
Effettivamente le piante insegnano e basta chidere loro ciò che vogliamo sapere. per cui la prima esperienza sarà così... una richiesta.

Ti ringrazio nullè!!!!
 

DivvyMan

Elfe Mécanique
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29 Sept 2011
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"Devi essere come l'acqua, che arriva, si adatta alle cose, ma poi prende e scivola via." (cit.)

Confermo l'idea proposta da Nullè di non essere troppo rigido, se ogni aspetto del tuo viaggio è stato deciso nel dettaglio prima della partenza difficilmente riuscirai a trovare cose nuove e che non ti aspettavi di trovare, se vedi un indicazione che ti affascina metti una freccia e visita quel luogo.
Per quanto riguarda i discorsi relativi alla nostra cultura all'ultima cena, ecc... a mio avviso va valutato il fatto che la cultura/religione cattolica è stata spesso contrapposta (a volte anche in modo brutale) con le attività sciamaniche-pagane.
Mi piace molto la tua visione in cui cerchi di prendere la parte migliore di questa cultura, però non credo che questo debba andare ad escludere le altre. Il momento storico che stiamo vivendo è molto particolare, ora abbiamo eliminato le distanze, le informazioni scorrono molto più velocemente e le culture iniziamo a mischiarsi e distribuirsi in maniera molto meno legata alla spazialità, è probabile che io conosca una persona di new york, o di tokio con uno stile di vita molto simile al mio, e altrettanto probabile che il vicino della porta accanto abbia un background culturale totalmente diverso.

Ps. Da quel che ho letto mi sembri molto portato per la "sacralità" delle cose e un po' meno per il divertimento, anche l'assunzione per uno scopo più ludico che esplorativo/conoscitivo a mio avviso è importante, vedila così: anche divertirsi è stare bene è sacro! Ah, e non dimenticare di farci sapere...
 

Headache

Banni
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2 Fev 2012
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Oppure potresti prendere i punti che trovi più interessanti di diverse cerimonie e mischiarle insieme, formandone una sola (aggiungendoci magari del tuo)..
Il senso della cerimonia sarà appunto l'unione delle diverse caratteristiche umane, la cerimonia avrà un fine collegabile al fatto che l'essere umano, pur avendo diversità di religioni, lingue, pelle etc.. è pursempre essere umano senza alcuna differenza di zona di provenienza...
Penso che la prossima volta che assumerò un allucinogeno naturale farò lo stesso! (o dite che anche con l'lsd ha senso? XD)
 

Hamsadana

Elfe Mécanique
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22 Mai 2012
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@Headache
Mah con lsd non saprei... se tu avessi la segale cornuta potresti tritarla farne farina e fare il pane scuro di cui si cibavano i sacerdoti nei riti dionisiaci ... con una sostanza sintetica non sò come interagire... Hoffmann spalmava qualche goccia di acido lisergico sulla pelle e poi si faceva i suoi viaggi ... bisognerebbe chiedere a lui ... benchè sia arrivato a 102 anni ora se nè andato quindi bho... Gli Hippie si mettevano in circolo e fumavano erba sotto acidi e cantavano canti d'amore...

@DivvyMan
Personalmente faccio una distinzione tra atto ARTISTICO CREATIVO (es. dipingere il giudizio universale) che è sacro per me, e atto LUDICO RICREATIVO (es. fare un barattolo di merda e scriverci MERDA d'ARTISTA - opera che conoscete sicuramente tutti! : http://upload.wikimedia.org/wikiped...hit.jpg/300px-Piero_Manzoni_Artist's_shit.jpg ) che per carità, è bello e divertente ma non ha nulla a che fare con il sacro, Eppure la nostra soietà chiama entrambe le due cose ARTE. Per me c'è una differenza sostaziale Il barattolo di merda d'artista diverte e sollazza ma rimane un gioco della mente... il Giudizio universale di Michelangelo ti accende il Cuore... In uno io vedo l'Anima ... un principio creativo... nell'altro io vedo solo un sollazzo dell'Ego... nulla di più... ripeto, questa è solo la Mia visione e rispetto quella degli altri anche se contraria alla mia...

Per questo cerco di vivere spiritualmente queste esperienze... per il modo in cui io vivo la mia vita non avrebbero senso se le vivessi per gioco e divertimento... Che ci stà di sicuro ma solo di contorno nella mia vita e accompagna la mia ricerca...

Questo forum si si chiama PSICHONAUT... bhè PSICHE deriva dal greco e vuol dire ANIMA... io voglio viaggiare nell'anima della vita non sballarmi soltanto... non è quello che cerco... ma non giudico affatto chi si sballa anzi... probabilmente ha molte seghe mentali in meno di me e si gode la vita ...

Quando farò l'esperienza vi racconterò...

Se volete posso raccontarvi la cerimonia con l'ayahuasca a cui pho preso parte tempo addietro... in un altro topic...
 

Nullè

Holofractale de l'hypervérité
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Hamsadana, di niente, ti ho detto solo quello che secondo me è meglio:)
off topic:
il pane contaminato con segale cornuta causa l'ergotismo che è devastante, oltre a deliri causa anche cancrene e fuoco di sant'antonio, La sandoz studiava i derivati dell'ergot proprio per le proprietà sui vasi sanguigni piu che per gli effetti allucinogeni, per questo si dice che la scoperta dell'acido è stata un caso, ci sono probabilmente riti basati sulla segale cornuta però credo che quei sacerdoti sapessero bene quello che facevano per evitare l'ergotismo, torniamo al solito discorso che improvvisarsi esperti può essere controproducente ;)
 

Hamsadana

Elfe Mécanique
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CMQ non mi improvviso esperto... per preparare le focacce c'era una serie di procedure ovviamente... Hai fatto bene a scriverlo. Questo ribadisce il mio pensiero che preferisco fare le esperienze con una certa ritualità conoscienze...
 

Nullè

Holofractale de l'hypervérité
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rileggendo il mio commento mi sono reso conto che può sembrare un po saccente quello che ho scritto, e mi scuso, non mi hai dato per niente l'idea di essere uno che improvvisa, volevo solo mettere i puntini sulle i per evitare che qualcuno potesse fraintendere le inforazioni nel forum, però l'ho scritto proprio male :)
 

santotrafficante

Glandeuse pinéale
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24 Mar 2011
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ciao hamsadana, mi interessano i tuoi punti di vista prettamente spirituali. a me piacerebbe molto prendere parte ad una cerimonia, e se ti va di scrivercelo, mi farebbe piacere leggere le tue esperienze riguardanti le sedute con l'ayahuasca alle quali hai partecipato.
non c'è nulla di meglio che esplorare la propria psiche ed espandere il proprio animo, entrarci in comunicazione, ritornare a sentirlo, il ritorno ai primordi, quando ascoltavamo ancora lo spirito e purtroppo oggi lo abbiamo brutalmente recintato ed isolato dal nostro corpo.
 

manusha

Elfe Mécanique
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7 Mar 2010
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Intervengo sul discorso cristianesimo-induismo-nativi americani. Butto lì una riflessione giusto pour parler e senza alcuna vena polemica (ognuno ha la propria rispettabile visione ed esperienza).
La caratteristica del cristianesimo è l’uguaglianza, è vero, ma con una totale assenza di unità. Sono due cose profondamente diverse. Per l’unità ogni cosa è un diverso aspetto dell’identica realtà, per l’uguaglianza invece gli individui sono realtà diverse ma di uguale valore.
In India il concetto di uguaglianza è scarsamente professato poiché tutto si basa sul concetto di unità. “I saggi vedono con occhio equanime il bramino colto ed erudito, la vacca, l’elefante, il cane e chi mangia la carne di cane” dice la Bhagavad Gita. Ciò significa che l’unità è più importante dell’uguaglianza, poiché quando si raggiunge lo stato di “tutto è uno”, ci si accorge che le differenze tra individuo e individuo sono solo apparenze necessarie alla ricchezza della manifestazione, ma in realtà sia il bramino sia chi mangia la carne di cane (il fuori casta) sono due maschere della medesima realtà e l'unica cosa che hanno di uguale è il potenziale di realizzare la verità suprema.
Il cristianesimo, essendo di derivazione semitica ed accettando esclusivamente il concetto di un Dio creatore esterno (rifiuta sia il panteismo che la divinità interiore), non concepisce il concetto di unità e prova a risolvere il tutto con l’uguaglianza. Tutte le anime sono uguali davanti a Dio, mentre in India si dice tutte le anime sono lo stesso Dio in forme differenti. Cosa comporta? Che per la filosofia indiana le differenti condizioni di vita sono accettabili (dipendendo dalla differenza di sviluppo dell’anima) poiché tutti sono necessariamente diversi, l’unica cosa che accomuna le anime è l’origine divina e la gioia finale. Infatti, essendo tutti aspetti divini, nessuno può cadere eternamente in nessun inferno. Per il cristianesimo è l’opposto: uguaglianza fra tutti ma non unità con Dio, al massimo uno stato di vicinanza e comunione, con la possibilità di cadere perennemente in un inferno di separazione dal Padre. Questo è inconcepibile se si sperimenta l’unità, infatti in essa niente può separarsi per sempre.
Anche secondo i nativi americani “mitacuye oyasin”, ovvero “tutto è correlato”, o meglio “tutto è uno”, e quindi nessun uomo è uguale ad un altro come un’aquila è diversa da un bisonte, da un olmo, da un quarzo, da un ruscello, da una nuvola o da uno spirito antenato… ma tutto fa parte dell’Uno, del Wakan Tanka. Ogni cosa è diversa (niente uguaglianza) ma fa parte ed esprime una medesima realtà unitaria (unità).
Per mantenere il concetto di uguaglianza cristiano, è necessario imbastire una morale, un senso del peccato affinché gli uomini cerchino di non allontanarsi mai dall’uguaglianza, mentre quando si sperimenta che “tutto è uno” cadono tutte le morali forzate ed è impossibile concepire il peccato e il perdono del peccato poiché tutto diventa il gioco dell’Uno che agisce sull’Uno tramite l’Uno e non ci sono diverse entità che possono ferirsi e perdonarsi a vicenda.
In sintesi, forse il concetto di uguaglianza soddisfa più una mente che cerca ordine ed etica ma l’esperienza dell’unità sopravanza profondamente tutto questo, mettendo in ordine tutti gli apparenti contrasti che la mente non riesce ad incastrare, e preservando la ricchezza la profusione e la sovrabbondanza di varietà e dettagli differenti e apparentemente contrastanti dell’universo. Il concetto d’uguaglianza, essendo un prodotto mentale, cerca di armonizzare i contrasti appiattendo la varietà del creato e ponendo dei paletti sottrattivi, l’unità invece non è un prodotto mentale ma una realtà dell’anima e armonizza i contrasti con un abbraccio che ne rivela la divinità intrinseca con una percezione diretta, non mentale, che non ha bisogno di essere redenta da niente e nessuno né di conformarsi a nessuna regola.
Quando nel cristianesimo qualcuno prova a rompere l’uguaglianza e a rivendicare una propria divinità interiore, esso viene visto come un demone, un ribelle, un caduto, uscito dalla grazia di Dio e punibile con la fiamma eterna e l’eterna separazione da Dio; mentre in India cercare la propria divinità interiore a modo proprio è la prassi, e anche quando questa ricerca si perverte e l’anima si contrappone ai disegni divini divenendo un demone, un asura, un rakshasa, anche in quel caso si è sempre un aspetto del divino tutto e non esiste in serbo per esso nessuna dissoluzione totale o nessuna punizione eterna, ma solo un riassorbimento seguito da una nuova espressione di quel raggio con una nuova possibilità di armonizzarsi col resto degli aspetti.
Ed anche escludendo tutta l’erudizione (che non vale niente) e rinascendo vergini al mondo, senza alcun concetto e con la possibilità di osservare l’universo, mi pare sia evidente la non uguaglianza di niente (l’uomo sarebbe una forzata eccezione, nel caso funzionasse) poiché non esistono due stelle, due alberi, due linci, due coccinelle davvero uguali. La natura si è garantita, con la legge delle mutazioni genetiche, il diritto a rompere il più possibile l’uguaglianza ogni volta che ne ha la possibilità. Ed oltre a non avere uguali al mondo, l'individuo non è neanche mai uguale a se stesso, visto che nell'arco di una vista cambia completamente e continuamente scopi bisogni e strumenti d'espressione.
Quindi direi che l’uguaglianza è un surrogato che la mente impone a se stessa finché l’anima non gli rivela l’unità segreta di tutto, sabotandone i piani. Naturalmente la mente tende preventivamente a difendersi da questa visione perché ha l’innato istinto di sopravvivenza a proteggersi dall’infinito.
Torno in letargo.
 

flcl

Sale drogué·e
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7 Mar 2010
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OT Ciao manusha che piacere lireggerti!!! ^^ Con i tuoi interventi spiazzi veramente, penso che alla domanda spiritualità tu abbia risposto alla grande =) come sempre.
 

wlady

Matrice périnatale
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manusha a dit:
Intervengo sul discorso cristianesimo-induismo-nativi americani. ................

non ci ho capito molto del tuo post a parte stai criticando il cristianesimo dicendo che l'uguaglianza non esiste.
Io non sono religioso ma non credo che la caratteristica del cristianesimo sia l'uguaglianza. Tanto è vero che sia Dio padre e Gesù avevano tra gli apostoli i loro preferiti cioè Pietro per Dio e Giovanni per Gesù ed è quindi evidente che non tutti erano uguali ai loro occhi. Io credo che il cristianesimo si basa più sul concetto di famiglia e non su quello di uguaglianza. Cioè Dio è il padre e noi siamo tutti i sui figli creati a sua immagine e somiglianza di cui Gesù, nostro fratello, è il suo figlio prediletto che forse è arrivato superarlo. Se si legge attentamente il nuovo testamento si legge che Gesù è venuto a salvare tutti gli uomini e non si parla mai esplicitamente di inferno visto che teoricamente Gesù ci ha già salvato tutti. Il concetto che tu chiami Unità nella religione cristiana è lo Spirito Santo che si riceve simbolicamente con la cresima di cui noi tutti facciamo parte essendo figli e derivati di Dio.
Per me il concetto di uguaglianza è più un concetto comunista o politico antirazzista. Quello che tu chiami morale cattolica secondo me è un concetto più umano perchè nella religione cattolica è contemplato sempre il perdono e non mi sembra che Gesù sia un Dio più punitivo di Shiva. Non me ne intendo molto di religione Indù ma a me sembra una religione più punitiva e con più regole e morale e nella quale è più difficile uscire o ribellarsi dallo stadio in cui si è destinati. Comunque sono ignorante a riguardo anche se non mi sembra che i senza casta si trasformino in Asura così facilmente. Mi sembra che la religione Indù abbia molte più regole e morale del cristianesimo .
Gli unici comandamenti che ci sono nel nuovo testamento dati da Gesù sono "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente" ed "Ama il tuo prossimo come te stesso" appunto perchè siamo tutti parte dello Spirito Santo e siamo un unico corpo e formiamo DIo con la Trinità (richiamando il tuo concetto di Unità). Anzi a dir la verità a mia interpretazione credo che per Gesù il male in realtà non esiste ma quello che si intende per male sia la mancanza di amore (il suo unico comandamento) come per esempio in fisica il buio non esiste ma è la situazione di assenza di luce o il freddo non esiste ma è la situazione di assenza di calore. Se uno vuole spiccare nella religione cattolica può spiccare in santità raggiungendo uno stadio di amore con la santità e non mi sembra che tutti i santi siano uguali.
La morale la considero più una concezione umana tanto che negli anni cambia mentre la religione è la stessa. Ad esempio ai tempi del nazzismo i tedeschi che erano per la maggior parte cristiani e secondo te seguivano una morale di uguaglianza erano tutti con Hitler a voler sterminare gli Ebrei ed handicappati e poi finita la guerra tutti hanno cambiato la morale e tutti erano inorriditi dalle atrocità che avevano fatto.
Per quello che riguarda la morale della chiesa soprattutto cattolica credo anche io siano tutte cazzate. Nei secoli secondo il cattolicesimo è stato distorto molte volte e spesso la chiesa è stato uno strumento di controllo di massa a servizio del poter e sfruttando le paure di ignoranti o usando pressioni psicologiche e dicendo che se uno non faceva così veniva poi punito da Dio andando all'inferno e tante altre cazzate. Mi sembra che però Gesù insegnava a non punire chi ti faceva male ma anzi di dargli amore (esempio quello di porgere l'altra guancia).
Detto questo io personalmente sono più vicino al buddismo che alla religione cattolica e non credo in nessuna chiesa o regole fisse.
Anzi sul fatto che l'uguaglianza che non può esistere assolutamente non ne sarei così sicuro. Magari esistono universi paralleli esattamente uguali ed anche solo il fatto di poterlo immaginare ..... Le possibilità sono infinite.
 

Hamsadana

Elfe Mécanique
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22 Mai 2012
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Bene, si parte!!! Si accettano consigli sulla preparazione:

Ho circa 350 mg di cactus secco a fettine, ho già tolto la parte centrale. Sarei propenso a polverizzare il tutto e fare delle palline col succo di limone da mettere in congelatore. Attendo paziente vostre indicazioni. Siamo in tre uomini con tre sitter donne... Dosaggi?
 
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