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Apache Life. Intervista ai rappresentanti di una popolazione di Nativi Americani

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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Si svolge ogni anno a Chiuduno, in provincia di Bergamo, un importante festival chiamato "Lo spirito del pianeta". Raccoglie gruppi tribali da tutto il mondo che portano sul palco, tra balli, danze e racconti, la loro cultura e tradizione. Dopo aver visto il programma di quest'anno ho subito notato la presenza di rappresentanti della tribù degli Apache dell'Arizona.


Voir la pièce jointe 15028


Gli Apache sono una popolazione nativa dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale. Originariamente erano divisi in quattro bande principali: i Bendokhoe, i Chokonen, i Chihenne e i Nedni, ognuno di questi era a sua volta composto da numerose bande locali. Erano una popolazione nomade, dedito alla caccia e alla raccolta. Sono la storia degli Stati Uniti d'America.


D: Avete un forte messaggio da lanciare, che vi ha spinto a girare il mondo e tenere conferenze. Ce ne può parlare?
R: Certamente, grazie per la domanda. Siamo membri del clan dei San Carlos, della tribù Apache. Nella nostra riserva c'è una montagna chiamata Oakflat. E' situata molto vicino alla terra natale della tribù Apache dei San Carlos. Attualmente una società mineraria sta cercando di acquistare la terra dal governo degli Stati Uniti per potervi istallare una grande miniera. Tutto questo è molto triste perché diversi senatori ed i rappresentanti dell'Arizona sostengono la posizione della compagnia mineraria perché dicono che porterà posti di lavoro in quell'area che effettivamente ne ha bisogno.
Noi nativi ci opponiamo a questa possibilità perché l'area Oakflat comprende una montagna dove risiede il nostro spirito sacro. Inoltre è per noi molto importante anche perché vi cresce l'acorn (ndr Un tipo di piccola zucca tipica di quella zona degli U.S.A.), che è il nostro cibo tradizionale ed il materiale che noi utilizziamo per intrecciare i nostri tradizionali cesti. Qualsiasi persona che capisca cosa sia una miniera sa che distrugge l'ambiente e che lo stesso non potrà mai più tornare come era prima, ifluenzerà anche l'atmosfera creando inquinamento. Sono davvero molte le ragioni per cui siamo contrari. La tribù degli Apache è sostenuta in questa battaglia dalle tribù dell'Arizona, 22 in tutto. Stiamo lavorando con tutti i leader delle tribù e la maggioranza di loro ha già firmato dei documenti che supportano la nostra battaglia. La mozione di acquisto della terra è arrivata in parlamento ma non è ancora stata votata. E' un'area speciale destinata alla foresta e per questo serve una mozione speciale del parlamento per poterla vendere. CI rattrista molto il fatto che il senatore dell'Arizona John McCaine stia supportando la società mineraria in questa richiesta.

D: Qual'è il vostro attuale rapporto con il governo americano, sentite ancora una sorta di segregazione nei vostri confronti?
R: Noi siamo nazioni sovrane, ogni tribù interagisce direttamente con il governo degli Stati Uniti. Molte cose sono migliorate ma purtroppo quando abbiamo firmato i trattati c'erano molte cose che ci sono state promesse e poi non sono state mantenute. Avrebbero dovuto provvedere alla sanità ed all'educazione ma i fondi messi a disposizione sono sempre stati insufficienti, direi minimi.

D: L'immagine che noi abbiamo dei nativi americani viene principalemente dal cinema, pensa sia un'immagine poco rappresentativa della vostra tradizione?
R: La maggior parte delle persone del mondo prende le informazioni da Holliwood e non credo che sia il modo migliore per informarsi. Uno dei principali fraintendimenti è che noi siamo un popolo allegro, ridiamo e scherziamo mentre la gente pensa che dovremmo essere stoici e seri. Al contrario noi siamo persone felici, quando siamo con le nostre famiglie ci prendiamo in giro e scherziamo continuamente, la gente trova trova questo nostro apetto sorprendente.

D: Parlando di spiritualità c'è qualcosa in particolare che le piacerebbe raccontarci riguardo la tradizione degli Apache?
R: Noi nativi abbiamo sempre avuto fede ed una connessione con il Creatore. Lo ringraziamo continuamente. Spesso siamo fraintesi, la gente crede che noi preghiamo la montagna o idolatriamo le piante e gli animali, ma non è così. Noi ringraziamo il Creatore per queste bellissime piante, per la montagna, per gli alberi, per l'erba, per gli animali. Noi abbiamo grande rispetto per le piante che ci permettono di vivere dandoci l'ossigeno e per la Madre terra. Questo è qualcosa che per noi è naturale ed è comune a tutte le tradizioni indiane, è qualcosa che ci viene insegnato ed in cui crediamo. Un altro aspetto molto importante per noi nativi è la famglia, i figli, i nipoti sono per noi davvero importanti. Allo stesso modo lo sono i nostri nonni di cui ci prendiamo cura. Crediamo ceh la famiglia sia veramente importante.

D: Avete una guida spirituale?
R: Ogni tribù vota il proprio leader politico. Alcuni lo chiamano Presidente, altri Governatore o Capo tribù. Oltre a questo ci sono leader religiosi che sono anche uomini di medicina. A volte questo ruolo è ereditario mentre altri sono nati per diventare leader spirituali.


Voir la pièce jointe 15029


D: Possiamo parlare di sciamanesimo?
R: Non li chiamiamo sciamani, ma medicine people.

D: Usano la medicina naturale?
R: Sì, hanno una conoscenza molto approfondita della medicina naturale. Utilizzano erbe e piante per curare.

D: Da dove viene questo potere di saper curare?
R: Direttamente dal creatore. Quello che Voi chiamate Dio per noi è il Creatore.

D: Credete nella vita dopo la morte?
R: Sicuramente. Noi crediamo che la nostra vita sia per sempre. E' solo una transizione. Noi sappiamo che i nostri antenati esistono in un altro reame e che li rivedremo. Noi crediamo che siamo sempre esistiti, che ci sia vita oltre la morte. I nostri antenati verranno a prenderci quando sarà il nostro momento per andare.

D: Dove andrete in quel momento?
R: Potrebbe essere qui in questo posto ma in un'altra dimensione.

D: La preghiera è importante per voi?
R: Assolutamente sì. Come nativi noi incoraggiamo i nostri figli a pregare spesso. La prima cosa che facciamo la mattina è ringraziare e l'ultima cosa che facciamo alla sera è ringraziare. Ci rivolgiamo sempre ad est, perché pensiamo che da lì verranno i nostri antenati per guidarci.

D: Che cos'è per Voi l'energia?
R: L'energia è tutto, l'energia è infinità. L'energia ci è stata data dal Creatore, c'è energia in ogni cosa.

D: Qual'è la Vostra relazione col cibo?
R: Il cibo è medicina. Voi dovreste solo mangiare quello di cui il vostro corpo ha bisogno. Purtroppo non lo facciamo sempre, perché viviamo in un mondo in cui abbiamo troppo. La nostra salute migliorerebbe molto se ritornassimo allo stile di vita dei nostri antenati.Mangiavano solo dal loro giardino, solo cose naturali. Oggi è difficile mangiare sano, in America abbiamo troppo fast food e junk food.

D: Le nuove generazioni stanno perdendo il senso di spiritualità?
R: Sì assolutamente, noi cerchiamo di insegnare ai giovani la cultura dei nativi, ma non è facile perché molti nativi ormai abitano nelle grandi città e ne raccolgono tutte le infliuenze. A volte tendono ad essere troppo americanizzati e questo non è sempre un bene. Vogliamo che prendano quello che di buono l'America gli può dare ma senza dimenticarsi da dove vengono perché le radici sono molto importanti. Ho solo 56 anni ma ho visto tante cose cambiare. I giovani non parlano più la nostra lingua. Molte cose andrebbero reintrodotte alle nuove generazioni o andranno perse per sempre.


fonte: Ivan Nossa - Energie
 

Horror Vacui

Holofractale de l'hypervérité
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21 Fev 2012
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1 202
John McCaine, figuratevi... E chissà fra cinquant'anni che faccia avrà il mondo...
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
Inscrit
20 Fev 2013
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6 541
e dire che il tutto è scaturito da una mucca lessata... ed ecco che il 75% degli indiani ed il 99% dei bisonti muoiono sotto il ferro nemico.

c'era questo mormone, la sua mucca impazzita dalle grida pellerossa va verso un loro accampamento, Fronte Alta, ospite in quella tribù, la ferma ammazzandola, le donne prontamente la lessano, il mormone protesta e protesta al più vicino forte della cavalleria, riesce ad avere un tenente ed un drappello per parlare con il capo tribù, per far arrestare Fronte Alta, che però essendo ospite, il capo tribù nulla poteva fare, si litiga, ed ecco che dopo tre anni di convivenza, nel 1854 iniziava la guerra.
per colpa di una mucca lessata.

fonte:
Vittorio Zucconi, Un falco nella notte. Cavallo Pazzo, guerriero sioux.
 
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