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AAA Vendesi Resurrezione

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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La Crionica


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Le sacche di ghiaccio come un sudario, poi l’iniezione del crioprotettore al posto del sangue. Infine il lungo viaggio nel fiume gelato di azoto liquido a 196 gradi sotto lo zero. Un viaggio immobile che dovrebbe durare molti decenni, forse diversi secoli. E colui che per il senso comune è un morto, qui diventa “paziente”. Dunque nessun decesso, secondo i crionisti. E’ stato solo premuto il tasto pausa in attesa di ricominciare. In alcuni casi, negli Usa, la pratica crionica inizia già quando alcune persone sono nella fase di una malattia terminale o in età molto avanzata. Un team della società va al capezzale del letto e quando la morte legale viene dichiarata, il corpo viene immerso in un bagno di ghiaccio per abbassarne la temperatura. Poi vengono somministrati diversi medicinali, nel tentativo di rallentare il metabolismo affinché non si deteriorino le cellule. Dopo aver fatto circolare il sangue con una macchina per la perfusione (o ‘inondazione’), una volta all’interno del centro crionico, viene iniettato il crioprotettore o l’eparina, che nelle vene sostituiranno il sangue. Si tratta di sostanze vitrificanti ed anti congelanti, che hanno comunque un tasso di tossicità, ma che è ritenuta una soluzione migliore al rischio della formazione di ghiaccio all’interno del corpo. In pochi giorni viene gradualmente abbassata la temperatura, fino ad arrivare a meno 196 gradi: a quella temperatura – secondo i crionici – è possibile aspettare anche cento anni all’interno dei tewar, cisterne verticali che contengono fino a sei corpi a testa in giù. Dopodiché toccherà al progresso scientifico fare la sua parte.


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La fede - secondo Max More – sta nel fatto che “già rispetto a cinquanta anni fa, i medici eseguono tecniche come la rianimazione polmonare, defribillazione, ed utilizzano pratiche e medicine che prima non esistevano”. E senza i quali qualcuno allora sarebbe stato dichiarato morto. “Quindi – prosegue - dobbiamo domandarci se cinquanta anni fa sarebbe stato corretto affermare che quella persona fosse morta. Ritornando ai nostri giorni accade lo stesso. Non significa che il corpo è morto, né che la persona se ne è andata via. Significa semplicemente che l'organismo ha smesso di funzionare al punto che la medicina e la tecnologia d'oggi non può fare molto altro”. Ed è con argomentazioni del genere che dal vocabolario dei crionisti viene bandita la parola morte.


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“La crionica viene ancora gestita in termini meramente economici e di ricavo, molto più che in effettiva ricerca, così come dovrebbe essere. E spesso, tra i clienti, chi si avvicina a questo tipo di pratica lo fa in maniera superficiale, convinto di vivere una seconda vita. Esiste un principio fisico, ma non ci sono evidenze scientifiche”, spiega Bruno Lenzi, giovane ingegnere biomedicale che si occupa di estensione della vita ed è un appassionato dell’argomento. E sottolinea che sottoscriverebbe un contratto crionico solo se vivesse in America. Lenzi critica anche “l’assenza di uno specifico testamento biologico” e spera nella “modifica della legislazione italiana, che ad oggi prevede un'attesa di ventiquattro ore per dichiarare la morte legale (quindici ore in caso di medico necroscopo)”. E alla mancanza di dati empirici a livello scientifico, si aggiunge un’altra serie di dubbi. Man mano che ci si allontana dalle strutture, le modalità dei tempi di criopreservazione, presentate con tanta precisione dalle varie società, diventano più approssimative: variano le leggi nei vari Paesi per il nulla osta alle salme ed i tempi per l’arrivo nei centri. Nonostante tutto vengono sottoscritti contratti anche in continenti distanti, che non vengono rifiutati dalle società, le quali online pubblicano i report di ogni ‘paziente’ ibernato.


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In Europa uno dei più grandi nomi che garantisce il trasporto della salma, dietro pagamento di migliaia di euro, è la Alvin & Son, una società di pompe funebri inglese che preleva il corpo dal luogo della morte fino a trasportarlo all’istituto di destinazione. Ma i tempi, in generale, non sono certi e mai gli stessi. Alcuni, come la Alcor, propongono addirittura delle ibernazioni low cost, per congelare solo le teste. Per questo qualche anno fa partì un progetto – poi messo da parte - di residence pre-morte per i clienti, vicini alle strutture, affinché poter essere ibernati il prima possibile dopo il decesso ed evitare il più possibile i danni ai tessuti. Inoltre non ci sono garanzie sulla solidità finanziaria delle stesse società, dunque neppure eventuali rimborsi ai familiari. Alcune società, vere e proprie fondazioni, ricevono finanziamenti volontari oltre alle entrate che arrivano dalla sottoscrizione dei contratti. Nel caso di un fallimento economico, i corpi potrebbero finire dall’azoto liquido al terreno. Ci sono già dei precedenti di crac. Lo stesso corpo di James Bedford fu affidato ad un’altra società che prese in carico la sua salma dopo aver rilevato la fondazione che si occupava della sua criopreservazione. Ma c’è chi guarda al futuro con lo spirito di romanzieri come Philip Dick o Asimov e le teorie filo-transumaniste dello stesso Larry Page, il cofondatore di Google. Per questo, malgrado tutto, restano in fila per diventare immortali. In attesa che il primo uomo dimostri che quelle cisterne non sono bare. Ma per ora, Lazzaro non dà l’impressione di riuscire a riemergere dall’azoto liquido.


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http://www.ansa.it/sito/notizie/mag...one_3e5a2838-3a7e-43b1-8b21-5e6aa0aa6432.html


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man from Armenia

Holofractale de l'hypervérité
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8 Juil 2013
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Mi pare di ricordare che questa storia vada avanti da un po' e quando le aziende vanno a gambe all'aria a qualche "paziente" è capitato di essere scongelato e seppellito senza troppo scalpore.

Questo è un tentativo di calcolarne le possibilità di successo

How Likely Is Cryonics To Work? - Less Wrong

personalmente sono già ridotto abbastanza male per desiderare di essere congelato, perdermi la gioventù dei miei figli e vedere cosa succede tra x decine di anni, mi interessa l'oggi. Fare il vecchio tra x anni invece di adesso, a chi interessa se non ai moribondi?

E se ti trovi davanti la società thanatos?

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Nullè

Holofractale de l'hypervérité
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9 Sept 2011
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secondo me devi avere davvero un sacco di soldi, non sapere come spenderli, e anche aver vissuto una vita piuttosto mediocre se si può desiderare di farsi fare sta roba al proprio cadavere...
 

Abej^a G.

Holofractale de l'hypervérité
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20 Fev 2013
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e poi l'anima? quei 21 grammi? congelata con il corpo?! o andrà nel multiverso per poi ritornare...?! .................
 

BlueFire

Holofractale de l'hypervérité
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Ancora è tutto troppo approssimativo... Comunque prima o poi secondo me potrebbe diventare una scienza molto utile in campo medico.
Di certo adesso preferirei essere cremato che congelato.
 
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