Salve a tutti, sono un nuovo utente. Non fumo, non bevo se non di rado e non ho mai fatto una canna, ma sono un soggetto abbastanza ansioso e molto psicosomatico, ho sempre avuto un certo deficit dell'attenzione, soprattutto nello studio.
Come da titolo sto avendo grossi problemi dopo il primo uso di Sulbutiamina, un nootropico di cui avevo sentito meraviglie. Da due anni utilizzo il Phenibut, ma solo in occasioni particolari, a dosi massime di 500 mg.
Usato con cautela fa faville che durano e non da alcun problema.
Ma la cavolata l'ho fatta il mattino di martedì, dopo 3 ore di sonno: avevo un colloquio di lavoro fondamentale e ho deciso di inaugurare la Sulbutiamina. Dalle descrizione su wikipedia sarebbe capace di ridurre il rilascio di colina nell'ippocampo, di glutammato e di dopamina nella corteccia prefrontale, con il risultato di una maggiore densità recettoriale verso tali trasmettitori: risultato, aumento capacità mnemoniche, aumento di concentrazine ed energia.. ma magari!
Giunto al colloquio posso solo dire che mi sentivo rilassatissimo, anche troppo, nessun timore verso il capo, tanti sorrisi e risposte pronte, ma allo stesso tempo avevo difficoltà a mettere in ordine i pensieri, a farmi uscire le parole, ero disorientato e avevo difficoltà a concentrarmi, persino se mi ci impegnavo con tutte le mie energie..
Di ritorno a casa ho persino ripreso a studiare, sebbene d'un tratto iniziassi a sentirmi piuttosto nervoso.. Ma la vera idiozia l'ho fatta il giorno successivo, quando decisi di ingoiare un'altra capsula per vedere se riuscivo a sembrare più "sciolto" ad una noiosissima festa. Risultato, dopo mezz'ora iniziai a sentirmi impacciato, testa vuota, mantenevo a stento l'equilibrio.. ma la cosa orribile è che non riuscivo nemmeno a rispondere alle domande, non mi venivano in mente le parole, iniziavo a dire una cosa e dopo tre secondi dimenticavo cosa stavo dicendo.. allo stesso tempo cominciai ad andare nel panico, ma era un panico strano, difatti ero calmissimo.. Con la terribile sensazione di essermi procurato un danno, tornai a casa dormendoci sopra.. Ma il giorno dopo e poi quelli successivi, si ripresentarono gli stessi sintomi: difficoltà totale nello stare attento o concentrarmi, su qualsiasi cosa, anche la più stupida, persino in una banale conversazione tra amici, sensazione di piattezza temporale, ovvero nell'immediato non ricordo se un certo episodio è avvenuto oggi o tre giorni fa, lentezza nelle risposte.. oggi un amico mi ha chiesto della mail che mi aveva inviato ieri: ebbene l'avrò letta 2 o 3 volte stamattina ma non ricordavo il contenuto!!!
A questo punto sono nel panico più totale: un quadro del genere è compatibile con una personalità fortemente ansiosa e psicosomatica, oppure un danno (dopo appena 2 pillole in due giorni, magarni tolleravo male la sostanza) può esserci stato?
In ogni caso quale può essere una via di uscita? Ci sono altre sostanze che possono darmi una mano, o medici che possono aiutare un caso come il mio?
Come da titolo sto avendo grossi problemi dopo il primo uso di Sulbutiamina, un nootropico di cui avevo sentito meraviglie. Da due anni utilizzo il Phenibut, ma solo in occasioni particolari, a dosi massime di 500 mg.
Usato con cautela fa faville che durano e non da alcun problema.
Ma la cavolata l'ho fatta il mattino di martedì, dopo 3 ore di sonno: avevo un colloquio di lavoro fondamentale e ho deciso di inaugurare la Sulbutiamina. Dalle descrizione su wikipedia sarebbe capace di ridurre il rilascio di colina nell'ippocampo, di glutammato e di dopamina nella corteccia prefrontale, con il risultato di una maggiore densità recettoriale verso tali trasmettitori: risultato, aumento capacità mnemoniche, aumento di concentrazine ed energia.. ma magari!
Giunto al colloquio posso solo dire che mi sentivo rilassatissimo, anche troppo, nessun timore verso il capo, tanti sorrisi e risposte pronte, ma allo stesso tempo avevo difficoltà a mettere in ordine i pensieri, a farmi uscire le parole, ero disorientato e avevo difficoltà a concentrarmi, persino se mi ci impegnavo con tutte le mie energie..
Di ritorno a casa ho persino ripreso a studiare, sebbene d'un tratto iniziassi a sentirmi piuttosto nervoso.. Ma la vera idiozia l'ho fatta il giorno successivo, quando decisi di ingoiare un'altra capsula per vedere se riuscivo a sembrare più "sciolto" ad una noiosissima festa. Risultato, dopo mezz'ora iniziai a sentirmi impacciato, testa vuota, mantenevo a stento l'equilibrio.. ma la cosa orribile è che non riuscivo nemmeno a rispondere alle domande, non mi venivano in mente le parole, iniziavo a dire una cosa e dopo tre secondi dimenticavo cosa stavo dicendo.. allo stesso tempo cominciai ad andare nel panico, ma era un panico strano, difatti ero calmissimo.. Con la terribile sensazione di essermi procurato un danno, tornai a casa dormendoci sopra.. Ma il giorno dopo e poi quelli successivi, si ripresentarono gli stessi sintomi: difficoltà totale nello stare attento o concentrarmi, su qualsiasi cosa, anche la più stupida, persino in una banale conversazione tra amici, sensazione di piattezza temporale, ovvero nell'immediato non ricordo se un certo episodio è avvenuto oggi o tre giorni fa, lentezza nelle risposte.. oggi un amico mi ha chiesto della mail che mi aveva inviato ieri: ebbene l'avrò letta 2 o 3 volte stamattina ma non ricordavo il contenuto!!!
A questo punto sono nel panico più totale: un quadro del genere è compatibile con una personalità fortemente ansiosa e psicosomatica, oppure un danno (dopo appena 2 pillole in due giorni, magarni tolleravo male la sostanza) può esserci stato?
In ogni caso quale può essere una via di uscita? Ci sono altre sostanze che possono darmi una mano, o medici che possono aiutare un caso come il mio?